LâITALIA DELLE DOP E DELLE IGP
LâItalia degli Oli a DOP e IGP
A livello comunitario sono riconosciute 118 denominazioni di cui 109 riferite a oli vergini ed extravergini di oliva e 9 tra burro e oli vari. LâItalia, a testimonianza della antichitĂ della coltura, del primato qualitativo delle sue produzioni oleicole, della grande diversitĂ dei territori olivicoli, di un patrimonio varietale amplissimo che non ha eguali nelle altre realtĂ produttive, vanta il maggior numero di DOP, frutto di una molteplicitĂ di combinazioni tra ambienti e assetti varietali. Infatti, le DOP dâItalia sono ben 42, contro le 26 della Spagna, le 27 della Grecia, le 6 del Portogallo, le 7 della Francia ed 1 della Slovenia.
La DOP (Denominazione di origine protetta) è un marchio di qualitĂ che viene attribuito a quegli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono prodotti. Lâambiente geografico comprende sia fattori naturali (clima, caratteristiche ambientali), sia fattori umani (tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalitĂ , savoirfaire) che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva. AffinchĂŠ un prodotto sia DOP, inoltre, occorre che le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione avvengano in unâarea geografica delimitata. Chi fa prodotti DOP deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione e il rispetto di tali regole è garantito dallâorganismo di controllo.
LâIGP (Indicazione Geografica Protetta) è il riconoscimento europeo che identifica un prodotto agricolo o alimentare, per il quale il legame con la zona geografica di riferimento può essere limitato anche ad una sola fase del processo produttivo. In Italia, il disciplinare dellâIGP per lâolio extra vergine di oliva prevede però, come per la DOP, che lâintero ciclo produttivo, dallâoliva al confezionamento dellâolio, avvenga nella stessa area geografica.
Questi prodotti rispettano un disciplinare di produzione in cui vengono dettagliatamente precisate le caratteristiche del prodotto, la zona geografica, i metodi di coltivazione e trasformazione, le varietà di olive e contempla inoltre un codice di autodisciplina, il cui rispetto da parte degli operatori olivicoli è costantemente controllato da un Ente terzo riconosciuto e incaricato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
LOMBARDIA
Seppur il territorio lombardo sia caratterizzato da un clima tipicamente continentale, la zona di coltivazione dellâolivo è circoscritta nellâarea dei laghi in cui il microclima è particolarmente mite. Lâolio extravergine di oliva prodotto ricade nella Laghi Lombardi DOP e Garda DOP.
Lavorazione: le olive sono raccolte a mano o meccanicamente direttamente dalla pianta entro il 15 gennaio e trasformate entro tre giorni dalla raccolta.
Laghi Lombardi DOP
Zona di produzione: Laghi Lombardi DOP.
Menzione geografica Sebino, nelle province di Brescia e Bergamo (interessa una cinquantina di comuni e coinvolge specialmente il lago dâIseo).
Ottenuto dalle cultivar Leccino (almeno 40%) Frantoio, Casaliva, Pendolino, Sbresa (fino al 60%).
Caratteristiche
Visivo: colore verde con tendenze al giallo.
Olfattivo: al naso si presenta con un fruttato medio leggero.
Gustativo: note di fruttato con una chiusura di amaro e piccante.
Menzione geografica Lario, nelle province di Como e Lecco (interessa 45 comuni abbracciando lâarea di influenza di numerosi bacini idrici, i piĂš importanti dei quali sono il lago di Como, chiamato anche Lario, e il lago Maggiore).
Ottenuto dalle cultivar Leccino, Frantoio, Casaliva (almeno 80%).
Caratteristiche
Visivo: colore verde da intenso a marcato, con modeste variazioni della componente del giallo.
Olfattivo: fruttato leggero.
Gustativo: fruttato con sensazione di mandorla dolce.
Il gusto leggero e delicato lo rende ideale in accompagnamento agli antipasti e ai piatti a base di pesce; è impiegato anche nella preparazione della pasticceria tradizionale locale.
Ă caratterizzato da un livello di aciditĂ che oscilla fra 0,5 e 0,55 g per 100 g di olio e un punteggio al panel test maggiore o uguale a 7.
Da sapere: in questa zona la coltivazione dellâolivo ha una storia che risale allâepoca preromana testimoniata dai resti di frantoi e da attestazioni scritte, datate nel XIX secolo, nei registri degli inventari delle grandi corti locali.
In epoche successive prevalse la tendenza a sostituire lâolivo con colture tradizionalmente piĂš resistenti al freddo. Ma quando la maggiore conoscenza agronomica della pianta ne permise la coltivazione specializzata, tornò in primo piano la sua coltivazione finalizzata alla produzione dellâolio come nuova fonte di reddito.
Garda DOP
La denominazione è...