L'orazione teresiana

Il cammino di unione con Dio

Emmanuel Renault, Jean Abiven

• Publisher: Edizioni OCD
• Year: 2021
• ISBN:
  9788872299111
• Topic: Theology & Religion
• Subtopic: Religion

Teresa d'Avila, focalizza l'attenzione del lettore sull' orazione di raccoglimento, un modo di pregare che si basa su una relazione d'amore personale dell'anima con Dio senza tuttavia escludere l'azione dell'intelletto o la meditazione; superiore all'orazione discorsiva ma non già orazione soprannaturale; da praticare non soltanto in certi momenti in solitudine ma durante tutto il corso della giornata.

PRIMA PARTE

IL MODO TERESIANO
DI ORAZIONE
(Emmanuel Renault, ocd)

INTRODUZIONE

Teresa d’Avila ha messo a punto un modo di fare orazione1 che proporrà, nei suoi scritti, come forma fondamentale di preghiera utile sia ai principianti sia a coloro che sono già più avanti nel cammino della perfezione.

Sappiamo che, nell’orazione, è racchiuso il segreto del successo della Santa Madre e che essa è stata, possiamo dire, l’essenza di tutta la sua vita. Grazie all’orazione la Santa ha incontrato il Dio vivente; praticandola, ha raggiunto l’unione perfetta con Dio e ha trovato le forze per portare felicemente a termine la sua opera di Riforma del Carmelo. Non desta stupore il fatto che abbia voluto farsene l’apostolo e che ne tratti in tutti i suoi libri, persino in quello delle Fondazioni che, inizialmente, avrebbe dovuto raccontare soltanto le peripezie dei suoi viaggi attraverso la Spagna.

Se si considera che la preghiera riveste un ruolo così importante nella vita e nella dottrina della Santa, ci si rende conto che affrontare questo argomento significa venire a contatto con tutti gli aspetti del suo pensiero e della sua opera. Abbiamo deciso di limitarci, in questa sede, a esporre la genesi e il contenuto del suo insegnamento riguardo al suo modo di orazione, o orazione di raccoglimento.

È difficile farsi un’idea completa, se non esatta, dell’orazione di raccoglimento proposta da Teresa se ci si basa unicamente sulle descrizioni da lei fornite. Riconosciamo, innanzitutto, che la difficoltà è relativa all’argomento stesso; si tratta, infatti, di una realtà spirituale complessa, che appartiene all’ambito della fede e dell’esperienza, variabile a seconda delle persone, situata al confine tra naturale e soprannaturale e in posizione intermedia tra la meditazione ordinaria e la contemplazione infusa.

Teresa ha profondamente avvertito questa difficoltà. «Comprendete bene quel che ho detto: sembra oscuro, ma coloro che vorranno metterlo in pratica comprenderanno».2 Persino a lei è servito del tempo per riuscire a discernere i tratti originali del suo modo di orazione rispetto all’orazione discorsiva; di quest’ultima la Santa parla, il più delle volte, in modo negativo, per rifiutarla: «Non vi chiedo in questo momento di ragionare, discorrere, ecc.», ripeterà.

Del resto, per molto tempo, lei stessa non sarà in grado di spiegare agli altri quanto sta vivendo. Allora le sarà necessario ricorrere al libro di Bernardino di Laredo, La Salita del Monte Sion, per riuscire a far comprendere a Francisco di Laredo e a Gaspar Daza i suoi differenti stati d’animo. Teresa stimerà come una particolare grazia del Signore la capacità che avrà in seguito di descrivere le proprie mozioni interiori: «Dio in un istante mi accordò di comprendere molto chiaramente le sue grazie e di saperle descrivere».3 Una cosa è la grazia ricevuta, altra quella di comprendere quanto accade dentro di sé, un’altra ancora la possibilirà di parlarne.4 Quando Teresa scriverà la sua Vita e gli altri suoi libri, ha da molto tempo superato questa prima forma di p...