Blockchain e autonomia privata
eBook - ePub

Blockchain e autonomia privata

Fondamenti giuridici

  1. English
  2. ePUB (mobile friendly)
  3. Available on iOS & Android
eBook - ePub

Blockchain e autonomia privata

Fondamenti giuridici

About this book

Gli sviluppi tecnologi di ultima generazione hanno innescato una vera e propria rivoluzione nel mercato dei servizi digitali, portando all’attenzione della giurisprudenza numerose questioni. Se da un lato la disintermediazione degli scambi, la digitalizzazione dei patrimoni e gli smart contract aprono incredibili scenari di semplificazione, spianando la strada a nuovi modelli di business, al tempo stesso, però, rischiano di collidere con i limiti imposti all’autonomia privata e di interferire con alcuni presidi posti a tutela dell’ordine pubblico. Blockchain e autonomia privata ha l’obiettivo di presentare al lettore alcune delle problematiche che emergono per effetto delle nuove applicazioni digitali e delle attività ad esse collegate. Dal diritto dei contratti, alla disciplina consumeristica, dalla gestione di diritti di proprietà intellettuale, al diritto del lavoro, la moltitudine dei temi toccati dimostra quanto l’autonomia privata sia permeabile alle sfide lanciate dai nuovi ritrovati tecnologici e, in tale contesto, il giurista è chiamato a rendersi interprete della modernità e promotore del cambiamento.

Frequently asked questions

Yes, you can cancel anytime from the Subscription tab in your account settings on the Perlego website. Your subscription will stay active until the end of your current billing period. Learn how to cancel your subscription.
At the moment all of our mobile-responsive ePub books are available to download via the app. Most of our PDFs are also available to download and we're working on making the final remaining ones downloadable now. Learn more here.
Perlego offers two plans: Essential and Complete
  • Essential is ideal for learners and professionals who enjoy exploring a wide range of subjects. Access the Essential Library with 800,000+ trusted titles and best-sellers across business, personal growth, and the humanities. Includes unlimited reading time and Standard Read Aloud voice.
  • Complete: Perfect for advanced learners and researchers needing full, unrestricted access. Unlock 1.4M+ books across hundreds of subjects, including academic and specialized titles. The Complete Plan also includes advanced features like Premium Read Aloud and Research Assistant.
Both plans are available with monthly, semester, or annual billing cycles.
We are an online textbook subscription service, where you can get access to an entire online library for less than the price of a single book per month. With over 1 million books across 1000+ topics, we’ve got you covered! Learn more here.
Look out for the read-aloud symbol on your next book to see if you can listen to it. The read-aloud tool reads text aloud for you, highlighting the text as it is being read. You can pause it, speed it up and slow it down. Learn more here.
Yes! You can use the Perlego app on both iOS or Android devices to read anytime, anywhere — even offline. Perfect for commutes or when you’re on the go.
Please note we cannot support devices running on iOS 13 and Android 7 or earlier. Learn more about using the app.
Yes, you can access Blockchain e autonomia privata by Antonio Nuzzo in PDF and/or ePUB format, as well as other popular books in Law & Law Theory & Practice. We have over one million books available in our catalogue for you to explore.

Information

La tutela del consumatore in blockchain:
nuovi sistemi di scambio, smart contract
e neoformalismo giuridico
di annalisa signorelli
sommario: 1. Introduzione. – 2. Blockchain e nuovi sistemi di scambio – 2.1. Tipologie di operazioni contrattuali in blockchain: un inquadramento. – 2.2. L’approccio regolatorio: i tre paradigmi di politica legislativa (cenni). 3. La disciplina protezionistica del consumatore e le operazioni contrattuali su piattaforme DLT: integrazione o rivoluzione? – 4. Informazione del consumatore e autoreferenzialità del sistema blockchain. – 5. Smart conctract quali strumenti di correzione delle asimmetrie contrattuali. – 5.1. Smart contract come quarto contratto? – 6. Il contratto del consumatore nell’era della blockchain. – 6.1. Tempus e locus della conclusione del contratto: ad impossibilia nemo tenetur? – 6.2. Il neoformalismo giuridico e la valenza probatoria del documento informatico iscritto in blockchain. – 7. Blockchain come antidoto alla vessatorietà delle clausole contrattuali? – 8. Profili rimediali e statuti di responsabilità. – 9. Conclusioni.
Technological revolutions do not get interesting socially
until they are boring technologically.
(Clay Shirky)
1. introduzione
La civiltà giuridica fino alla Rivoluzione francese del 1789 è stata caratterizzata dalla correlazione diretta tra il possesso di un determinato status e la capacità contrattuale: nel diritto romano la possibilità di concludere un contratto era legata allo status della persona, in quanto solo il liberus cives romanus era titolare del potere di negoziazione, ossia del potere di porre in essere quegli strumenti previsti e tutelati in iure. I processi di codificazione del XIX secolo hanno mutato l’impostazione di fondo, introducendo il concetto di eguaglianza contrattuale delle parti nei rapporti commerciali sull’assunto che lo scambio fosse funzionale all’efficiente allocazione delle risorse. La teorizzazione del contratto come strumento di composizione degli interessi patrimoniali nella società, quale medium per conseguire la ricchezza ad armi pari – sul presupposto che la differenziazione tra gli operatori economici si sarebbe realizzata sulla base di criteri meritocratici – assecondava lo sviluppo del mercato e della fisiologica concorrenza. Le nuove concezioni trovarono piena positivizzazione nel Codice civile del 1942, la cui impostazione di fondo si àncora al concetto di eguaglianza formale tra le parti contrattuali di fronte al negozio giuridico, eliminando gli antichi retaggi legati alle qualità soggettive dei contraenti.
L’evoluzione della moderna economia, basata su modelli di business che adottano gli strumenti tecnico-giuridici della negoziazione di massa o standard o uniforme ha rimodulato i ruoli nella contrattazione tra professionista e consumatore, riportando in luce le differenze di status tra i contraenti: com’è noto, infatti, il consumatore versa in una fisiologica e strutturale condizione di disparità contrattuale rispetto al professionista, determinata da asimmetrie informative – intese come maggiore disponibilità (e in termini qualitativi e in termini quantitativi) di informazioni da parte del professionista rispetto alla controparte consumatore.
La diseguaglianza sostanziale, che vale a qualificare il consumatore come contraente debole e bisognoso di uno strumentario di tutela specifico,1 ha indotto il legislatore prima europeo e nazionale poi a intervenire adottando il c.d. Statuto protezionistico del consumatore. Il Codice del consumo (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, relativo al riassetto delle disposizioni vigenti in materia di tutela dei consumatori) detta una disciplina volta a creare un ecosistema favorevole nella contrattazione B2C, nel fermo convincimento che la predisposizione di incentivi di tutela ad hoc possa incrementare la fiducia del consumatore, nell’ottica sia della customer satisfaction sia del customer empowerment. Tale obiettivo postula, tuttavia, una necessaria “permeabilità” della normativa – a diversi livelli – all’evoluzione tecnologica che, di per sé, è potenzialmente foriera di benefici in termini di efficienza, costi e tempistiche per ambo le parti contrattuali; ma che rischia altresì di incrementare le disparità di potere negoziale in forza dell’aggiunta di un ulteriore elemento di asimmetria: l’analfabetismo digitale e/o il gap tecnologico.
Con il d.lgs. 21 febbraio 2014, n. 21 che attua la Direttiva 2011/83/UE del 25 ottobre 2011 sui diritti dei consumatori,2 il legislatore domestico ha prestato particolare attenzione al potenziamento della contrattazione telematica, soprattutto nella prospettiva del commercio transfrontaliero,3 prendendo atto della necessitĂ  di regolare la conclusione dei contratti tra professionisti e consumatori che affidano le loro dichiarazioni di volontĂ  negoziale a mezzi informatici collegati tra loro attraverso una rete, di solito Internet.
Il tema della contrattazione asimmetrica con il consumatore virtuale – ossia con il consumatore che si avvale esclusivamente di strumenti di contrattazione informatico-telematica e basati sulla piattaforma tecnologica world wide web di Internet – ha assunto nel tempo sempre maggiore rilevanza (non solo dal punto di vista economico-sociale ma anche sotto il profilo giuridico, a seguito della diffusione globale del commercio elettronico)4 e oggi trova la sua naturale evoluzione nella negoziazione B2C su piattaforme blockchain.
Sebbene ancora in fase di sviluppo, l’utilizzo della blockchain rivoluzionerebbe, rendendoli più efficienti e sicuri, l’archiviazione di dati, il trasferimento di beni immateriali e la gestione di informazioni e valori digitali o digitalmente espressi.5
Se, finora, la rapida espansione dell’e-commerce ha orientato l’intervento legislativo a livello europeo e nazionale verso l’esigenza di assicurare al consumatore – nelle mutate condizioni degli strumenti tecnologici impiegati – garanzie di protezione analoghe a quelle preesistenti, a oggi nuovi scenari giuridici e nuove istanze di protezione si prospettano in conseguenza di una duplicità di fattori: da un lato, della compravendita di valute virtuali, qualificabili alla stregua degli strumenti finanziari, che – per i rischi connessi all’investimento – induce a una rivisitazione della disciplina tradizionale di informativa precontrattuale prevista dagli artt. 67 e ss. cod.cons.; dall’altro, la possibilità di creare un ecosistema di contrattazione senza intermediari, basato sulla decentralizzazione e sui contatti (e contratti) peer-to-peer tra gli operatori economici, pone numerose questioni sul piano dei rapporti negoziali tra professionisti e consumatori.
Il ricorso all’automazione, sin dalla fase genetica di formazione della volontà negoziale, scardina gli schemi tradizionali della contrattazione di massa o standardizzata. In particolare, l’utilizzo degli smart contract nella contrattazione online tra professionisti e consumatori potrebbe avere conseguenze dirompenti, in una duplice direzione. Da un lato, la disciplina a tutela del consumatore porrebbe significativi argini alla diffusione dei contratti intelligenti autoeseguibili, in conseguenza della necessità di adeguare l’intero apparato di tutele approntate dall’ordinamento alla complessità delle nuove tecnologie. Dall’altro, l’automatizzazione e la disintermediazione (anche parziale) potrebbero perfino essere funzionali a un ripristino dell’equilibrio di poteri contrattuali a favore dei consumatori, mediante la ricerca e la conclusione di contratti online per loro conto, bypassando i termini standard degli intermediari di e-commerce e ricercando condizioni negoziali consumer-oriented, nonché a una maggiore protezione dei dati relativi ai consumatori in quanto persone fisiche.
L’oggetto di indagine del presente contributo sarà circoscritto all’esame dei contratti e delle operazioni su blockchain B2C, nel tentativo di individuare le modalità e i limiti entro i quali tale tecnologia è in grado di ridefinire le dinamiche di scambio nel mondo digitale e nell’ottica di ricerca di un delicato equilibrio tra gli effetti dell’innovazione tecnologica e le peculiarità della contrattazione tra professionisti e consumatori, in considerazione della particolare situazione di strutturale debolezza contrattuale in cui versa il consumatore.6
Gli elementi che emergono dall’analisi verranno messi in luce come fattori in ragione dei quali la contrattazione B2C necessita di implementare l’assetto tecnologico in funzione di una maggiore efficienza dei traffici giuridici e, in ultima analisi, del mercato.
2. blockchain e nuovi sistemi di scambio
La blockchain ha dato vita a un nuovo paradigma, nel senso prospettato da T.S. Kuhn,7 della comunità scientifica, umanistica ed economica. I modelli di business che attualmente si fondano sull’intermediazione di servizi (soprattutto di pagamento), dello scambi...

Table of contents

  1. Blockchain e autonomia privata
  2. Indice
  3. Introduzione. Le ragioni di un’indagine giuridica della blockchain di Antonio Nuzzo
  4. La definizione di tecnologia a registro distribuito e di smart contract nella legge di conversione del decreto semplificazioni. Un primo commento critico di Luca D’Agostino, Riccardo Piselli
  5. Autonomia negoziale, potere e blockchain. La rivoluzione del contratto di Riccardo Piselli
  6. La tutela del consumatore in blockchain: nuovi sistemi di scambio, smart contract e neoformalismo giuridico di Annalisa Signorelli
  7. Algoritmi decisionali, soft data e accesso al credito: una soluzione blockchain-based per rispondere alla vacuitĂ  normativa di Antonio Davola
  8. La conferibilitĂ  di criptovalute nelle societĂ  di capitali di Vincenzo Iaia
  9. Blockchain e proprietĂ  intellettuale: funzioni, opportunitĂ  e sfide di Silvia Scalzini, Andrea Giulia Monteleone, Vincenzo Iaia
  10. Blockchain. OpportunitĂ  e sfide per il diritto del lavoro digitale di Stefano Bini
  11. Lavorare per un algoritmo. Blockchain e la rivoluzione copernicana del mercato del lavoro di Enrica De Marco