La vaccinazione HPV

Simonetta Pagliani

• Publisher: Zadig
• Year: 2018
• eBook ISBN: 9788887626858
• Topic: Medicine
• Subtopic: Medical Theory, Practice & Reference

Un vaccino contro il cancro
La vaccinazione anti HPV ha ridotto incidenza e mortalità del cancro della cervice uterina. A chi va fatto il vaccino? A quale età? E' efficace anche nei maschi? Agisce sui condilomi? Quali effetti avversi può causare? E' compreso nel calendario vaccinale nazionale? A queste e altre domande risponde questo libro

Quali sono i test per la diagnosi precoce di tumore della cervice uterina?

Punti chiave

• Pap test
• Test HPV

In sintesi

La diagnosi precoce del carcinoma del collo dell’utero prevede attualmente un percorso diversificato a seconda dell’età della donna: test citologico (Pap test) nelle donne più giovani, dove la prevalenza delle infezioni da HPV è maggiore e test virale su campione cervicale per le donne di età superiore ai 30 anni, con successivo controllo citologico in caso di positività HPV.

Due sono i test per la prevenzione o la diagnosi precoce dei carcinomi o delle lesioni precancerose: e l’HPV test.

Pap test

Fino a pochi anni fa, l’unico test impiegato per lo screening delle lesioni precancerose del collo dell’utero era il Pap test, esame citologico che prende il nome dal medico greco Georgios Papanicolaou, emigrato all’inizio del secolo scorso negli Stati Uniti, dove lavorò alla Cornell Medical School. Già nel 1928 aveva suggerito di analizzare le cellule di desquamazione della vagina profonda per diagnosticare il carcinoma della cervice, ma la sua ricerca ebbe una pubblicazione tardiva, solo nel 1943. In seguito, però, non gli mancarono i riconoscimenti per l’importanza del test da lui proposto: nel 1978 gli venne dedicato un francobollo dalle poste statunitensi e, dal 1995 alla venuta dell’euro, il suo volto compariva sulla banconota greca da 10.000 dracme.

Per eseguire il Pap test, si dilata l’apertura vaginale con lo speculum, così da facilitare il prelievo di una piccola quantità di muco dal collo dell’utero e dal canale cervicale tramite una spatola e un bastoncino cotonato. Il materiale contiene cellule esfoliate dal tessuto di rivestimento della cervice, sulle quali il laboratorio eseguirà l’esame citologico, dopo apposita colorazione.

Il periodo migliore per effettuare il prelievo è la fase follicolare, con esclusione dei 3 giorni successivi alla fine della mestruazione (e, comunque, quando l’emorragia è completamente cessata), dal momento che eventuali cellule endometriali residue possono disturbare la lettura del preparato e inficiare la diagnosi.

Nei due giorni prima di un Pap test, la donna dovrebbe evitare l’uso di deodoranti intimi, prodotti spermicidi, lavande, creme, gel, ovuli o schiume vaginali, nonché astenersi dai rapporti sessuali, perché la presenza di sperma potrebbe interferire con i risultati dell’esame citologico, simulando cellule atipiche. Anche l’assunzione di estroprogestinici e un uso prolungato di un dispositivo uterino interno (IUD) possono provocare alterazioni citologiche che simulano quelle da infezione da HPV.

Il Pap test può essere eseguito anche in gravidanza e a un mese di distanza dal parto.

Il test è stato finora raccomandato alle donne tra i 25 e i 64 anni con una periodicità di 3 anni, intervallo nel quale è improbabile lo sviluppo del tumore, ma in cui eventuali lesioni benigne possono regredire spontaneamente.

Test HPV

A partire dal 2011, su raccomandazione dell’Osservatorio nazionale screening (ONS), che recepiva il rapporto di Health Technology Assessment (HTA) denominato “Ricerca del DNA di Papilloma virus umano (HPV) come test primario per lo screening dei precursori del cancro del collo uterino”,1 è stata inserita nel “Piano nazionale prevenzione 2014-2018” una riorganizzazione dei programmi di screening per il cancro della cervice uterina, introducendo il test HPV-DNA.2

Il test HPV non è un esame citologico, ma un esame di biologia molecolare, che rileva la presenza di almeno uno dei 12 tipi oncogeni dell’HPV mediante l’individuazione del DNA virale, pur senza individuarne il tipo: non è ancora stato allestito un algoritmo che tenga conto dei marcatori molecolari di specificità (genotipizzazione HPV, iperespressione della proteina p16ink4a e di oncogeni virali, modificazione epigenetiche, microRNA, eccetera). D’altronde, individuare il tipo preciso non è importante, dal momento che i controlli da fare, in caso di test HPV positivo, non sono condizionati dal tipo di HPV rilevato.

Anche gli uomini possono contrarre l’HPV, che può causare verruche genitali o, molto raramente, un tumore dell’ano o del pene. Attualmente, però, non esiste un test HPV ufficialmente approvato per il ...

Table of contents

• Quali sono le caratteristiche dei papillomavirus?
• Che incidenza ha l’infezione da virus HPV?
• Quali sono i fattori che possono indurre lo sviluppo di un tumore da HPV?
• Quali sono i test per la diagnosi precoce di tumore della cervice uterina?
• Quali sono i vaccini disponibili?
• Quando e come va somministrato il vaccino?
• Quali sono gli effetti collaterali della vaccinazione?
• Qual è il piano vaccinale nazionale?