Introduzione
1. Il termine «scarificazione» indica, in medicina, l’incisione superficiale della pelle a scopo diagnostico o terapeutico; ha però anche il significato di incisione della pelle secondo un disegno, per provocare la formazione di cicatrici, praticata da popoli dell’Oceania e dell’Africa, e utilizzata anche nel mondo occidentale come variante del tatuaggio.
2. La percezione aptica è il processo di riconoscimento degli oggetti tramite il tatto.
3. L’homunculus somatosensoriale, descritto per la prima volta dai neurochirurghi Wilder Penfield e Edwin Boldrey tra gli anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso in un articolo sulla rivista «Brain», trovò una sua prima rappresentazione grafica nell’opera dell’artista H.P. Cantlie, alla quale fu chiesto di raffigurare in un disegno quanto scoperto, ovvero che era possibile rintracciare sulla corteccia cerebrale con una certa precisione le diverse parti del corpo che sovrintendevano alle funzioni motorie e di senso. L’immagine dell’homunculus riprodotta nella figura risale al 1950 ed è frutto della successiva rivisitazione del concetto a seguito della pubblicazione del libro di Wilder Penfield e Theodore Rasmussen The Cerebral Cortex of Man, New York, The MacMillan Company.
4. Andrea Serino e Patrick Haggard, Touch and the body, in «Neuroscience and Biobehavioral Reviews», 34, febbraio 2010, pp. 224-236 (doi: 10.1016/j.neubiorev.2009.04.004).
7. Aurelie Fontan, Fabien Cignetti, Bruno Nazarian, Jean-Luc Anton, Marianne Vaugoyeau e Christine Assaiante, How does the body representation system develop in the human brain?, in «Developmental Cognitive Neuroscience», 24, aprile 2017, pp. 118-128 (doi: 10.1016/j.dcn.2017.02.010).
8. Serino e Haggard, Touch and the body, cit.
9. Ashley Montagu, Il linguaggio della pelle, trad. it. Baiso (RE), Verdechiaro, 2012.
10. Il Dizionario di Medicina dell’Enciclopedia Treccani definisce il neuroectoderma come «il tessuto embrionale destinato a formare il sistema nervoso. Nei primi stadi dello sviluppo embrionale si forma la gastrula, una piccola coppa la cui parete è costituita da due strati, o foglietti (ectoderma ed endoderma) … Le cellule dell’ectoderma (lo strato più esterno) si organizzano in zone distinte: la parte centrodorsale diventa il neuroectoderma … da cui si forma la placca neurale; dalle altre cellule ectodermiche si formano gli epiteli di rivestimento», come la pelle appunto.
11. Matthew J. Hertenstein, Dacher Keltner, Betsy App, Brittany A. Bulleit e Ariane R. Jaskolka, Touch communicates distinct emotions, in «Emotion», 6 (3), agosto 2006, pp. 528-533 (doi: 10.1037/1528-3542.6.3.528).
12. La pratica di porre il neonato sul seno della madre subito dopo il parto è ormai largamente diffusa. I risultati di questo contatto intimo sono positivi non solo per il bebè, ma anche per la mamma. Il neonato, infatti, si abitua in modo più graduale alla vita fuori dall’utero materno e viene a contatto con i batteri-amici presenti sul corpo materno e, di conseguenza, sviluppa le sue prime difese immunitarie. Il contatto pelle a pelle aiuta anche la madre ad avvicinarsi in modo dolce e graduale all’allattamento al seno e a sviluppare un rapporto affettivo più equilibrato. Tra i primi studi e le prime ricerche al riguardo, si vedano Gene C. Anderson, Elizabeth R. Moore, Joseph Hepworth e Nils Bergman, Early skin-to-skin contact for mothers and their healthy newborn infants, in «Cochrane Database Systematic Review», 2, 2003, e poi, tra gli altri, Geeta Gathwala, Bir Singh e Jagjit Singh, Effect of Kangaroo Mother Care on physical growth, breastfeeding and its acceptability, in «Tropical Doctor», 40 (4), 2010, pp. 199-202, un’analisi degli effetti su 110 bambini in termini di crescita fisica, avvicinamento e mantenimento dell’allattamento al seno, e il recente studio sugli effetti positivi anche per i padri del contatto pelle a pelle con i piccoli in Xiaoli Huang, Liling Chen e Li Zhang, Effects of paternal skin-to-skin contact in newborns and fathers after cesarean delivery, in «Journal of Perinatal & Neonatal Nursing», 33 (1), 2019, pp. 68-73.
13. Questa classificazione dei diversi tipi di tocco è presa da Ashley Montagu, Il linguaggio della pelle, cit.
14. James A. Coan, Hillary S. Schaefer e Richard J. Davidson, Lending a hand: social regulation of the neural response to threat, in «Psychological Science», 17 (12), 2006, pp. 1032-1039 (doi: 10.1111/j.1467-9280.2006.01832.x).
15. Tiffany Field, Maria Hernandez-Reif, Miguel Diego, Saul Schanberg e Cynthia Kuhn, Cortisol decreases and serotonin and dopamine increase following massage therapy, in «International Journal of Neuroscience», 115 (10), 2005, pp. 1397-1413 (doi: 10.1080/00207450590956459).
16. Mark H. Rapaport, Pamela Schettler e Catherine Bresee, A preliminary study of the effects of repeated massage on hypothalamic-pituitary-adrenal and immune function in healthy individuals: A study of mechanisms of action and dosage, in «The Journal of Alternative and Complementary Medicine», 18 (8), 2012, pp. 789-797 (doi: 10.1089/acm.2011.0071).
17. Hertenstein, Keltner, App, Bulleit e Jaskolka, Touch communicates distinct emotions, cit.
18. Barbara Schuster, Stefanie Ziehfreund, Heinz Albrecht, Christoph D. Spinner, Tilo Biedermann, Corinna Peifer, Alexander Zink, Happiness in dermatology: a holistic evaluation of the mental burden of skin diseases, in «Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology», 34 (6), 2020, pp. 1331-1339 (doi: 10.1111/jdv.16146).
19. L’herpes è causato dal virus Herpes simplex (HSV) e si manifesta con piaghe e vesciche per lo più nelle aree delle labbra e della bocca o dei genitali. Una volta contratto, il virus resta presente nel corpo della persona e può manifestarsi a fronte di un abbassamento delle difese immunitarie. Non esiste ancora una cura definitiva per l’HSV, ma i trattamenti antivirali possono contribuire a contrastarne e a ridurne gli effetti.
20. La dermatologia è la branca della medicina che si occupa della pelle e dei suoi annessi, come le ghiandole sudoripare, i capelli, le unghie e i peli. Le alterazioni della pelle furono studiate già dagli Assiri e Babilonesi, ma fu il medico greco Ippocrate (460-370 a.C.) a porre le basi della dermatologia, descrivendo molte malattie della pelle e coniando termini che sono usati tuttora. Oggi il dermatologo è un medico laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Dermatologia e Venereologia, che opera nella diagnosi e nel trattamento di malattie e tumori della pelle e dei suoi annessi. La sua formazione prevede una solida preparazione multidisciplinare, poiché molte manifestazioni cutanee sono patologie sistemiche.
I. Star bene nella propria pelle
1. La dermatite atopica è legata ad anomalie della barriera cutane...