Il mio orto naturale

Carlo Cavalli

• Publisher: Hoepli
• Year: 2020
• ISBN:
  9788820395872
• Topic: Biological Sciences
• Subtopic: Horticulture
• Index: Biological Sciences

L'orto come ecosistema vitale al benessere dell'uomo e del pianeta; una guida semplice all'uso di pratiche naturali efficaci e un valido sostegno al "giovane orticoltore" alla sua prima esperienza.Nella prima parte del volume, di carattere generale, sono suggeriti i principi di orticoltura naturale per utilizzare al meglio la consociazione tra gli ortaggi, predisporre la rotazione delle colture, rendere e mantenere fertile il terreno, stabilire di quanta acqua necessitano le piante e come distribuirla, individuare la cura ecologica più efficace per la difesa degli ortaggi dai parassiti, preparare il semenzaio, scegliere il tempo per la semina e il trapianto, trasformare il balcone o il terrazzo in orto.La seconda parte è strutturata a schede con nomi comuni locali, un po' di storia, indicazioni per la scelta delle varietà, suggerimenti per la coltivazione (lavorazioni del terreno, sesto di impianto, raccolta, difesa dai parassiti), le esigenze pedo-climatiche (caratteristiche del terreno, temperatura ottimale di germinazione e di sviluppo), informazioni relative alle proprietà benefiche e culinarie. Ogni scheda è completata da tabelle, schemi e fotografie.Il volume, interamente a colori, è ricco di fotografie e tabelle per rendere la consultazione agevole e pratica.Ogni scheda offre oltre all'immagine della pianta considerata una serie di utili informazioni riguardanti nomi comuni locali, notizie storiche, varietà coltivate, clima, terreno, metodi di coltivazione, parassiti vegetali e animali, coltivazione in vaso, consociazioni favorevoli, produzione, conservazione e proprietà.

Schede colturali ORTAGGI

■ APIACEAE o UMBRELLIFERAE

■ ASTERACEAE o COMPOSITAE

■ CHENOPODIACEAE

■ CRUCIFERAE o BRASSICACEAE

■ CUCURBITACEAE

■ LEGUMINOSAE o FABACEAE o PAPILIONACEAE

■ LILIACEAE

■ ROSACEAE

■ SOLANACEAE

Introduzione

Gli ortaggi sono piante erbacee coltivate negli orti che costituiscono la base dell’alimentazione umana.

Il loro consumo apporta all’organismo importanti nutrienti come sali minerali e vitamine.

I popoli antichi sapevano quali erbe raccogliere scegliendo, fra quelle non tossiche, le più gustose e nutrienti. Di alcune utilizzavano l’intera pianta, di altre solo il frutto, il seme, il bulbo, la foglia, il fusto, la radice o il tubero.

La coltivazione degli ortaggi è una pratica antica in continua evoluzione, fortemente legata alla storia degli orti, che rivela le profonde trasformazioni sociali e culturali dalle prime civiltà a oggi.

In epoca romana, l’hortus romano era un piccolo appezzamento di terreno chiuso e annesso alla casa (domus), coltivato in ogni periodo dell’anno per disporre sempre di cibo fresco di stagione.

Nel Medioevo, le città si caratterizzavano per la presenza, sul retro delle case, di piccoli appezzamenti di terreno. Ben protetti mediante recinti realizzati con materiale vario o anche circondati da alte mura, al loro interno si coltivavano soprattutto erbe aromatiche, ortaggi, vite e qualche albero da frutto su prose ordinate e squadrate.

L’orto-giardino era sempre presente nei conventi e nei monasteri, all’interno dei quali i religiosi meditavano, pregavano e lavoravano.

I monaci utilizzavano gli orti come laboratori di botanica e vi sperimentavano nuove tecniche di coltivazione degli ortaggi, che poi divulgarono all’esterno delle fondazioni monastiche, contribuendo al mantenimento della biodiversità degli ortaggi e alla diffusione di nuove varietà.

Nel Cinquecento, in Italia gli orti-giardino circondavano soprattutto ville e palazzi e avevano assunto una duplice funzione: quella di veri e propri elementi architettonici del paesaggio e quella di fornire, in ogni stagione, ...