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Giusta guerra o atroce demenza?
About this book
Con l'Italia ancora neutrale, verso la fine del 1914, il grande germanista Arturo Farinelli pubblica "Giusta guerra o atroce demenza?", un dialogo tra le due posizioni (interventiste e neutraliste) non nascondendo il suo convincimento, romantico e idealista, di rimanere neutrali. Arturo Farinelli (Intra, 30 marzo 1867 – Torino, 21 aprile 1948) è stato un critico letterario, germanista e accademico italiano.
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Information
Colloquio fra un Belligero ed un Umanitario
Belligero. – Ti vedo pieno d'angoscia e di tristezza, e affliggi me stesso con quel volermi fuggire per ogni verso e ritirarti in disparte e trarre sospiri e spremere lacrime come un candidato della morte. So bene che non c'intendiamo, che per decreto di natura i tuoi pensieri sempre si oppongono ai miei. Quand'io vedo bianco, tu vedi irrimediabilmente nero. Quando io esulto, tu ti struggi di dolore. Eppure una forza arcana ci stringe. Le dispute, le lotte, il perpetuo nostro contrastare, tutto si scioglie e passa; l'amicizia rimane. O vaneggio io forse? Pieghi il capo. La parola si è spenta in te. Temo che un cancro ti roda e ti consumi; il cancro della riflessione. Questo meditare assorto è veleno alla vita. I tempi nuovi ci chiamano all'azione. Agire bisogna. Il mondo si è scosso dal suo letargo; e corre a flutti, impetuoso, bollente il sangue nelle vene e nei polsi di tutti i popoli; i milioni vestono armi ormai e combattono da prodi; il cannone rugge. Perché rimanga io qui fisso non so; un gran bruciore è in me, una gran voglia di menar le mani. Chi non ha un nemico da affrontare e da atterrare non ha il diritto all'ora che suona di chiamarsi uomo. Maledetto il medico, che, per non so quale dilatazione scoperta ad un polmone, mi tolse alla pugna e alla guerra. Mi sapresti fremente, col brando sollevato, dove più rosseggia il campo del sangue degli eroi, tra rombi di tuono e scroscio di fulmine e grandinare di palle e di granate. Innanzi, o compagni! Le procelle stridono; sulla terra convulsa calano le tenebre; ma sorgerà fulgido di nuova luce il sole; e giustizia ai popoli sarà fatta.
Umanitario. – Concediti al tuo sogno eroico, e amministra indisturbato nei grandi ardimenti la giustizia che vagheggi. Veramente in me la parola è strozzata e morta. Pur mi farò cuore, e dalla tomba dell'anima mia toglierò qualche accento, perché non appaia disprezzo quello che al fondo è commiserazione e sincera pietà. Questa guerra che esalti e da cui ti prometti meraviglie ed una rinascita di popoli è in realtà un delirio estremo e gigantesco. A chi annoda le fila della misera diplomazia di questa misera Europa è mancato d'un tratto, con la calma che illumina e rasserena il giudizio, l'ingegno per provvedere al riparo di un turbine sollevato, e trovare rimedio ad un conflitto, gravissimo certamente, ma non sorto all'improvviso, e non nuovo nella storia e nello sviluppo delle nazioni. Dietro una prima onda di follia, tutto il mare dell'umana demenza si è mosso, con un ruggito minaccioso; e la bufera travolse tutti, possenti ed umili, rappresentanti di tutte le schiatte, di tutte le civiltà. Si livellano le sorti degli uomini, e si accomunano gli umani destini; ma, ahimè, fuori d'ogni luce intellettuale d'amo re, entro il pandemonio dello sdegno e dell'ira, tra l'infuriare dei peggiori istinti. Gli eserciti si schierano e si azzuffano. Cadono le vittime immolate all'altare di una patria delirante. Sacrifici immani si compiono. L'individuo che ha in sé il suo Dio, un mondo da comporre ad armonia, è travolto, franto ad atomo invisibile e insensibile dalla gran fiumana delle masse. Si è gridata chiaroveggenza la cecità più assoluta. E non v'è più speranza di salute in questo universale contagio.
Bellig . – Prevedevo le tue ambasce e il vituperio lanciato alla guerra scoppiata, immensa, prodigiosa, guerra che fortifica i cuori, e non li spezza, come a te pare debba avvenire. Tu mi converti il mondo in un ospedale sconfinato di pazzi incurabili. Ed io ci vedo ovunque sviluppo di sane energie, ...
Table of contents
- Copertina
- Giusta guerra o atroce demenza?
- Indice dei contenuti
- Nota introduttiva
- Colloquio fra un Belligero ed un Umanitario