Guida completa al Trading
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Guida completa al Trading

Strategie operative e tecniche d'intervento nei mercati finanziarii

Corey Rosenbloom

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Strategie operative e tecniche d'intervento nei mercati finanziarii

Corey Rosenbloom

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La Guida completa al trading fornisce una dettagliata esposizione delle diverse metodologie, sia grafiche sia quantitative, che si possono utilizzare per studiare il comportamento dei mercati finanziari. L'obiettivo è quello di individuare le migliori opportunità di guadagno, cercando di ridurre il più possibile il rischio di perdita. Il libro mostra come combinare diverse tecniche operative (ad esempio i segnali forniti dalle candele giapponesi congiunti con la teoria delle onde di Elliott e le indicazioni provenienti da oscillatori matematici) per individuare il corretto market timing, ovvero il momento più opportuno per l'entrata e l'uscita dal mercato. L'autore spiega come riconoscere le migliori situazioni operative sfruttando i concetti di trend, momentum e volatilità. In particolare si sofferma sull'analisi delle fasi di tendenza, sia rialziste sia ribassiste, descrivendone le diverse caratteristiche. Insegna poi come riconoscere la fine di un trend positivo o di uno negativo, ricercando opportune divergenze tra l'andamento dei prezzi e quello di alcuni indicatori quantitativi. L'obiettivo è quello di fornire un set completo di strumenti operativi che consentano poi all'investitore di prendere le proprie decisioni con una certa tranquillità e di conservarla per tutta la durata dell'operazione.

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Information

Publisher
Hoepli
Year
2012
ISBN
9788820355173
PARTE II
Strategie e strumenti
CAPITOLO 4
I grafici a candele
I grafici a candele fanno letteralmente balzare agli occhi del trader informazioni approfondite sull’attuale equilibrio fra offerta e domanda, offrendogli degli spunti di osservazione che i semplici grafici a barre o lineari non rivelano. Ma non soltanto: hanno anche la potenzialità di confermare o di suggerire l’entrata in un setup di trading. Come vedremo, non sarà necessario conoscere difficili o astruse formazioni a candela, ma soltanto cogliere gli indizi sulla mutevole relazione offerta/domanda fra acquirenti e venditori, in particolar modo in corrispondenza di punti di inversione attesi, come gli importanti livelli di supporto o resistenza sui grafici. Il segnale prodotto da una candela può essere l’ultimo pezzo del puzzle dell’entrata in una posizione nel contesto in cui esso si produce.
In questo capitolo vedremo quali sono i vantaggi dei grafici a candele, descriveremo alcuni dei segnali più efficaci e spiegheremo in che modo le candele di inversione possano essere utilizzate per avviare dei trade in presenza di punti di confluenza con altri metodi non correlati, che scopriremo nei prossimi capitoli.
I VANTAGGI DEI GRAFICI A CANDELE
Molti neofiti del trading, quando cominciano ad analizzare i grafici del prezzo azionario, partono dai semplici grafici a barre, che sono la tipologia “predefinita” nella maggior parte dei siti web o dei programmi di analisi tecnica. Nei grafici a barre apertura, chiusura, massimo e minimo di un prezzo o indice azionario vengono rappresentati sottoforma di un’unica linea, la cui altezza (o range) rappresenta la differenza fra apertura e chiusura. Il prezzo di apertura è rappresentato da una tacca a sinistra della barra, mentre quello di chiusura da una tacca a destra.
Se è vero che un investitore a lungo termine, desiderando soltanto avere una rapida panoramica sull’attuale trend del prezzo prima di aggiungere un’azione al suo portafoglio, potrà accontentarsi di un grafico a barre, è vero anche che a un trader a più breve termine faranno comodo i segnali più chiari e le informazioni supplementari rivelati da un grafico a candele in corrispondenza di importanti inversioni del mercato. Difatti, il vantaggio maggiore legato all’utilizzo dei grafici candlestick sta nel fatto che mettono in evidenza le importanti variazioni della relazione fra offerta e domanda che si producono in corrispondenza di punti di inversione attesi del trend.
Nel momento in cui appare un segnale candlestick di inversione in corrispondenza di un punto di inversione atteso del mercato, un trader può aprire una posizione dopo che si è formata la candela e piazzare uno stop al di sotto del minimo di essa. Spesso i trader cercano di ricavare quante più informazioni possibili ricorrendo a metodi o strategie non correlate, prima di dar vita a un trade ad alta probabilità e basso rischio. Prima di effettuare un trade, non andiamo certo alla ricerca della perfezione, ma vogliamo soltanto che le probabilità di successo siano quanto più elevate possibile. L’interpretazione dei segnali di inversione forniti dalle candele rappresenta un prezioso strumento nella cassetta degli attrezzi del trader. Spesso un particolare segnale fornito dalla candela offre lo “stimolo” necessario per aprire una posizione in un’area di confluenza di supporto e resistenza, in previsione di un’inversione del prezzo. Ecco alcuni dei vantaggi offerti dai grafici a candele:
• rivelano rapidamente degli spunti di osservazione sulle variazioni di offerta e domanda;
• permettono di individuare facilmente i punti di inversione del prezzo non appena si verificano;
• confermano altri segnali quando il prezzo si sposta in un’area di supporto o resistenza;
• consentono di entrare in una posizione in modo oggettivo, quando il prezzo sale al di sopra o scende al di sotto di una candela di inversione;
• offrono la possibilità di “entrare all’interno” di una barra, rivelando informazioni relative a orizzonti temporali più brevi.
COME SI COSTRUISCE UN GRAFICO A CANDELE
La Figura 4.1 mette a confronto la costruzione di una barra e di una candela del prezzo. In entrambe le immagini sono indicati massimo, minimo, apertura e chiusura. La quantità di dati contenuti in ciascuna candela dipende dall’orizzonte temporale del grafico oggetto di analisi. Per esempio, una candela settimanale contiene i dati relativi a cinque giornate di trattazioni; il prezzo di apertura corrisponde al prezzo di apertura del lunedì mattina, mentre quello di chiusura corrisponde al prezzo di chiusura del venerdì pomeriggio; massimo e minimo della barra rappresentano il prezzo massimo e minimo dell’intera settimana. L’apertura di una candela mensile, invece, corrisponde al prezzo di apertura del primo giorno del mese, mentre la chiusura corrisponde alla chiusura dell’ultima giornata di trattazioni del mese; massimo e minimo della candela segnano il rispettivo prezzo massimo e minimo dell’intero mese. La stessa logica si applica alle candele giornaliere, così come anche a quelle intraday, che si formano nei grafici a 15 minuti, a 30 minuti, o persino a 1 minuto. I dati rappresentati nei grafici a candele e in quelli a barre sono esattamente gli stessi, con l’unica differenza che i primi aggiungono una dimensione visiva supplementare relativa alla differenza fra prezzo di apertura e di chiusura della barra: in sostanza, un grafico a candele mette in luce una distinzione fra apertura e chiusura non discernibile in modo altrettanto semplice in un grafico a barre.
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FIGURA 4.1 Costruzione di un grafico a barre e a candele.
A differenza di un grafico a barre, nel quale apertura e chiusura sono rappresentate con delle tacche, in un grafico a candela, se la chiusura della barra è più elevata rispetto all’apertura (il che significa che il prezzo è salito nel periodo in questione), la candela è bianca o vuota (o talvolta colorata di verde); altrimenti, se la chiusura della barra è più bassa rispetto all’apertura (il che significa che il prezzo è sceso nel periodo in questione), la candela è nera o piena (o talvolta colorata di rosso).
PERCHÉ I GRAFICI A CANDELE BATTONO QUELLI A BARRE
I grafici a candele mettono in luce la differenza fra prezzo di apertura e di chiusura in modo più chiaro rispetto ai grafici a barre. Ponendo l’accento sulle informazioni più pertinenti, i grafici a candele forniscono rapidamente degli spunti di osservazione sulla relazione fra offerta e domanda, dando dei segnali di allarme sulle inversioni del prezzo in anticipo rispetto ai grafici a barre.
Per un trader può essere interessante conoscere, oltre alla distanza fra apertura e chiusura della candela, la lunghezza delle cosiddette ombre (o stoppini), che riflettono la volatilità di una particolare barra e la distanza fra massimo e minimo rispetto all’apertura o alla chiusura. Ombre superiori lunghe indicano un rifiuto del prezzo nel continuare la salita. È un segnale ribassista, che è importante quando candele dotate di questa caratteristica, come le stelle cadenti (shooting star) o le gravestone doji, si producono a un importante livello di resistenza che contiene anche una divergenza negativa del momentum o altri segnali di vendita prodotti dall’indicatore.
Imparando a interpretare un grafico a candele, piuttosto che uno a barre, un trader si fa un’idea più approfondita della pressione di vendita e di acquisto da parte del mercato, e riceve prima dei segnali di preallarme di un potenziale swing del prezzo che si verifica nel momento in cui si forma una particolare candela. Nel trading, quanto prima si riceve un segnale del fatto che le probabilità, in base al prezzo e agli indicatori, sono a favore di una variazione del trend o dell’attuale swing del prezzo, tanto meglio si riuscirà a chiudere una posizione redditizia al prezzo più favorevole, e ad aprirne una nuova con uno stop più ristretto, quanto più vicino possibile al punto di inversione atteso del prezzo.
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FIGURA 4.2 Grafico a barre dell’indice S&P 500 giornaliero.
Confronta attentamente la Figura 4.2, nella quale è riportato un classico grafico a barre dello S&P 500 e la Figura 4.3, nella quale le stesse informazioni sono rappresentate tramite un grafico a candele. Da questi grafici giornalieri dello S&P 500 relativi all’inizio del 2009 emerge come i classici grafici a barre evidenzino semplicemente range giornaliero, apertura, chiusura, massimo e minimo, mentre quelli a candela mettano maggiormente in risalto la differenza fra prezzo di apertura e di chiusura di ciascun giorno, evidenziando la pressione di acquisto o di vendita. Sebbene, dunque, le informazioni siano le stesse, il grafico a candele riflette visivamente un maggior numero di informazioni sui movimenti del prezzo soggiacenti. Se nell’immediato ti sfugge il valore aggiunto fornito da un grafico a candele, ritorna su questo esempio dopo aver letto questo capitolo, e prova a vedere se riesci a cogliere informazioni supplementari. In un grafico a candele, inoltre, compaiono alcuni comuni segnali candlestick in corrispondenza di importanti punti di inversione del prezzo non visibili in modo altrettanto semplice nel solo grafico a barre.
Quale dei due grafici ti sembra visivamente più allettante? Descriviamo ora gli specifici segnali candlestick che emergono nel grafico della Figura 4.3: uno specifico segnale è comparso, infatti, in corrispondenza della maggior parte dei principali punti di inversione dei massimi e minimi relativi del prezzo, man mano che il mercato si è mosso con un trend ribassista fino a raggiungere i minimi di marzo 2009. L’ultimo minimo del 2009 ha determinato due candele ‘neutrali’ e una candela di inversione ‘estrema’, fornendo un segnale anticipato del fatto che le probabilità si fossero spostate a favore degli acquirenti nella relazione offerta/domanda.
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FIGURA 4.3 Grafico a candele dell’indice S&P 500 giornaliero.
È importante distinguere fra prezzo di apertura e di chiusura di una barra in quanto questa informazione fornisce degli indizi sull’attuale relazione fra domanda e offerta nel periodo in cui la barra si è creata. Un prezzo che ha chiuso nettamente al di sopra di quello di apertura indica una forza rialzista, mentre uno che ha chiuso nettamente al di sotto di quello di apertura indica una debolezza ribassista. Se il prezzo di chiusura è più o meno uguale a quello di apertura, sappiamo che domanda e offerta erano neutrali, o in equilibrio, nella barra in questione. Presta particolare attenzione al range di una barra rispetto a quelle precedenti, per fare delle osservazioni sulla volatilità della candela. Ricorda che il prezzo registra alterne fasi di espansione e contrazione del range in tutti gli orizzonti temporali. Le candele forniscono rapidamente degli spunti di osservazione sui periodi di espansione e contrazione negli orizzonti temporali più corti.
Alcune candele rivelano una breve distanza di prezzo fra il massimo e il minimo della barra, indicando un periodo di assenza di volatilità; altre presentano grandi intervalli e indicano dei periodi di espansione del range. Le candele che presentano range ristretto e bassa volatilità possono riflettere un mercato che potenzialmente può invertirsi, in particolar modo se si formano in corrispondenza di una nota area di supporto o di resistenza. Le candele solide e di grandi dimensioni, in particolar modo quelle con apertura a un estremo e chiusura a quello opposto, possono indicare che si sta sviluppando un mo vimento di espansione o di inversione del trend, soprattutto quando si formano dopo delle candele neutrali, oppure in corrispondenza di un noto livello di supporto o di resistenza. Impareremo a interpretare le candele che indicano bassa ed elevata volatilità, e le informazioni che ci trasmettono, per prendere le decisioni di entrata e di uscita dalle posizioni.
Se una candela chiude nella parte superiore del range, o in corrispondenza del massimo della barra, indica forza rialzista; se invece chiude nella parte inferiore del range indica debolezza ribassista. I grafici a candele rendono chiara questa distinzione e consentono di concentrarsi maggiormente sulla relazione fra offerta e domanda che emerge dal prezzo sul grafico. Queste informazioni consentono di individuare in anticipo le variazioni o le inversioni del prezzo, fornendo delle opportunità di trading a basso rischio nel momento in cui vengono contestualizzate.
TERMINOLOGIA DI BASE DEI CANDLESTICK
Nell’analisi dei grafici a candele, per descriverne le caratteristiche fondamentali, i trader utilizzano una terminologia specifica, che viene spiegata in Figura 4.4 e nelle seguenti definizioni. Innanzitutto, in una candela è possibile individuare il cosiddetto corpo (real body), che fornisce delle informazioni circa l’intensità degli acquirenti in una candela rialzista e dei venditori in una candela ribassista. Il corpo è dato dalla differenza fra apertura e chiusura di una specifica candela: una notevole differenza di prezzo fra apertura e chiusura comporta una barra di notevoli dimensioni, mentre una piccola differenza dà vita a una linea appiattita, ossia a una candela senza corpo. Se il corpo di una candela rialzista è più lungo rispetto a quello delle candele precedenti, sappiamo che gli acquirenti stanno acquistando con maggiore aggressività, per cui possiamo aspettarci che i prezzi continuino a salire; allo stesso modo, se il corpo di una candela ribassista è più lungo rispetto a quello delle candele precedenti, vuol dire che i venditori sono più aggressivi, per cui possiamo aspettarci che i prezzi continuino a scendere in futuro.
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FIGURA 4.4 Terminologia utilizzata nella costruzione di grafici a candele.
TERMINOLOGIA DEI CANDLESTICK
Corpo: distanza fra apertura e chiusura. Il corpo è vuoto quando l’apertura è maggiore della chiusura, e pieno quando la chiusura è inferiore all’apertura.
Ombra superiore (o stoppino superiore): distanza fra chiusura e massimo di una candela rialzista, oppure fra apertura e massimo di una candela ribassista.
Ombra inferiore (o stoppino inferiore): distanza fra apertura e massimo di una candela rialzista, oppure fra chiusura e massimo di una can...

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