Blog di successo for dummies
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Blog di successo for dummies

Luca Conti, Francesco Vernelli

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  1. 288 pages
  2. Italian
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  4. Available on iOS & Android
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Blog di successo for dummies

Luca Conti, Francesco Vernelli

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Pensi che il blog sia uno strumento obsoleto o superato? Ti sbagli! Questo libro ti dimostrerà il contrario e ti farà conoscere le opportunità offerte dai blog per coltivare una passione o sviluppare un business. Partendo dalle basi e dai concetti più semplici, imparerai a padroneggiare questo strumento e a usarlo con successo per raggiungere i tuoi obiettivi.

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Information

Publisher
Hoepli
Year
2016
ISBN
9788820373900
1
Un blog per avere successo online
IN QUESTA PARTE. . .
Prenderete confidenza con il blog per capire i suoi punti di forza in una strategia di marketing online.
Inquadrerete il blog all’interno dell’universo del Social Web.
Conoscerete tutto quello che c’è da sapere prima di cominciare questa nuova esperienza.

Capitolo 1

Lo strumento chiave del tuo business online

IN QUESTO CAPITOLO
Cosa sono i blog e chi sono i blogger
Come leggere e informarsi con i blog
Per aprire un blog bisogna essere motivati
I blog sono e restano sulla cresta dell’onda
Comunicare in Rete è facile. Riuscire a emergere, in un universo in cui il volume di contenuti cresce esponenzialmente, molto meno. Il blog è lo strumento che vi consigliamo per comunicare in maniera professionale online. Vediamo insieme come funziona questo mondo, chi sono gli attori e perché i blog continuano a riscuotere successo e attenzione.

Benvenuti nel mondo dei blog

Nonostante esistano dal 1999, i blog restano più attuali che mai. Da strumento che per primo ha permesso a chiunque di pubblicare contenuti in Rete, tanto da essere considerati inizialmente dei semplici diari personali, hanno vissuto una fase di grande popolarità, con più di 200 milioni di blog attivi su scala globale, per poi ridimensionarsi e consolidarsi come mezzo di comunicazione professionale. Dall’avvento delle prime piattaforme gratuite, l’unico modo esistente, all’epoca, per partecipare alla grande conversazione online, le opportunità si sono moltiplicate, così come il pubblico sceso nella piazza virtuale a dire la propria.
Di blog oggi si parla meno di un tempo, perché non è più considerato un nuovo media e perché apparentemente è passato di moda, soppiantato dall’avvento dei social network, di Facebook e di Twitter. In realtà, analizzando il fenomeno con maggiore attenzione, scopriamo che il 25% di tutti i siti web usa WordPress come sistema di pubblicazione (CMS), ovvero la piattaforma di blogging da anni più popolare, che diventerà tra poco il nostro suggerimento per gestire il vostro blog.
CMS è la sigla di content management system ovvero sistema di gestione di contenuti. Un CMS è un software, gratuito o a pagamento, che consente di gestire e aggiornare con facilità un sito web, pubblicando contenuti sotto forma di testo, foto, video o in altri formati. Tale software viene offerto da chi vende spazio web o può essere installato autonomamente sul proprio spazio.
Il mondo dei blog è più esteso di quanto potreste immaginare a prima vista. Sono ormai così inseriti nel DNA del Web da essere difficili da identificare per chi non ha competenze tecniche. Ciò che è importante sapere è che questo strumento resta il preferito da chi vuole costruire una propria identità online, per se stesso, per la propria azienda o per conto di terzi. Ogni altra soluzione, infatti, non consente di ottenere gli stessi risultati, con uguale flessibilità, autonomia ed efficacia sul lungo termine.

Cosa sono i blog

Un blog è uno strumento che consente di pubblicare contenuti in Rete, alla portata di tutti, certamente anche alla vostra. Sì, certamente un blog è un sito web, ma un sito web non è necessariamente un blog: ciò che cambia è il motore che gira sotto il cofano.
Quello dei blog richiede poca manutenzione, consuma poca energia e non è necessario avere la patente per guidarlo, se non prendere qualche semplice lezione di guida leggendo questo volume.
I blog sono stati i primi siti a generare automaticamente una pagina web, dotata di un link univoco per ogni nuovo articolo pubblicato. Chi naviga da lungo tempo si ricorderà che in precedenza, invece, ogni sito aveva una pagina con le news, in cui le informazioni venivano aggiunte e cancellate di volta in volta, con un unico link di riferimento. L’avvento del link univoco ha permesso ad altri siti di conversare pubblicamente, a voce alta, commentando gli articoli pubblicati da altri blog, inserendo il link dell’articolo citato, facilitando al lettore la navigazione tra i diversi articoli parte della stessa grande conversazione.
Un’altra innovazione dei blog è stata la home page con gli articoli proposti in ordine cronologico inverso, ovvero i più freschi sono inseriti automaticamente in testa alla pagina, facendo scorrere più in basso (o nelle pagine successive) gli altri. In questo modo gli articoli più recenti sono subito accessibili, con la stessa facilità con cui l’autore pubblica il proprio pensiero. La vera rivoluzione dei blog viene infatti dalla semplicità di pubblicazione. Un passo importante nella democratizzazione dei media, tanto da usare oggi l’espressione social media, per intendere le piattaforme in cui gli utenti pubblicano autonomamente i propri contenuti.
Un CMS di tipo blog permetteva e permette di pubblicare qualsiasi testo, affiancato per chi vuole da altri contenuti multimediali, utilizzando un editor di testo semplificato, immediatamente familiare per chi in vita sua abbia usato almeno una volta un programma per scrivere, come per esempio Microsoft Word. Anche per gli utenti alla prima esperienza, l’editor per inserire i contenuti consente di formattare il testo evidenziando le parole da selezionare e cliccando un bottone corrispondente al grassetto o dove inserire il link della pagina da citare. In pochi anni il fenomeno è cresciuto a dismisura, rendendo popolare il termine blogger.

Chi sono i blogger

Alla parola blogger si possono attribuire diversi significati. Nell’accezione più ampia, un blogger è chiunque abbia un blog e pubblichi online, su questo spazio, ciò che desidera condividere con il resto della Rete. Tutti, quindi, possiamo diventare blogger, purché abbiamo qualcosa da dire. In pochi anni sono diventati blogger studenti, casalinghe, imprenditori, giornalisti, manager, medici, politici, personaggi pubblici. Si tratta di un fenomeno trasversale.
Il termine blogger oggi viene usato con un’accezione in parte diversa, a indicare il più delle volte chi fa del blog il proprio lavoro o chi lo cura come una delle proprie attività principali, anche senza ricavarne un reddito diretto. La maggior parte dei soggetti citati nel paragrafo precedente è migrata su altre piattaforme, privilegiando Facebook per conversare con i propri amici, Twitter per entrare in contatto con il mondo dei media, YouTube per comunicare in forma visuale, Instagram per comunicare per immagini, Snapchat per stabilire una intimità il più delle volte effimera. Tutti questi utenti, pur avendo probabilmente un blog parallelo, non sono più considerati blogger perché il blog non è più il fulcro delle loro attività online.
I blogger che sono rimasti (o che hanno appena cominciato) sono quelli che investono molto del proprio tempo a produrre contenuti pubblicati per primi sul blog, per essere diffusi, promossi e replicati in seguito su altre piattaforme. Sono professionisti della comunicazione, appassionati di un tema o semplicemente persone che hanno deciso di differenziarsi rispetto alla massa con un proprio spazio personale, non necessariamente intimo, curato con la stessa dedizione di chi, amante del giardinaggio, cura con amore i propri fiori. Un’attività amatoriale, nel senso passionale del termine, che genera soddisfazione in sé o vantaggi di carattere professionale, monetizzati direttamente o indirettamente.
Un universo più ristretto e selezionato rispetto a solo qualche anno fa, ma non per questo povero di qualità o di attori. La difficoltà nell’emergere dalla massa scoraggia i meno motivati, ma promette numerose soddisfazioni a chi acquisisce nuove competenze e soprattutto non ha perso la passione con cui ha cominciato, un mese o dieci anni fa.

Come leggere i blog

Forse non ci avete mai pensato, ma probabilmente avrete letto più di un blog nella vostra vita, senza rendervene conto. Se il 25% dei siti web utilizza WordPress e se sommiamo tutte le altre principali piattaforme (Tumblr e Medium, più tante altre), è quasi impossibile, tra un link cliccato da una segnalazione di un amico e un click su un risultato frutto di una ricerca su Google, non aver visitato un blog.
Fino al 2011 Google aveva un motore dedicato per i blog, poi inglobato dentro Google News, dove permane una sezione blog che l’utente può selezionare per filtrare i risultati delle notizie. In Italia il punto di riferimento è Liquida (http://liquida.it), startup sviluppata dentro il gruppo Banzai, con l’obiettivo di creare un sito d’informazione con i blog e con le notizie più popolari all’interno della blogosfera. Su scala internazionale il motore di ricerca più importante è stato per lungo tempo Technorati, poi caduto in disgrazia. L’unico della vecchia guardia che resiste ancora è Icerocket (http://www.icerocket.com), non male per le ricerche in inglese, non molto rilevante per quelle in italiano.
Un modo pratico, veloce e intelligente per seguire gli aggiornamenti dei vostri blog preferiti è utilizzare un aggregatore di feed RSS come Feedly (http://feedly.com/). Gratuito e dotato di app per smartphone e tablet, vi permette di abbonarvi e ricevere automaticamente ogni nuovo articolo dalle vostre fonti preferite. Iscrivetevi e aggiungete una nuova fonte incollando l’indirizzo web del sito nella barra di ricerca.

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