Manuale di Nefrologia
Robert W. Schrier
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Manuale di Nefrologia
Robert W. Schrier
About This Book
Manuale di Nefrologia è giunto alla sua ottava edizione e si presenta come uno strumento di supporto clinico essenziale per la diagnosi e il trattamento dei disturbi renali. L'attenzione degli autori si è infatti focalizzata sugli aspetti clinici pratici della diagnosi e della gestione di pazienti con squilibri elettrolitici e disordini dell'equilibrio acido-base, infezioni delle vie urinarie, calcoli renali, glomerulonefrite e vasculite, insufficienza renale acuta o cronica, ipertensione, ipertensione e nefropatia in gravidanza e dosaggio dei farmaci nell'insufficienza renale.
Il testo si rivolge sia ai nefrologi specialisti ma anche agli specializzandi e ai medici di base che si trovano a gestire pazienti con questa tipologia di disturbi
Frequently asked questions
Information
1 | Il paziente edematoso: insufficienza cardiaca, cirrosi e sindrome nefrosicaRobert W. Schrier e David H. Ellison |
- I.DISTRIBUZIONE DEI LIQUIDI CORPOREI
Tabella 1-1. | Distribuzione dei liquidi corporei |
Compartimento | QuantitĂ | Volume (l) in un uomo di 70 kg |
Liquido corporeo totale | 60% del peso corporeo | 42,0 |
Liquido intracellulare | 40% del peso corporeo | 28,0 |
Liquido extracellulare (LEC) | 20% del peso corporeo | 14,0 |
Liquido interstiziale | Due terzi del LEC | 9,4 |
Liquido plasmatico | Un terzo del LEC | 4,6 |
Liquido venoso | 85% del liquido plasmatico | 3,9 |
Liquido arterioso | 15% del liquido plasmatico | 0,7 |
- A.La legge di Starling afferma che la velocitĂ del movimento del liquido attraverso una parete capillare è proporzionale alla permeabilitĂ idraulica del capillare, alla differenza della pressione idrostatica transcapillare e alla differenza della pressione oncotica transcapillare. Come mostrato in Figura 1-1, in condizioni normali, il liquido lascia il capillare allâestremitĂ arteriosa, perchĂŠ la differenza della pressione idrostatica transcapillare che favorisce la trasudazione supera la differenza della pressione oncotica transcapillare, che favorisce il riassorbimento di liquido. Al contrario, il liquido ritorna al capillare allâestremitĂ venosa perchĂŠ la differenza di pressione oncotica transcapillare supera la differenza di pressione idrostatica. PoichĂŠ lâalbumina sierica è il determinante maggiore della pressione oncotica capillare, che agisce in modo da trattenere il liquido nel capillare, lâipoalbuminemia può portare a trasudazione di liquido in eccesso dal compartimento vascolare a quello interstiziale. Sebbene sia prevedibile che lâipoalbuminemia conduca comunemente a edema, diversi fattori agiscono per tamponare gli effetti dellâipoalbuminemia sulla trasudazione di liquido. In primo luogo, un aumento della trasudazione tende a diluire il liquido interstiziale, riducendo cosĂŹ la concentrazione proteica interstiziale. In secondo luogo, aumenti di volume del liquido interstiziale aumentano la pressione idrostatica interstiziale. In terzo luogo, il flusso linfatico nelle vene giugulari, che restituisce liquido trasudato alla circolazione, aumenta. Infatti, nella cirrosi, dove la fibrosi epatica determina alte pressioni idrostatiche capillari in associazione con ipoalbuminemia, il flusso linfatico può aumentare di 20 volte fino a 20 l/die, riducendo la tendenza ad accumulare il liquido interstiziale. Quando questi fattori di compenso vengono superati, lâaccumulo di liquido interstiziale può portare a edema. Questo si verifica generalmente quando la concentrazione nellâalbumina sierica (<2,0 g/l), e quindi la pressione oncotica, è abbastanza bassa. Un altro fattore che si deve tenere a mente come causa di edema è un aumento della permeabilitĂ ai liquidi della parete capillare (un aumento della permeabilitĂ idraulica). Questo aumento è la causa di edema associato a reazioni di ipersensibilitĂ ed edema angioneurotico, e può svolgere un ruolo importante nellâedema associato a diabete mellito ed nellâedema ciclico idiopatico.
- B.Queste considerazioni si riferiscono a edema generalizzato (cioè, un aumento nel liquido interstiziale di tutto il corpo), ma va notato che tale edema può ancora avere una predilezione per aree specifiche del corpo, per vari motivi. Con la cirrosi, la formazione di edema ha una preferenza per la cavitĂ addominale, a causa dellâipertensione portale, come giĂ detto. Con le normali ore di postura eretta, ci si deve aspettare un accumulo di liquido edematoso negli arti inferiori, laddove le ore eccessive di riposo a letto in posizione supina predispongono allâaccumulo di edema nelle zone sacrale e periorbitale del corpo. Il medico deve anche essere consapevole della potenziale presenza di edema localizzato, che deve essere distinto dallâedema generalizzato.
- C.Anche se lâedema generalizzato può avere una preferenza per determinati siti corporei, si tratta tuttavia di un fenomeno di eccessivo liquido interstiziale in tutto il corpo. Lâedema localizzato, invece, è causato da fattori locali e pertanto non è un fenomeno di tutto il corpo. Lâostruzione venosa, come nel caso della tromboflebite, può causare edema localizzato di un arto inferiore. Lâostruzione linfatica (ad esempio da neoplasia) può causare anche un eccessivo accumulo di liquido interstiziale e, pertanto, edema localizzato. Lâesame obiettivo di un paziente con edema della caviglia deve, quindi, comprendere una ricerca di insufficienza venosa (ad esempio vene varicose) ed evidenza di malattia linfatica. Si deve riconoscere, tuttavia, che la patologia venosa profonda potrebbe non essere rilevabile allâesame obiettivo e pertanto può richiedere altri approcci diagnostici (ad esempio ecografia non invasiva). Quindi, se la patologia venosa è bilaterale, il medico può erroneamente ricercare cause di edema generalizzato (ad esempio scompenso cardiaco e cirrosi), laddove lâedema della caviglia bilaterale è dovuto a fattori locali. Lâostruzione linfatica pelvica (ad esempio neoplasia) può anche causare edema bilaterale delle estremitĂ inferiori, sembrando quindi edema generalizzato. Traumi, ustioni, infiammazioni e cellulite sono altre cause di edema localizzato.
- II.REGOLAZIONE DEL VOLUME DEI LIQUIDI CORPOREI
- A.Il termine volume ematico effettivo è stato coniato per descriv...