I Mores non sono Mori

Ernesto Cristiano

• Publisher: Youcanprint
• Year: 2018
• Print ISBN: 9788827806043
• eBook ISBN: 9788827810811
• Topic: Littérature
• Subtopic: Poésie

Non è la poesia il mostro che ci rode dentro ma la corruzione e quel senso di essere o non essere amletico di antica memoria. La nostra prigione è la democrazia del non fare, delle deleghe andate a vuoto, della partecipazione finita in un cantuccio e messa lì a dormire sperando giorni migliori. Spendiamo la nostra libertà in un quotidiano apparire, in uno stillicidio di parole vuote, in promesse puntualmente tradite. Forse la poesia non esalta più i cuori, non rinnova quelle virtù e quelle certezze che tutti noi ci auguriamo, ma una cosa è certa: essa esiste e snocciola come un rosario le nostre colpe, le nostre malefatte, la nostra quotidiana miseria culturale e politica. Ah, la politica! La politica viene messa alla berlina ed è il compendio di una amara realtà. A ben pensarci, siamo messi proprio male! Per saperne di più bisogna leggere "I MORES NON SONO I MORI".

MORES MAIORUM

(Ad Anser il mio secondo sproloquio

con profonda stima e amicizia)

I mores, dove sono i mores?

Per carità,

dimmi dove sono i mores!

I tuoi invisibili mores

sono morti e seppelliti.

Gli ultimi bagliori

li ha portati via

il vento di tramontana

in quel porto dove approdò

il più pio degli eroi.

Virgilio ne fece, sotto Augusto,

custode di virtù e padre integro

di Roma.

No, non è possibile che siano morti!

Tu non sai che altri cieli

e altre dimensioni hanno sorvolato

questi mari tempestosi

e che un glorioso passato

ridotto in polvere non aiuta a sperare:

il nostro compiaciuto disinganno

rende illusoria ogni certezza.

Un tempo vi furono

giganti di virtù e amore grande

nell'arena del vivere civile:

avere virtù era una sfida

e si coniugava onore, libertà e giustizia

senza vigliaccheria o possibili inciuci.

Primeggiare era nelle nostre possibilità,

era la via lattea dei nostri padri.

Non seguendo ora i mores

siamo andati a sbattere, siamo andati

ad oscurare di nefandezze

ogni speranza, giocando a ribasso

tra iene e lupi affamati di ladrocinio

e non di umana giustizia.

La meschinità è forse un sentimento nobile?

Non è forse una vile realtà

che ci attanaglia e ci porta all'assurdo

dell'inverosimile?

Come abbiamo già vissuto, un signore,

povero di cuore, vende il Colosseo,

che è la gloria e la grandezza di Roma,

con tanta di firma notarile

reputando questo antico monumento

una reliquia cadente e ingombrante.

No, non dirmi

che è una frottola campata in aria,

non dirmi che la stampa

ha riportato male la notizia.

Non ti scaldare, è vero, è tutto vero!

l'acquirente non sapeva del pasticcio

e così "a sua insaputa" si ritrova

ora un Colosseo da gestire.

Dicono che ne farà un circo alla grande

dove tutte le virtù saranno

messe al bando e che solo i ladri,

i malfattori e i mistificatori,

i corrotti e i corruttori e gli evasori,

avranno campo libero per iscriversi

in un monumentale libro d'oro

a dispetto di tutti i mores di questo mondo.

Non ti lamentare, non inveire!

Per carità, non dire parole oscene!

E' un fatto ormai certo che non fa una piega.

Ricordati che il potere è tutto un sudiciume

e non c'è modo di ripulirlo.

Questo schifoso andazzo ci trascina

con assurda cecità in ogni dove.

No, non credo a quello che dici!

Benissimo! Dimmi tu allora dove trovi

la generosità, la coerenza,

la lealtà, il disinteresse, l'integrità,

la virtù intesa come giustizia tra i popoli.

Tu vai sognando, Anser!

La vita non è un sogno, la vita è un mostro

millenario che ti frantuma le ossa,

ti scombussola anima e corpo,

ti scivola tra le mani in un baleno

e ti riduce in frammenti inverosimili

a volte allucinanti e a volte virtuosi

per poi defluire in un mare di rimpianti

senza rimedio e senza condizioni.

Siamo fritti e rifritti come funghi in padella

se a questo mondo vengono meno i mores.

Siamo già fritti e rifritti

e ti dirò di più se me lo consenti.

Noi siamo nella merda fino al collo

e tra non molto quella puzza

che tanto piace ai nostri governanti

sarà mortale per la nostra libertà.

Le parole sono diventate pietre,

non hanno più significato,

non traducono più l'idea di coscienza

e di rettitudine,

non hanno più quella flessibilità

nella loro composizione:

sono dure e arroganti,

sono oscure e mal riposte,

sono ottuse e indeterminate,

non for...

Table of contents

• Cover
• Indice
• Frontespizio
• Copyright
• PREFAZIONE
• POESIE
• CIRRI NELL'AZZURRO
• QUANDO TUTTO VA A ROTOLI
• QUESTO FRUSCIO DI FOGLIE
• DEL NOSTRO INCANTAMENTO
• QUEGLI OCCHI NON VEDONO
• LE RAGIONI DEL CUORE
• IL GIORNO DELLA MEMORIA
• IL TUO SORRISO NEI MIEI OCCHI
• DIFFICILE TROVARE
• LA LIVELLA DELLA VITA
• UNA COSI' RICCA FORTUNA
• GLI ALBERI D'INVERNO
• LO SPLENDORE DELLO SMERALDO
• AVRO' PER TE
• TUTTO IL MONDO E' PARIGI
• ME LA PORTI VIA
• NON DIRE PAROLE
• SOTTOSOPRA GIRA IL MONDO
• DOVE TROVARE LA FORTUNA
• IL NOSTRO TEMPO IMPERFETTO
• SENZA CONDIZIONI
• IL SORRISO E IL PIANTO
• IL NOSTRO ASSURDO SENTIRE
• IL NOSTRO VIAGGIO
• MORES MAIORUM
• SATIRE
• ANCORA OGGI VIVE MACKIE MESSER
• IL POPOLO SOVRANO CHE SOVRANO NON E'
• UNA TIRITERA INASPETTATA
• QUEL MORBO OSCURO DELLA CORRUZIONE
• CONDICIO SINE QUA NON