Il counselling preconcezionale

Stefania Rampello, Ester Galli

• Publisher: Zadig
• Year: 2015
• eBook ISBN: 9788888734590
• Topic: Medicine
• Subtopic: Nursing

In che cosa consiste il counseling preconcezionale? Come identificare il rischio legato alla gravidanza? Quali indicazioni occorre fornire alla donna? Come ci si deve comportare se la donna che cerca una gravidanza ha una malattia? Quali accertamenti clinici e di laboratorio vanno effettuati? Tutte le risposte per dare i consigli adeguati a una coppia in cerca di un figlio.

Quali indicazioni occorre fornire alla donna?

Punti chiave

• Indicazioni sui rischi associati all’età materna
• Dieta materna e assunzione di alcol
• Supplementazioni vitaminiche e integrazioni alimentari
• Sport e attività sessuale
• Tabagismo
• Vaccinazioni

In sintesi

E’ importante informare la donna sui rischi legati all’età intesa come estremi della vita fertile (adolescenza, premenopausa). L’alimentazione della donna è un fattore da non trascurare: occorre educare a una dieta sana e varia con un corretto apporto calorico in base all’indice di massa corporea. L’assunzione di acido folico, di ferro, di vitamina D e di vitamina A vanno illustrate e va spiegato il loro utilizzo e per quale scopo. Per esempio l’assunzione di acido folico è raccomandata a cominciare da un mese prima del concepimento e per tutto il primo trimestre di gravidanza per ridurre il rischio di difetti del tubo neurale. Infine è importante raccomandare alla donna di svolgere una vita non sedentaria e di non fumare. In base all’anamnesi e al tipo di lavoro svolto si può scegliere un percorso vaccinale prima della ricerca di una gravidanza.

La donna deve essere informata che l’età materna avanzata si associa a complicanze ostetriche come l’infertilità, le anomalie cromosomiche, il diabete gestazionale, la preeclampsia e la mortalità perinatale. In particolare va discussa con la donna la possibilità di ricorrere alle tecniche di diagnosi prenatale.1

La gestante adolescente è invece più esposta a problematiche come il basso peso neonatale, la scarsa adesione alle cure prenatali, un apporto alimentare non idoneo, l’abuso di tabacco e/o di alcol. In questo caso occorre perciò un particolare sostegno familiare e sociale, così da favorire anche il legame madre-neonato.2

L’alimentazione della donna è un fattore molto importante per l’esito della gravidanza. Un alto tasso di gravidanze si verifica in modo indesiderato, per cui la popolazione deve essere educata a una corretta e sana alimentazione. E’ noto che il basso peso materno (indice di massa corporea <20) si associa alla nascita di neonati di basso peso,3 mentre l’obesità materna è legata a una minore fertilità e a complicanze ostetriche gravi come il diabete gestazionale, la preeclampsia, la distocia di spalla e a un tasso maggiore di mortalità perinatale.

Pertanto è raccomandabile il raggiungimento di un indice di massa corporea nei limiti di norma (tra 20 e 25) prima del concepimento.4,5 Le pazienti obese devono essere supportate con un regime dietetico adeguato abbinato a un planning di attività fisica.6,7,8

A questo riguardo nel 2009 l’Institute of Medicine statunitense ha pubblicato e diffuso una linea guida9 nella quale viene raccomandato alle donne prossime al concepimento di seguire una dieta idonea che consenta una normalizzazione preconcezionale del proprio indice di massa corporea.

La dieta preconcezionale dovrebbe contenere:

• un adeguato apporto di calorie così da mantenere l’indice di massa corporea nella norma;
• un adeguato apporto di proteine da fonti diverse (carne, pesce, legumi);
• oligoelementi, in particolare ferro e calcio, sale iodato soprattutto in aree a carenza endemica di iodio.10

L’alimentazione per essere sana e varia deve contenere:

• abbondanti quantità di frutta e verdura;
• farinacei come pane, pasta, riso, patate;
• proteine derivate da pesce, carne, legumi;
• abbondanza di fibre derivate da pane integrale, frutta e verdura;
• prodotti caseari come latte, formaggi, yogurt.

E’ inoltre necessario informare le donne che alcuni tipi di alimenti possono rappresentare un rischio per madre e feto:

• formaggi a pasta molle derivati da latte crudo e muffe, come Camembert, Brie e formaggi con venature blu;
• pâté, inclusi quelli di verdure;
• fegato e prodotti derivati;
• cibi pronti crudi o semicrudi;
• carne cruda o conservata, come prosciutto e salame;
• frutti di mare crudi, come cozze e ostriche;
• pesce che può contenere un’alta concentrazione di metil-mercurio, come tonno (il consumo deve essere limitato a non più di due scatolette di media grandezza o una bistecca di tonno a settimana), pesce spada, squalo;
• latte crudo non pastorizzato.

In gravidanza il consumo di caffeina (presente nel caffè, nel tè, nella cola e nel cioccolato) dovrebbe essere limitato a non più di 300 mg/die.11

Devono essere illustrate anche le basilari norme igieniche di conservazione del cibo e del lavaggio delle mani durante la preparazione e il consumo dello stesso.

Per quanto riguarda gli al...

Table of contents

• In che cosa consiste il counselling preconcezionale?
• Come identificare il rischio legato alla gravidanza?
• Quali indicazioni occorre fornire alla donna?
• Come ci si deve comportare se la donna che cerca una gravidanza ha una malattia?
• Quali accertamenti clinici e di laboratorio vanno effettuati?