Sismografie
eBook - ePub

Sismografie

Ernst Jünger e la Grande Guerra

  1. English
  2. ePUB (mobile friendly)
  3. Available on iOS & Android
eBook - ePub

Sismografie

Ernst Jünger e la Grande Guerra

About this book

L'imprescindibile riflessione di Ernst Jünger sulla Grande Guerra è ritornata al centro del dibattito degli studiosi a partire dalla pubblicazione, avvenuta nel 2010, dei suoi diari di guerra originari. In questo scarno giornale di bordo, Jünger, come un sensibilissimo sismografo, registra il ritmo incalzante delle battaglie e delle marce militari e quello dilatato e quasi surreale delle veglie di guardia notturne, la monotonia e il degrado della vita in trincea e l'inferno di sangue e acciaio della "guerra di materiali", in cui non solo si consumavano i sogni e la vita di intere generazioni di europei, ma vacillavano le stesse fondamenta di un mondo e di una cultura. L'esperienza di guerra rimane il centro propulsore della produzione letteraria e filosofica jüngeriana degli anni Venti e Trenta, improntando di sé la pubblicistica politico-nazionalista degli anni 1919-1933, le riflessioni sull'attualità, le pagine espressioniste del Cuore avventuroso del 1929 e gli scritti sulla mobilitazione totale e sull'affermarsi della nuova epoca dell'Arbeiter dei primi anni Trenta. Essa viene elevata a incomparabile scuola di vita, a prova suprema di valore, a emblema universale della lotta interiore e spirituale che l'uomo deve condurre contro le forze oscure ed elementari. Nel corso della lunga vita di Jünger, che abbraccia un intero secolo, le continue trasformazioni che egli opera su di sé comporteranno, volta per volta, una differente interpretazione della Grande Guerra, evento destinato a segnare in maniera indelebile tutta la sua esistenza e con il quale non ha mai smesso, fino all'ultimo, di misurarsi, alla ricerca di una personale forma di vita e di un'estetica ed etica dell'esistenza, attraverso una pratica incessante della memoria. Testi di: Helmuth Kiesel, Gabriele Guerra, Giuliana Gregorio, Sandro Gorgone, Caterina Resta.

Frequently asked questions

Yes, you can cancel anytime from the Subscription tab in your account settings on the Perlego website. Your subscription will stay active until the end of your current billing period. Learn how to cancel your subscription.
No, books cannot be downloaded as external files, such as PDFs, for use outside of Perlego. However, you can download books within the Perlego app for offline reading on mobile or tablet. Learn more here.
Perlego offers two plans: Essential and Complete
  • Essential is ideal for learners and professionals who enjoy exploring a wide range of subjects. Access the Essential Library with 800,000+ trusted titles and best-sellers across business, personal growth, and the humanities. Includes unlimited reading time and Standard Read Aloud voice.
  • Complete: Perfect for advanced learners and researchers needing full, unrestricted access. Unlock 1.4M+ books across hundreds of subjects, including academic and specialized titles. The Complete Plan also includes advanced features like Premium Read Aloud and Research Assistant.
Both plans are available with monthly, semester, or annual billing cycles.
We are an online textbook subscription service, where you can get access to an entire online library for less than the price of a single book per month. With over 1 million books across 1000+ topics, we’ve got you covered! Learn more here.
Look out for the read-aloud symbol on your next book to see if you can listen to it. The read-aloud tool reads text aloud for you, highlighting the text as it is being read. You can pause it, speed it up and slow it down. Learn more here.
Yes! You can use the Perlego app on both iOS or Android devices to read anytime, anywhere — even offline. Perfect for commutes or when you’re on the go.
Please note we cannot support devices running on iOS 13 and Android 7 or earlier. Learn more about using the app.
Yes, you can access Sismografie by AA. VV., Giuliana Gregorio, Sandro Gorgone in PDF and/or ePUB format, as well as other popular books in Philosophy & Philosophy History & Theory. We have over one million books available in our catalogue for you to explore.

Information

Caterina Resta

De bello maximo1.
Come si diventa ciò che si è

A Luisa Bonesio, con cui ho condiviso l’avventura dell’“avvicinamento” all’opera di Ernst Jünger.
Ciascun tempo ha la sua avventura.

E. Jünger, Fuoco e sangue

1. Stenografie di guerra

Io siedo nella mia buca e scrivo.

E. Jünger, Diario di guerra 1914-1918

Il 25 agosto del 1918 Jünger, impegnato in un contrattacco disperato nei pressi di Fraveuil, viene ferito gravemente. Fortunosamente riesce a guadagnare le retrovie e a ricevere le prime cure. Anche stavolta riuscirà a sopravvivere, ma non potrà più fare ritorno al fronte. Per lui la guerra è finita. In quattro anni, Jünger, appena ventitreenne, ha già compiuto il “passaggio” decisivo della sua vita. Proprio in quei giorni di ricovero e di convalescenza, nelle ultime pagine del suo diario, egli comincia a interrogarsi sul senso, la funzione, la destinazione, di quei taccuini, dal formato adatto a stare nel taschino della giacca, su cui giorno per giorno ha “stenografato” la guerra2. Se quel 25 agosto fosse morto, ci sarebbe rimasta solo questa testimonianza della sua esperienza al fronte, certamente più completa di molti altri analoghi resoconti, coprendo tutti gli anni del conflitto, ma nulla di più che una “oggettiva” descrizione delle imprese dei soldati di fanteria. E invece quei 15 taccuini costituiranno la matrice da cui non solo vedrà la luce, nel 1920, In Stahlgewittern3, il libro di memorie di guerra che renderà famoso il suo autore ben al di là della ristretta cerchia militare, ma anche tutti gli altri scritti degli anni Venti4, da quelli che più direttamente si rifanno all’esperienza vissuta della guerra (Der Kampf als inneres Erlebnis (1922), Sturm (1923), Das Wäldchen 125 (1925), Feuer und Blut (1925), la prima stesura del 1929 di Das abenteuerliche Herz), ai numerosi articoli di carattere più prettamente “politico”. Ma ancora a quella scrittura, e all’esperienza che in essa si è riversata, attingeranno anche, nei primi anni Trenta, Die Totale Mobilmachung (1930) e Der Arbeiter (1932), il frutto filosoficamente più maturo della guerra. Si può dunque affermare che, fin quasi alle soglie del secondo conflitto mondiale, almeno fino alla metà degli anni Trenta, Jünger continua a scrivere e a pensare sotto l’influsso – anzi dovremmo dire sotto la “scossa” – dell’Erlebnis della guerra, così come i suoi taccuini, quasi materialmente, ce lo restituiscono, quasi fossero stati tracciati dall’ago di un sismografo. Jünger stesso ci consegna la più efficace descrizione di questi diari:
Ogni volta che incomincio a scrivere su uno di questi esili quaderni che si possono così facilmente infilare in un tascapane, mi viene da pensare che, forse, non farò scorrere la matita sull’ultima pagina. Ne ho già completata un’intera serie con rapporti giornalieri, brevi osservazioni, rapidi disegni. Li tengo a casa, e immagino che più avanti, in tempi di pace, sarà bello poterli sfogliare in tutta tranquillità e intanto ricordare: così hai trascorso i tuoi giorni in quegli anni formidabili.
A tratti la scrittura è tranquilla, vergata accuratamente con l’inchiostro, e allora immediatamente so: quella volta eri comodamente seduto in una delle piccole fattorie delle Fiandre o della Francia settentrionale. Oppure ti eri tranquillamente sistemato davanti al rifugio, fumando la pipa, disturbato al massimo dal frullare lontano degli ultimi uccelli in volo per compiere la ronda serale. Vengono poi segni scomposti e distorti, graffiati con la matita prima di un attacco nello spazio ristretto e sovraffollato di una qualche buca infernale, o scarabocchiati, alla luce vacillante di una candela, nelle interminabili ore di un cannoneggiamento pesante. Infine frasi annotate in appunti concitati, illeggibili, come la linea spezzata di un sismografo, concluse da lunghi svolazzi, come colpi di frusta inferti da una mano fremente: buttate giù dopo l’attacco, nel cratere prodotto da un’esplosione o in un angolo della trincea su cui ancora si abbattono le raffiche dei proiettili lasciati cadere da sciami di calabroni mortali5.
Ѐ effettivamente questo il tipo di scrittura che emerge dal Diario, steso quasi ininterrottamente tra il 1914 e il 1918, fino all’ultimo ferimento. A differenza della auto-stilizzazione eroica delle Tempeste d’acciaio, che sempre di più, nei successivi rimaneggiamenti6, provvederà a offrire di Jünger un autoritratto in posa da Krieger nazionale, nel diario, invece, egli si proponeva, certo dalla propria prospettiva, di limitarsi a registrare gli eventi in modo oggettivo, di offrire, con «precisione fenomenologica»7, quasi «uno specchio»8 delle esperienze vissute al fronte. Per lo più si tratta di brevi annotazioni, quasi stenografiche, davvero uno specchio in cui si riflette «il volto della guerra [das Gesicht des Krieges9.
Com’è noto, Jünger, come tanti altri giovani suoi coetanei, già nell’agosto del 1914 cercò immediatamente di arruolarsi volontario10, in quel clima di generale entusiasmo che viene rievocato all’inizio delle Tempeste d’acciaio11. A soli 19 anni, dopo un breve periodo di addestramento, alla fine di dicembre raggiungerà il fronte per combattere nel prestigioso 73° reggimento fucilieri “Gibraltar” di Hannover. Divenuto sottotenente l’anno successivo, comincerà ad assumere posizioni di...

Table of contents

  1. MIMESIS / novecento
  2. Prefazione
  3. Introduzione
  4. I diari di guerra di Ernst Jünger
  5. Le comunità delle trincee?
  6. Irrappresentabilità o iper-rappresentazione?
  7. Cronache dalla catastrofe
  8. De bello maximo. Come si diventa ciò che si è
  9. Autori
  10. Mimesis Novecento