Ve lo do io il marcheting!

Ovvero: (finta) storia del successo politico che cambiò l'Italia per sempre

Alberto Mattiacci

• Publisher: Fausto Lupetti Editore
• Year: 2013
• eBook ISBN: 9788897686972
• Topic: Business
• Subtopic: International Marketing
• Index: Business

Questo non è un saggio di analisi politica, ma di marketing che si basa su un fatto realmente accaduto: la straordinaria affermazione elettorale del Movimento 5 Stelle alle politiche italiane del 2013.
Questo libro, nasce, di fatto, in un'aula universitaria della Sapienza di Roma in un mattino di marzo, quando, improvvisamente e senza alcuna riflessione precedente, iniziai ad analizzare il Movimento 5 Stelle con i miei studenti.
Non sappiamo come andrà a finire la storia del M5S. Finiranno per accordarsi con gli altri partiti? Proseguiranno nella loro strategia "contro"? Alzeranno la posta dello scontro politico? Internazionalizzeranno il Movimento puntando alle Elezioni Europee di giugno? Cosa faranno?

DUE VOLTE DIECI +1

Glielo vorrei chiedere. Non che m’importi, in realtà, ma è che vorrei attaccarci discorso, parlarci, conoscerla, capire come e se posso provarci.

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- Adesso, però, devi fare attenzione di brutto che ci tocca farti un po’ di lezione di marketing –dice il capo

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–vai Mario!.

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Marcheting!

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Mario tira fuori la sua tavoletta elettronica, che s’illumina, e mi fa vedere una diapositiva. Questa.

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- Allora, Pino, questa qui al centro, questo insieme di palle, rappresenta l’offerta che il partito politico presenta agli elettori. Ogni partito politico ha la sua –vedi quanti insiemi di palle ci sono?- e tutte stanno nella testa dell’elettore.

Germano.

- la campagna elettorale serve a questo: a ficcare nella testa dell’elettore l’idea che l’insieme di palle di un partito sia migliore di quello dell’altro, degli altri.

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Riprende Mario.

- ogni palla è un’offerta politica che un partito compone e poi presenta agli elettori, con tutti gli strumenti che può.

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Silenzio.

Capisco. Seguo il ragionamento.

Interpreto.

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- quindi, se io ho un partito politico, mi devo preoccupare di creare un prodotto, mettergli su una marca, dargli un prezzo … Un prezzo? Ma i partiti mica ci chiedono dei soldi come il caffè … ce li rubano, magari, quello sì, ma non ce li chiedono mica.

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- Infatti il prezzo, in politica, non è una componente dell’offerta, lo abbiamo lasciato solo per far capire la similitudine con il caffè –dice il capo- la terza cosa importante, in politica, oltre al prodotto e alla marca, è il canale, cioè il modo –o i modi, attraverso cui il prodotto e la marca entrano nella testa dell’elettore.

- Quello di Arcore, per dire, i canali ce li ha di suo –interviene mio fratello, che da ragazzo è stato iscritto alla figgiccì e che Zio Silvio proprio non lo riesce a tollerare- ed è grazie a questo che ci ha ficcato nella testa un sacco di stronzate e che gli italiani, scemi, gli sono andati dietro: il presidente operaio, un milione di posti di lavoro, il contratto con gli italiani …

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- bravo -dice Mario- bravo -ripetono Germano e Roberto. Pierdante è soddisfatto. Ha fatto breccia.

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Anche io. Ho fatto breccia. Anche su mio fratello. Non gli bastava, il blog, non gli bastava. Ora ci siamo: tutto questo (più il blog) gli basta.

Sono soddisfatto e m’inizio a ingrifare pure io. A taviana ci penso su più tardi.

DUE VOLTE DIECI +2

Tutto è cominciato a Siena. Era giugno (è ancora giugno) e stavo seduto in uno studio di consulenza di marcheting, dopo aver ricevuto una telefonata d’invito che mi aveva incuriosito. Pensavo fosse per il blog. Invece era per me. Il blog è un accessorio.

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Mi erano venuti a prendere con la macchina a Bologna, dove adesso sto vivendo dopo la separazione e abito da Silvana, una mia ex che avevo mollato per mettermi con mia moglie.

Silvana è quella che dorme quando io non ci riesco per colpa delle zanzare.

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Ma forse era il mio inconscio a tenermi sveglio, non le zanzare: lui l’aveva capito che quell’incontro di Siena sarebbe stato importante.

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Prima di me.

Sono deficiente. Forse questi hanno ragione.

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Ora mi trovo qui che inizio a capire. Pierronaldo, l’uomo dal mociovileda in testa, ha un sogno: vuole prendere il potere in questo paese e mettersi a capo dei contro. A me piace taviana, la sua assistente. Per questo ho continuato a seguirlo, nelle prime fasi e siamo venuti qui, l’ho invitato qui, da mio fratello, per proseguire la conoscenza, e magari speravo che taviana sarebbe venuta pure lei. Ma non c’è.

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Ora però inizio a interessarmi alla faccenda.

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Ho capito che possiamo fare un’offerta politica. Che dentro ci sta un prodotto politico, una marca politica e che usiamo i canali per farla entrare nella testa degli elettori.

E farci scegliere.

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E magari, poi, alla fine, ci scelgono davvero e chissà che taviana non lascia la sua amica, se ne va dalla casa che hanno messo su, coi mobili di Ikea e il divano della nonna di lei, e mi chiede di stare assieme: io e lei. Può portare anche il divano, in caso.

DUE VOLTE DIECI +3

Tavi? tana? Se andiamo a vivere assieme dovrò trovarle un diminutivo: mica posso chiamarla come due fratelli che fanno film …

- E adesso, Pino, guarda questa tabella. Non ti spaventare, ora te la spiego per benino - è Mario a parlare.

Tocca a lui fare il professorino.

L’avevo capito, fin dall’inizio.

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- Iniziamo dal prodotto. Il prodotto politico è un po’ come il caffè, ma diverso. Nel caso del caffè è quello che pagando ti compri e ti porti a casa, per consumarlo. Nel caso della politica è quello che l’elettore sceglie, quello che entra in Parlamento, e quello che s’immagina che chi entra fa.

- Il prodotto politico è composto:

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dal programma, ossia dalle promesse delle cose che si faranno se si vinceranno le elezioni, dall’idea, dal sogno di società che si promette di tentare di realizzare;

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dal leader, cioè dal personaggio più di spicco della baracca, da quello che ha carisma e guida tutti verso la conquista della scelta degli elettori e la successiva realizzazione del programma;

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dai candidati, ovvero dalle persone che il leader propone di portare con sé in Parlamento e che promettono lealtà al programma e al leader;

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dallo stile, cioè dal modo con cui si dicono e si fanno le cose, in particolare durante la campagna elettorale.

(Caspita!)

M’interessa.

Mi sta prendendo sta roba.

Prosegui, Mario, prosegui dai.

Io prendo nota.

- Il brand è la marca, ossia quella roba che ti permette di conoscere un prodotto. Anche la marca si compone di tante cose e cioè:

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un nome, un simbolo grafico, una musica, che fissano visivamente l’identità della marca stessa e del prodotto e ti permettono di riconoscerla immediatamente. Hai mica presente il simbolo che hai sulla scheda elettorale, Pino?

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poi c’è anche qui il leader: hai visto che molti leader scrivono il loro nome sul simbolo, no?

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poi c’è l’immagine della marca, ossia l’insieme delle idee, immagini, pensieri che uno associa a una marca, tipo i Verdi che tutti ormai li associno a dei rompiballe inconcludenti …

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e alla fine anche lo stile ritorna, perché come ti comporti, poi, ricade sulla marca.

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Tutta questa roba assieme, in sostanza, compone la marca e la marca si integra al prodotto.

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Quindi taviana è il nome della marca di quella creatura con i denti bianchi e col piercing che mi si è ficcata nel cervello.

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Capisco.

DUE VOLTE DIECI +4

Ancora Mario:.

- poi, c’è la roba forse più potente di tutte, che sono i canali distributivi del prodotto/marca politica.

I canali, Pino, sono quelli che servono a farti entrare nella testa l’offerta politica di un partito e ad aiutare il leader e gli altri candidati a farti venire voglia di sceglierlo.

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- Le te...

Table of contents

• Frontespizio
• ZERO
• UNO
• DUE
• TRE
• QUATTRO
• CINQUE
• SEI
• SETTE
• OTTO
• NOVE
• DIECI
• DIECI E UNO
• DIECI E DUE
• DIECI E TRE
• DIECI E QUATTRO
• DIECI E CINQUE
• DIECI E SEI
• DIECI E SETTE
• DIECI E OTTO
• DIECI E NOVE
• DUE VOLTE DIECI
• DUE VOLTE DIECI +1
• DUE VOLTE DIECI +2
• DUE VOLTE DIECI +3
• DUE VOLTE DIECI +4
• DUE VOLTE DIECI +5
• DUE VOLTE DIECI +6
• DUE VOLTE DIECI +7
• DUE VOLTE DIECI +8
• DUE VOLTE DIECI +9
• TRE VOLTE DIECI
• TRE VOLTE DIECI + 1
• TRE VOLTE DIECI + 2
• TRE VOLTE DIECI + 3
• TRE VOLTE DIECI +4
• TRE VOLTE DIECI +5
• TRE VOLTE DIECI +6
• TRE VOLTE DIECI +7
• TRE VOLTE DIECI +8
• TRE VOLTE DIECI +9
• QUATTRO VOLTE DIECI
• QUATTRO VOLTE DIECI +1
• QUATTRO VOLTE DIECI +2
• QUATTRO VOLTE DIECI +3
• QUATTRO VOLTE DIECI +4
• QUATTRO VOLTE DIECI +5
• QUATTRO VOLTE DIECI +6
• QUATTRO VOLTE DIECI +7
• QUATTRO VOLTE DIECI +8
• QUATTRO VOLTE DIECI +9
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