Soluzione tasse

Gianluca Massini Rosati

• Publisher: BUR
• Year: 2018
• ISBN:
  9788858695456
• Topic: Persönliche Entwicklung
• Subtopic: Private Finanzen

Lo sappiamo tutti: la pressione fiscale italiana è tra le più alte del mondo, e le nostre tasche sono alleggerite anche dalle "tasse occulte" di una burocrazia labirintica e in continua evoluzione. Un quadro ben poco rassicurante per aziende e professionisti dello Stivale. Eppure, esiste un modo per relazionarsi con l'Erario ad armi pari: sviluppare la propria intelligenza fiscale. Gianluca Massini Rosati - imprenditore di successo e fondatore di Escapologia Fiscale - è qui per questo: guidarci a prendere in mano la pianificazione fiscale della nostra attività, e a scoprire come trovare nel commercialista un importante business partner. Attraverso l'analisi di case histories tanto illuminanti quanto concrete - le stesse affrontate dal team di Soluzione Tasse, società che ha rivoluzionato il mondo della consulenza fiscale in Italia - ci fornisce qui una guida semplice e accurata per cambiare il nostro approccio alle imposte. In questo libro l'autore è affiancato dai suoi migliori commercialisti, specialisti del risparmio fiscale, che qui condividono le migliori strategie da applicare, gli errori da evitare, gli strumenti più innovativi cui affidarsi e i consigli di esperti affermati: tutto il necessario per ottenere un risparmio considerevole in modo onesto, legale e fiscalmente inattaccabile.

CAPITOLO 1

INTELLIGENZA FISCALE

1.1 SE PENSI DI PAGARE TROPPE TASSE, FORSE È UN PROBLEMA DI INTELLIGENZA FISCALE

Perché in Italia si pagano tante tasse? Di chi è la colpa? Solo dei governanti che, normativa dopo normativa, hanno portato il carico fiscale a livelli altissimi? La verità è che le tasse da versare ogni anno non sono alte solo per causa dei politici, ma anche perché esiste un modo «giusto» e un modo «sbagliato» di pagarle. Quindi, se ti stai chiedendo quale sia il tuo e vuoi capire se questo libro possa aiutarti, fatti questa domanda: credi che le tasse che versi ogni anno siano troppe?

Se la risposta è affermativa, smetti per un attimo di incolpare le aliquote, lo Stato o il tuo commercialista, e chiediti su quale base lo pensi. Sei davvero competente in materia? Perché in caso contrario dovrai diventarlo, o farti affiancare da qualcuno che lo sia. E se pensi di aver trovato la persona giusta nel tuo commercialista, eppure ritieni lo stesso di pagare troppe tasse, da qualche parte qualcosa non torna.

O il tuo commercialista non è la persona giusta, o le tasse che paghi non sono poi così alte.

Questo capitolo introduttivo ti fornirà gli strumenti per arrivare a una risposta e incamminarti verso la soluzione al problema: cambiare consulente o cambiare approccio. Devi anzitutto diventare consapevole del fatto che la responsabilità (non la colpa, attenzione!) delle tasse che paghi è in primis tua. Se il tuo reddito subisce un carico fiscale ingiusto, non è solo per via dell’imposizione elevata, ma anche perché non hai ancora sviluppato quella che chiamo «intelligenza fiscale». Hai scelto di non approfondire la materia, decidendo che non ti interessa o non è tua competenza. Hai pensato che il tuo mestiere è quello dell’imprenditore, e certe questioni vanno delegate al commercialista. E non hai nemmeno tutti i torti: in fondo lo paghi per questo, no?

Be’, se è il tuo punto di vista, lo rispetto. E lo rispetto a tal punto da usarlo nel mio ragionamento… Sei convinto di pagare troppe tasse? Scegli una delle seguenti risposte possibili:

A.È così: questa è l’Italia, e non si può far nulla se non cambiare Paese.

B.Sì, ma è compito del mio commercialista trovare soluzioni al problema.

C.Sì, ed è anche un mio dovere trovare soluzioni al problema, per cui svilupperò un’adeguata intelligenza fiscale.

Se hai scelto la prima opzione, sappi che è la risposta sbagliata, sintomo di un atteggiamento ben poco «vincente». Ma anche se hai scelto la seconda – quindi pensi di pagare troppe tasse, però continui semplicemente ad affidarti al tuo commercialista per trovare una soluzione – c’è qualcosa che non va: stai scaricando su qualcun altro una responsabilità che è anche e soprattutto tua!

Perché puoi anche rimanere con il vecchio commercialista e fornire tu le soluzioni, se scegli la terza opzione!

Per evitare di pagare più tasse del dovuto, e riuscire a ridurre il carico fiscale portandolo a livelli sopportabili, qualunque imprenditore dovrebbe agire affidandosi all’intelligenza fiscale, che si sviluppa partendo dal tenere a mente questi cinque punti chiave:

1. Il responsabile della tua condizione fiscale attuale sei tu.
2. L’unico modo per pagare meno tasse è sviluppare un’adeguata mentalità, non imbarcarsi in rischiose pratiche borderline.
3. Hai bisogno di un metodo efficace per monitorare i numeri legati alla tua attività aziendale.
4. Il commercialista giusto per te è quello specializzato e focalizzato sul risparmio fiscale.
5. Devi considerare il tuo commercialista come un business partner, non come un costo necessario.

Se assimilate, queste semplici consapevolezze ti aiuteranno a liberarti da un carico fiscale elevato e non equo, a gestire meglio e in modo più produttivo la tua azienda e a trovare un commercialista che elabori strategie per ridurre in modo onesto, legale e fiscalmente inattaccabile – come vedremo più avanti – le tue tasse. Altrimenti, la tua è solo una lamentela da bar.

Non fraintendermi, in tal caso saresti in buona compagnia: secondo la ricerca La rinuncia dei redditi, condotta nel 2017 da Index Research, sei italiani su dieci credono di conoscere tutto ciò che c’è da sapere sul Fisco. E a mio avviso un numero ancora superiore è addirittura inconsapevole del fatto che la causa di un carico fiscale insopportabile è la non conoscenza del sistema in vigore nel nostro Paese. Questo fa sì che la maggior parte dei contribuenti italiani abbia maturato l’idea di non poter far nulla per migliorare la propria condizione fiscale, limitandosi alla suddetta lamentela da bar.

Per trasformare le inutili frasi fatte sul Fisco ingiusto in azioni reali e concrete che impatteranno in positivo sulla tua imposizione, è fondamentale capire la differenza tra «colpa» e «responsabilità».

La colpa è di chi ha causato il problema.

La responsabilità è di chi si assume il compito di rimediare.

In questo modo, «responsabilità» diventa sinonimo di «potere», non di «colpa». Se lo Stato ha la colpa dell’alta imposizione fiscale, ogni imprenditore può assumersi la responsabilità (cioè il potere) di cambiare la situazione e abbattere quell’imposizione elevata in modo onesto e legale, sviluppando appunto l’intelligenza fiscale. E, con l’aiuto di un commercialista specializzato, potrà applicare soluzioni che siano anche «fiscalmente inattaccabili».

Quindi, se non sei disposto a sviluppare l’intelligenza adatta, se non vuoi studiare come fare la differenza per te e per le tue aziende, questo libro non può aiutarti. Se invece vuoi prenderti la responsabilità delle imposte che paghi ogni anno e ridurle, le pagine seguenti ti aiuteranno a sviluppare questo «potere». Ma dovrai guadagnartelo. Iniziando dall’assimilare i concetti contenuti in questo capitolo introduttivo.

Una volta che avrai sviluppato la giusta intelligenza fiscale, le opzioni saranno solo due.

O il tuo commercialista cambierà, oppure tu cambierai commercialista.

Credimi: ogni settimana ricevo centinaia di richieste da persone che vogliono essere seguite da uno dei miei commercialisti specializzati in risparmio fiscale, per poter finalmente pagare meno tasse. Ovviamente è un’opportunità che, se vorrai, avrai anche tu, ma non è questo il momento di vagliarla. Solo quando avrai acquisito il giusto approccio valuterai se sia il caso di cambiare commercialista: prima, è importante che ti dedichi alla tua formazione.

1.2 QUANTI TIPI DI INTELLIGENZA ESISTONO?

A partire dal 1983, lo psicologo statunitense Howard Gardner presentò alcuni studi atti a dimostrare che esistono vari tipi di intelligenza: logico-matematica, linguistica, spaziale, musicale, cinestetica o procedurale, interpersonale, intrapersonale… Senza addentrarci nel tecnicismo psicologico, che non è certo il tema del libro, basteranno alcuni esempi per farsi un’idea più chiara di cosa intendesse il celebre ricercatore. Ricordi il ragazzo che andava benissimo a scuola, ma veniva scelto per ultimo durante le partite di calcetto? E quello che aveva pessimi voti, ma veniva scelto per primo? Ecco, si tratta di due tipologie di intelligenza differenti: una riguarda lo studio, l’altra la motricità. Quando un calciatore riesce a capire dove andrà a finire la palla crossata dal compagno e come toccarla per darle un determinato effetto, è perché la sua mente ha compiuto un calcolo. Anche il suo corpo, nel muovere i muscoli, compie istintivamente una specie di «calcolo», solo che non è propriamente un calcolo matematico. Poi c’è l’intelligenza emotiva. Se hai mai fatto scena muta a un esame pur conoscendo le risposte, o in un compito in classe hai preso un voto inferiore rispetto all’amico meno preparato; se sei rimasto imbambolato di fronte a una bella ragazza o a un bel ragazzo, pur sapendo esattamente cosa dire; se, arrabbiato, hai pronunciato frasi che mai avresti detto a mente fredda: ecco, dipende da un’altra forma di intelligenza, quella emotiva. C’è l’intelligenza relazionale di chi ha molti amici, quella estetica e così via…

Ebbene, quando identifico l’insieme di competenze che ti permettono di studiare strategie di pianificazione fiscale con l’espressione «intelligenza fiscale», mi ispiro proprio alle teorie di Gardner. A partire dagli anni Duemila, egli raggruppò i tipi di intelligenza in macrocategorie più funzionali alle nostre pratiche quotidiane. Ora, io non pretendo di porre le basi per l’individuazione di una nuova forma di intelligenza umana: più semplicemente, ti invito a ispirarti alla teoria di Gardner per comprendere che la tua abilità di pianificazione fiscale è anche frutto di abitudine e giusta forma mentis. Come per il calciatore, più sei naturalmente portato (dunque «intelligente»), più ti allenerai; e più ti alleni, più la tua capacità «di calcolo» aumenterà. Di conseguenza, le tue «antenne» saranno più ricettive e capirai al volo come ottenere il meglio, fiscalmente parlando, in ogni situazione. Poi, quando inizierai a conoscere gli strumenti che hai a disposizione, diventerà ancora più facile «unire i puntini». Il capitolo che stai leggendo – e più in generale il libro che hai in mano – serve proprio a questo. Al di là dell’attitudine che ognuno di noi può avere, si tratta di un percorso che non è precluso a nessuno. Nel mio caso, è cominciato da un confronto costante con i miei vari commercialisti, con la curiosità di capire perché le cose dovessero funzionare in un modo e non in un altro.

Purtroppo, a scuola siamo giudicati solo per un particolare tipo di intelligenza, che è quella prettamente logico-matematica. Questa è la ragione per la quale molti individui intelligentissimi crescono con la convinzione di esserlo meno di altri. E si sa: nessuno andrà mai oltre le aspettative che nutre su se stesso, per quanto si sforzi. Quindi, se pensi di essere «poco portato» per qualcosa – che sia la matematica, le relazioni personali o la fiscalità – l’invito che ti faccio è di darti l’opportunità di cambiare idea. D’altronde lo diceva anche Einstein:

«Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido».

Purtroppo, nel mondo reale c’è chi ancora ignora questo concetto di semplice buon senso e umanità. Mi stupisco sempre di fronte ai commenti di certi consulenti, nei quali gli imprenditori – loro clienti – vengono trattati da sprovveduti. Mi riferisco a frasi come quelle che puoi leggere di...