Verso il cielo

Silvia Bernola

• Publisher: Kimerik
• Year: 2021
• ISBN:
  9788855168359
• Topic: Medios de comunicación y artes escénicas
• Subtopic: Narración

La ricerca dell'interiorità, in questo breve ma profondo saggio ricco di riflessioni, si snoda attraverso i passaggi più importanti della tradizione romantica: il rapporto con la natura, la spiritualità, Dio, la bellezza. Non è facile arrivare a un giusto distacco dal nostro mondo, sempre più soffocante e incentrato su una superficialità che nulla ha a che vedere con la leggerezza; i compagni ideali per un percorso di liberazione sono grandi filosofi e pensatori e lunghe passeggiate in montagna. L'estasi è la stella polare che può condurre sempre più "in alto", laddove si trovano nuove vie di uscita. Una paura panica risulta il prezzo da pagare nell'attraversare sentieri tortuosi che conducano al vero sé.

La bellezza dello stupore

Lo stupore è la capacità di lasciarsi sorprendere, di meravigliarsi, come ad esempio durante la notte di San Lorenzo, quando siamo in ricerca di una scia luminosa.

La filosofia è nata proprio per la capacità della meraviglia di fronte ai problemi del sole, degli astri, dell’universo.

Ci si meraviglia davanti a qualcosa che si manifesta e che non conoscevamo.

Ernst Platner parla di stupore come veloce scuotimento dell’attenzione. Essa sollecita, creando meraviglia.

Lo stupore nasce da qualcosa di sorprendente (prendere-sopra), invade i sensi e l’intelletto e svela un messaggio.

Per farci sorprendere, occorre un cuore aperto e disponibile.

Lo stupore nasce con l’imprevisto, grazie a qualcosa che si manifesta dinanzi. Esso è stimolo che spinge alla ricerca al rinnovamento di sé.

Esso ci interpella e ci insegna a guardare in modo vero, a soffermare il proprio sguardo su qualcosa o su qualcuno, a trascendersi.

È davanti alla bellezza che ci si stupisce e con essa si dà uno svelamento degli occhi e una qualche rivelazione del cuore.

È essa che toglie il velo che appesantisce l’anima, quel velo che offusca, confonde e non permette di vedere oltre sé stessi, è essa che ci posiziona in un nuovo rapporto in forza della verità che sa spalancare.

Il peso dei problemi, il grigiore della vita mi hanno portata ad allontanarmi da me stessa. Attraverso la bellezza, il cuore è tornato a palpitare.

Occorre essere disponibili, svegli, aperti alle sensazioni, alle emozioni, per mettere in moto il proprio mutamento.

Si percepisce allora un tuffo al cuore, che va poi gelosamente custodito.

Aprendoci attraverso lo splendore del bello diveniamo più veri e meno artificiali, è un indubbio effetto terapeutico.

Uno scenario naturale dà agli uomini beneficio enorme, una portentosa medicina spirituale.

Esso tocca in aspetti profondi e misteriosi, insondabili. Come dice Buber, dobbiamo far lasciar entrare il Sacro. Come la voce di Dio irrompe nel nulla e le cose prendono vita, così l’uomo può mettersi in dialogo con la sua parola, aprirsi alla dimensione trascendente, nell’ordinario. Sacra, per eccellenza, è la bellezza.

«L’incontro con la bellezza può diventare il colpo nel dardo che ferisce l’anima e in questo modo le apre gli occhi».^[15]

La bellezza è la via d’incontro per conoscere noi stessi, per ritrovarci, per curarci, ripulirci dai rumori, dal caos, dal consumismo avido e vuoto.

Essa sconvolge, rompe ogni ostacolo, ci immette in nu...