Il passaggio fra le mani

Taccuino delle sensazioni

Ana Kramar

• Publisher: Gilgamesh Edizioni
• Year: 2013
• Print ISBN: 9788897469025
• eBook ISBN: 9788897469322
• Topic: Literatura
• Subtopic: Poesía europea

Leggere la raccolta di poesie Il passaggio fra le mani di Ana Kramar equivale a immergersi in una dimensione di leggera indeterminazione dell’essere, dove a dominare sono la potenza di una espressività del vago e la sensibilità rappresentativa di forme indefinibili, di manifestazioni impalpabili.
La naturalezza poetica di Ana, avulsa da qualunque artificiosità o posa stilistica, poesia dopo poesia, dispone il lettore ad un ascolto partecipato e a un rapimento spirituale che rivela una ispirazione genuina e direttamente comunicante con l’ancestrale e incontaminata fonte poetica del sentimento. Il titolo stesso dell’antologia, Il passaggio fra le mani, suggerisce uno stato poetico dell’inafferrabile; ma proprio in questa accorata presa di coscienza irrompe la sofferta testimonianza di una voce sommessa e delicata che sembra intonarsi alla piacevole mestizia del vivere.
In geniali immagini dalle tenui tinte, si spiegano ritratti vicini ad un gusto decadente, in cui traluce una «formazione russa» alla quale Ana, anche per ragioni storico-geografiche, sembra particolarmente legata.
L’amore è la ragione d’essere, il soggetto principale di un “romanzo lirico” che accompagna per mano il lettore lungo la narrazione di una vicenda personale che fissa in imprendibili istanti la vitalità di impressioni sfuggenti; di emozioni che, perdendosi nel divenire, sembrano transitare appena nel “passaggio fra le mani”.

Ishtar

Poesia

1

© 2011 Gilgamesh Edizioni

Via Curtatone e Montanara, 3 - 46041 Asola (MN)

[email protected] - www.gilgameshedizioni.com

ISBN 978-88-97469-02-5

È vietata la riproduzione non autorizzata. Le riproduzioni potranno essere concesse dall’editore con specifica autorizzazione e soltanto con un numero di pagine non superiori al 15% del volume.

In copertina: Fotografia di Ermanno Prandini

© Tutti i diritti riservati

Ana Kramar

IL PASSAGGIO FRA LE MANI

Taccuino delle sensazioni

Gilgamesh Edizioni

Non sono quel tipo di scrittore che cerca la poesia.

Questo un poeta non dovrebbe farlo.

È piuttosto la poesia che deve cercare

e infine trovare il suo poeta.

Izet Sarajlić

Prefazione

Leggere la raccolta di poesie Il passaggio fra le mani di Ana Kramar equivale a immergersi in una dimensione di leggera indeterminazione dell’essere, dove a dominare sono la potenza di una espressività del vago e la sensibilità rappresentativa di forme indefinibili, di manifestazioni impalpabili.

La naturalezza poetica di Ana, avulsa da qualunque artificiosità o posa stilistica, poesia dopo poesia, dispone il lettore ad un ascolto partecipato e a un rapimento spirituale che rivela una ispirazione genuina e direttamente comunicante con l’ancestrale e incontaminata fonte poetica del sentimento. Il titolo stesso dell’antologia, Il passaggio fra le mani, suggerisce uno stato poetico dell’inafferrabile; ma proprio in questa accorata presa di coscienza irrompe la sofferta testimonianza di una voce sommessa e delicata che sembra intonarsi alla piacevole mestizia del vivere.

In geniali immagini dalle tenui tinte, si spiegano ritratti vicini ad un gusto decadente, in cui traluce una «formazione russa» alla quale Ana, anche per ragioni storico-geografiche, sembra particolarmente legata.

L’amore è la ragione d’essere, il soggetto principale di un “romanzo lirico” che accompagna per mano il lettore lungo la narrazione di una vicenda personale che fissa in imprendibili istanti la vitalità di impressioni sfuggenti; di emozioni che, perdendosi nel divenire, sembrano transitare appena nel “passaggio fra le mani”.

Dario Bellini

LA CONTEMPLAZIONE DELL’INVISIBILE

Mai prima d’allora

osservai così a lungo

quei prati infiniti,

colorati di un verde acceso.

All’improvviso lo sguardo mi tradì,

nascondendosi

da qualche parte

oltre la montagna.

Imparai qualcosa di nuovo,

oscuro e maledettamente reale,

odorava persino di verità umane.

Vidi una farfalla,

stava sognando

le ali più grandi dell’universo.

FINE ESTATE 1998

Ancora un’estate calda, senza fine;

contando gli anni da un’estate all’altra,

non sappiamo se portano più gioia o dolore.

Rallentiamo il passo per scoprire

dove se ne vanno il calore e i respiri profondi

di questo tempo che confonde il nostro animo.

L’estate lascia dietro a sé le orme che dimenticheremo

nello stato di piena leggerezza delle nostre anime bugiarde,

le grandi ingannatrici.

È tardi.

Solo le onde che sbattono contro la roccia

fanno risvegliare i ricordi ammassati.

Mi ritorna in mente l’altalena fatta di legno fra gli alberi di ciliegio,

il volto della madre, del padre, le terre, le partenze.

UNA VALIGIA PIENA D’AMORE

Una valigia piena d’amore si mise in viaggio.

Si perse in un paese lontano,

in Cina o in Russia, forse!

Illusione o realtà,

non esiste accordo.

Amare immensamente,

poi il dolore acuto del vuoto trafigge il cuore di un guerriero.

Voi superate il vostro Amore, destinato a morire!

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