Kamasutra
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Kamasutra

Mallanaga Vatsyayana, Francesco Saba Sardi

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Kamasutra

Mallanaga Vatsyayana, Francesco Saba Sardi

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Compendio delle tecniche amorose e preziosa fonte di informazioni sulla società e le usanze indiane del III sec. d.C., il Kamasutra È senza dubbio il più celebre trattato orientale sull' ars amatoria. Scritto in un linguaggio semplice e piano, questo testo rappresenta una chiave preziosa per avvicinarsi a una cultura nella quale il piacere sessuale È considerato non solo normale e necessario, ma addirittura sacro.

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Parte seconda

DELL’UNIONE SESSUALE

Capitolo I

Tipi di unione sessuale in ordine alle dimensioni, alla forza del desiderio o della passione, al tempo

Tipi di congiungimenti

Gli uomini si dividono in tre classi, vale a dire uomini lepre, uomini toro e uomini cavallo, a seconda delle dimensioni del loro lingam.
Del pari la donna, a seconda delle dimensioni della sua yoni, è cerva, cavalla o elefantessa.
Si hanno pertanto tre unioni equilibrate, tra persone di dimensioni corrispondenti, e sei unioni squilibrate, qualora le dimensioni non corrispondano, vale a dire nove in tutto, come risulta dalla seguente tabella.
Equilibrate Squilibrate
Uomini Donne Uomini Donne
lepre cerva lepre cavalla
toro cavalla lepre elefantessa
cavallo elefantessa toro cerva
toro elefantessa
cavallo cerva
cavallo cavalla
Nelle unioni squilibrate, quando accada che l’uomo superi la donna in fatto di dimensioni, il congiungimento del primo con una donna la quale occupi per dimensioni il posto immediatamente successivo al suo, e detto unione elevata, ed è di due tipi; laddove quella con la donna più distante a lui per dimensioni è detta unione elevatissima, ed è di un solo genere. D’altro canto, qualora sia la femmine a superate il maschio in fatto di dimensioni, Il suo congiungimento con un uomo immediatamente prossimo a lei è detto unione bassa, ed è di due tipi, mentre il suo congiungimento con un uomo lontanissimo da lei per dimensioni è detto unione infima, ed è di un solo tipo.
In altre parole, quella tra cavallo e cavalla, tra toro e cerva, è l’unione elevata, mentre quella tra cavallo e cerva costituisce l’unione elevatissima. Dal punto di vista femminile, quella tra elefantessa e toro e tra cavalla e lepre costituisce l’unione bassa, mentre quella tra elefantessa e lepre è l’unione infima.
Vi sono quindi nove tipi di congiungimenti in ordine alle dimensioni. Tra essi, gli equilibrati sono i migliori, mentre le unioni di grado massimo, vale a dire la elevatissima e la infima, sono le peggiori, e le restanti sono mediocri, e tra esse l’elevata1 è migliore della bassa.
Si hanno anche nove tipi di congiungimento in rapporto alla forza della passione o desiderio carnale, e precisamente:
Uomini Donne Uomini Donne
limitata limitata limitata media
media media limitata intensa
intensa intensa media limitata
media intensa
intensa limitata
intensa media
Si parlerà di uomo dalla passione limitata nel caso di uno il cui desiderio al momento dell’unione sessuale non sta forte, il cui seme sia scarso e che mal sopporti i caldi amplessi della femmina.
Coloro i quali così non sono, vengono detti uomini di passione media, mentre si definisce di passione intensa chi trabocchi di desideri.
Si ritiene che anche le donne presentino i tre gradi di appetiti testè specificati.
Infine, in ordine al tempo si hanno tre tipi di uomini e donne, e cioè quelli a brave durata, quelli a durata media e quelli a durata lunga; e, come per le caratteristiche precedenti, anche qui si hanno nove tipi di Unione.
Tuttavia, in merito a quest’ultimo paragrafo esiste una differenza di opinioni per quanto attiene alla femmina, sulla quale converrà soffermarsi.
Dice Auddalika: “Le femmine non eiaculano come fanno i maschi. I maschi semplicemente scaricano il proprio desiderio, mentre le femmine se sono consce del proprio desiderio avvertono un certo piacere che dà loro soddisfazione, ma non sono in grado di definite il tipo di piacere che provano. Ciò che rende manifesta questa differenza è il fatto che i maschi, quando sono intenti al coito, dopo l’eiaculazione sostano e sono soddisfatti, mentre non avviene così con le femmine”.
Quest’opinione è smentita però dalla constatazione che, se un maschio è a lunga durata, la femmina lo amerà di più, mentre se è a breve durata essa ne sarà insoddisfatta. E tale circostanza, al dire di alcuni, proverebbe che anche la femmina eiacula.
Si tratta però di un’opinione insostenibile perché, se occorre molto tempo per placare il desiderio di una donna, e durante questo periodo essa prova grande piacere, è del tutto naturale che desideri proseguire. E a tale proposito c’è un versetto che dice:
“Mediante l’unione con uomini si appaga la lussuria, il desiderio o la passione delle donne, e il piacere derivante dalla consapevolezza che esse ne hanno è da definirsi la loro soddisfazione.”
I seguaci di Babhravya sostengono tuttavia che il seme delle donne continua a cadere dall’inizio dell’unione sessuale alla sua conclusione, e che è logico che così avvenga, perché se le donne fossero prive di seme non potrebbe aversi neppure l’embrione.
V’è però chi solleva un’obiezione. All’inizio del coito, dicono costoro, la passione della donna è media, ed essa non è in grado di reggere i vigorosi colpi del suo amante, ma gradualmente la sua passione s’accresce, finché la donna cessa di preoccuparsi del proprio corpo, e finalmente deridere che l’unione abbia termine.
Ma è un’obiezione che non regge, perché persino nel caso degli oggetti comuni che girano con grande velocità, come ad esempio una ruota da vasaio oppure una trottola, il moto è dapprima lento, ma gradualmente si fa rapidissimo. Allo stesso modo, la passione della donna gradualmente aumenta, e la donna stessa prova il desiderio di interrompere il congiungimento una volta che tutto il suo seme sia fluito da lei. E c’è in merito un versetto che dice:
“La caduta del seme dell’uomo ha luogo soltanto alla fine del coito, mentre il seme della donna cade di continuo, e una volta che il seme di entrambi sia fluito, essi desiderano metter fine al congiungimento2.”
Infine, Vatsyayana ritiene che il seme della femmina cada alte stesso modo di quello del maschio.
A questo punto, qualcuno potrà chiedere: se uomini e donne sono esseri della stessa specie, e si danno da fare per ottenere gli stessi risultati, come si spiega che debbano compiere atti diversi?
Vatsyayana risponde che, se ciò avviene, è perché la maniera di agire in una con la coscienza del piacere, negli uomini e nelle donne è diversa. La differenza nelle modalità di operare, in forza delle quali gli uomini sono gli attori e le donne i loro oggetti, è dovuta alla natura del maschio e della femmina, altrimenti l’attore a volte sarebbe la persona agita e viceversa. E da questa differenza nelle modalità di azione consegue la differenza nella consapevolezza del piacere, in quanto un uomo pensa: “Questa donna è unita a me”, e la donna invece: “Io sono unita a questo uomo”.
Ci si potrà allora chiedere: se i modi di agire degli uomini e delle donne sono diversi, perché non dovrebbe esserci una differenza anche nel piacere che provano, e qual è il risultato di tali eterogenee modalità?
Ma quest’obiezione è infondata perché, se la persona che agisce e la persona agita sono di diverso tipo, ne consegue che la differenza tra i loro modi di fare ha un motivo; non c’è però motivo che sussista differenza quanto al piacere che provano, perché entrambi naturalmente derivano piacere dall’atto che compiono3.
A quest’affermazione, qualcuno potrà a sua volta opporre che, quando persone diverse siano intente alla stessa azione, è facile rilevare che raggiungono lo stesso fine o proposito; laddove invece, nel caso di uomini e donne, è evidente che ciascuno di essi raggiunge indipendentemente il proprio fine, ciò che è contraddittorio. Si tratta però di un errore, perché è facile riscontrare che a volte due cose vengono fatte allo stesso tempo, come ad esempio durante il combattimento tra arieti: entrambi gli animali sopportano contemporaneamente l’orto sul rispettivo capo. Lo stesso accade quando si facciano cozzare assieme due palle di legno di feronia elephantum, come pure durante un incontro o competizione di lottatoti. A chi obiettasse che, in tali casi, gli oggetti che si scontrano sono della stessa natura, va risposto che anche in quello di uomini e donne la natura delle due parti è la stessa. E poiché la differenza dei loro modi di agire deriva unicamente dalla differenza di conformazione, ne consegue che gli uomini provano lo stesso tipo di piacete delle donne.
Non manca un versetto in merito, che dice:
“Uomini e donne, avendo la stessa natura, provano lo stesso tipo di piacere, e perciò un uomo dovrebbe sposare una donna tale che in seguito sempre lo ami.”
Essendosi così dimostrato che il piacere di uomini e donne è dello stesso genere, ne deriva che, per quanto attiene al tempo, si hanno nove tipi di rapporto sessuale, esattamente come vi sono nove categorie in ordine all’intensità della passione.
Essendoci dunque nove tipi di congiungimento quanto a dimensioni, intensità della passione e tempo, combinandoli tra loro si otterranno innumerevoli modalità di unione. Ne consegue che, in ogni particolare tipo di unione sessuale, gli uomini dovrebbero far ricorso a quei mezzi che ritengono idonei al caso4.
Quando si iniziano gli amplessi, la passione del maschio è intensa, e il suo tempo breve, ma nelle successive unioni durante la stessa giornata avviene l’inverso. Per la femmina, invece, vale il caso contrario, ché in un primo tempo la sua passione è fiacca e quindi il suo tempo lungo, ma durante i successivi congiungimenti della stessa giornata, la sua passione si fa intensa e il suo tempo breve, finché la prima non sia appagata.

Dei diversi tipi di amore

Gli uomini che conoscono a fondo i loro simili sono dell’opinione che l’amore sia di quattro generi:
amore frutto di consuetudine;
amore prodotto dalla fantasia;
amore risultante dalla fede;
amore frutto della percezione di oggetti esterni.
L’amore che deriva dalla costante e continua esecuzione di questo o quell’atto, è detto amore derivante da pratica e abitudine costanti, come a esempio l’amore per i rapporti sessuali, l’amore per la caccia, l’amore per il bere, l’amore del gioco, e via dicendo.
L’amore che si prova per cose alle quali non siamo abituati e che rampolla esclusivamente da idee, è detto amore procedente dall’immaginazione, com...

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