Dopo Ovidio
eBook - ePub

Dopo Ovidio

Aspetti dell'evoluzione del sistema letterario nella Roma imperiale (e oltre)

  1. English
  2. ePUB (mobile friendly)
  3. Available on iOS & Android
eBook - ePub

Dopo Ovidio

Aspetti dell'evoluzione del sistema letterario nella Roma imperiale (e oltre)

About this book

L'opera di Ovidio ha condizionato in misura notevole l'evoluzione dei generi letterari a partire dalla prima età imperiale per arrivare, attraverso il tardoantico, fino al medioevo e oltre. Per quanto la memoria ovidiana eserciti spesso un'influenza diretta, la sua è anche un'azione indiretta, sotterranea, che, tuttavia, non per questo va sottovalutata. I saggi qui raccolti si propongono di indagare, secondo approcci e metodi diversi, il modo in cui l'opera di Ovidio riesce fin da subito a sollecitare le energie produttive del sistema letterario e a "riplasmare" il canone. La spinta all'innovazione che l'autore augusteo imprime alla letteratura successiva è paragonabile a un'irradiazione, che interessa sia la produzione in versi sia quella in prosa: essa finirà per lasciare tracce indelebili nella costruzione del sistema letterario a partire dal I secolo d.C., investendo, tra continuità e rottura, aspetti quali il confine tra generi letterari e la presenza e funzione del mito.

Frequently asked questions

Yes, you can cancel anytime from the Subscription tab in your account settings on the Perlego website. Your subscription will stay active until the end of your current billing period. Learn how to cancel your subscription.
No, books cannot be downloaded as external files, such as PDFs, for use outside of Perlego. However, you can download books within the Perlego app for offline reading on mobile or tablet. Learn more here.
Perlego offers two plans: Essential and Complete
  • Essential is ideal for learners and professionals who enjoy exploring a wide range of subjects. Access the Essential Library with 800,000+ trusted titles and best-sellers across business, personal growth, and the humanities. Includes unlimited reading time and Standard Read Aloud voice.
  • Complete: Perfect for advanced learners and researchers needing full, unrestricted access. Unlock 1.4M+ books across hundreds of subjects, including academic and specialized titles. The Complete Plan also includes advanced features like Premium Read Aloud and Research Assistant.
Both plans are available with monthly, semester, or annual billing cycles.
We are an online textbook subscription service, where you can get access to an entire online library for less than the price of a single book per month. With over 1 million books across 1000+ topics, we’ve got you covered! Learn more here.
Look out for the read-aloud symbol on your next book to see if you can listen to it. The read-aloud tool reads text aloud for you, highlighting the text as it is being read. You can pause it, speed it up and slow it down. Learn more here.
Yes! You can use the Perlego app on both iOS or Android devices to read anytime, anywhere — even offline. Perfect for commutes or when you’re on the go.
Please note we cannot support devices running on iOS 13 and Android 7 or earlier. Learn more about using the app.
Yes, you can access Dopo Ovidio by Chiara Battistella,Marco Fucecchi in PDF and/or ePUB format, as well as other popular books in Literature & Ancient & Classical Literary Criticism. We have over one million books available in our catalogue for you to explore.

III

Luca Graverini

Atteone, Lelape, Diofane, Orfeo:
Ovidio e Apuleio

L’importanza di Ovidio per le Metamorfosi di Apuleio è stata oggetto di vari studi in passato, ma se la si analizza nell’ottica di una tradizionale Quellenforschung i risultati appaiono più magri di quello che ci si potrebbe aspettare: in Apuleio, come peraltro in molti altri autori, è soprattutto dell’Eneide che ritroviamo frequenti riprese, sia nel lessico che nelle linee narrative, che mostrano anche i caratteri dell’intenzionalità allusiva. Contatti di questo tipo con la poesia ovidiana ci sono, ma sono più rari e apparentemente limitati ad alcuni ambiti specifici, come inevitabilmente quello della metamorfosi1.
Se però ci spingiamo oltre la pura ricerca delle allusioni più facilmente quantificabili e misurabili diventa possibile perfino affermare, come fa Lara Nicolini, che “Ovidio… doveva avere per Apuleio qualcosa di più rispetto a Virgilio. Ovidio era molto probabilmente sentito oltre che come creatore di lingua, come maestro di estetica, un maestro affine per gusto”2. Lo studio della Nicolini raggiunge risultati di grande importanza, e dipinge Ovidio come maestro delle qualità “ecfrastiche” e “spettacolari” proprie della lingua e dello stile di Apuleio. Ed è proprio da una ekphrasis che voglio partire, sia soffermandomi su fatti generici di lingua, stile e tecnica narrativa, sia evidenziando qualche nuovo caso di intertestualità ovidiana.

1. Atteone

Il capitolo 2.4 delle Metamorfosi è dedicato alla descrizione dell’atrio della casa di Birrena, una zia del protagonista Lucio. Al suo centro si trova un gruppo scultoreo che rappresenta il mito di Atteone, il cacciatore curioso che spia Diana mentre si lava nelle acque di un ruscello; il suo atto sacrilego viene punito dalla dea, che trasforma il malcapitato in cervo. Ecco il testo:
1Atria longe pulcherrima columnis quadrifariam per singulos angulos stantibus attollebant statuas, 2palmaris deae facies, quae pinnis explicitis sine gressu pilae volubilis instabile vestigium plantis roscidis delibantes nec ut maneant inhaerent et iam volare creduntur. 3Ecce lapis Parius in Dianam factus tenet libratam totius loci medietatem, signum perfecte luculentum, veste reflatum, procursu vegetum, introeuntibus obvium et maiestate numinis venerabile. 4Canes utrimquesecus deae latera muniunt, qui canes et ipsi lapis erant; his oculi minantur, aures rigent, nares hiant, ora saeviunt, et sicunde de proximo latratus ingruerit, eum putabis de faucibus lapidis exire; 5et in quo summum specimen operae fabrilis egregius ille signifex prodidit, sublatis canibus in pectus arduis pedes imi resistunt, currunt priores. 6Pone tergum deae saxum insurgit in speluncae modum muscis et herbis et foliis et virgulis et sicubi pampinis et arbusculis alibi de lapide florentibus. 7Splendet intus umbra signi de nitore lapidis. Sub extrema saxi margine poma et uvae faberrime politae dependent, quas ars aemula naturae veritati similes explicuit. 8Putes ad cibum inde quaedam, cum mustulentus autumnus maturum colorem adflaverit, posse decerpi, 9et si fontem, qui deae vestigio discurrens in lenem vibratur undam, pronus aspexeris, credes illos ut rure pendentes racemos inter cetera veritatis nec agitationis officio carere. 10Inter medias frondes lapidis Actaeon simulacrum curioso optutu in deam proiectus iam in cervum ferinus et in saxo simul et in fonte loturam Dianam opperiens visitur.
1L’atrio era di una bellezza straordinaria. A ciascuno dei quattro angoli faceva svettare in cima a delle colonne delle statue, 2che rappresentavano la dea della vittoria: ad ali spiegate, senza fare nemmeno un passo, con le punte dei piedi umidi di rugiada sfiorano appena il supporto instabile di un globo pronto a rotolare via; vi si poggiano sopra ma non per restarci, e paiono anzi aver già spiccato il volo. 3E lì, esattamente al centro dell’ambiente, c’è un marmo di Paro modellato in forma di Diana, una statua perfetta e splendida: con la veste gonfiata dal vento e il passo atletico, venerabile nella sua maestà divina, sembra venire incontro a chi entra. 4Dei cani, anch’essi scolpiti nel marmo, la scortano ad ambo i lati; lo sguardo aggressivo, le orecchie ritte, le narici dilatate, le fauci rabbiose... se per caso sentissi abbaiare d’intorno, il latrato ti sembrerebbe provenire da quelle gole di marmo. 5E quel sublime scultore aveva dato la prova più alta della sua arte nel rappresentare i cani protesi in avanti a petto dritto, con le zampe posteriori fisse a terra e le anteriori in piena corsa. 6Alle spalle della dea s’innalza una roccia fatta a mo’ di spelonca; dal marmo crescono rigogliosi muschio, erbe, foglie, rametti, e qua e là germogli e arbusti. 7Al suo interno, sulla pietra lucida risplende l’ombra della statua. Dal bordo della roccia pendono pomi e grappoli d’uva, levigati con straordinaria maestria: un’arte capace di imitare la natura li ha rappresentati del tutto simili a frutti veri. 8Potresti quasi credere che un giorno l’autunno profumato di mosto li soffonderà di un colore maturo, e allora li si potrà cogliere e mangiare. 9Se ti chinassi a osservare l’acqua della fonte, che scorrendo attorno ai pie...

Table of contents

  1. MIMESIS / Eterotopie
  2. Introduzione
  3. I
  4. II
  5. III
  6. Bibliografia
  7. ETEROTOPIE