I sonetti
1. I sonetti (145) hanno origine dal nucleo di Quaranta sonetti romaneschi del 1895, editi con Voghera e selezionati da quelli pubblicati sui quotidiani. È stata la prima opera di Trilussa. Nel 1898 ha pubblicato Altri sonetti, premessi dalla lettera di Isacco di Davide Spizzichino strozzino, una missiva falsa a opera del poeta stesso e in questa occasione è nata l’idea della suddivisione in sezioni. A questo è seguito Caffè concerto nel 1901, contenente buona parte dei sonetti precedenti. Si sono poi avute le edizioni di Sonetti romaneschi nel 1906 e Sonetti nel 1909. Poi c’è stata la stampa con Mondadori dei Sonetti nel 1922. Tra le revisioni è stata sostanziale quella del 1941 con Rosa Tomei per l’Edizione popolare, poi c’è stata l’edizione dei singoli volumi del 1946-1948 per Tutte le opere e quindi l’inserimento nella raccolta complessiva Le poesie. Oggi il testo si compone delle sezioni: Robba vecchia, Baracche e baracconi, La consegna der portierato, Dialetto borghese, Caffè concerto, Vari. La raccolta accoglie componimenti prevalentemente degli anni 1894-1909, ma ci sono anche sonetti più tardi. Riguardo alla metrica del sonetto trilussiano, qui come in Ommini e bestie e in Libro n. 9, si ha prevalenza di schemi ABBA, ABBA, CDC, EDE e ABBA, BAAB, CDC, EDE. Sono rari quelli con schema ABAB, BABA, CDC, EDE e rarissimi quelli con altro schema.
2. E. Greggi, Trilussa si è dato alla pittura, in «Il Quotidiano», 11 maggio 1948.
Er Ventriloco (I sonetti, 1)
1909, Sonetti Romaneschi. Er ventriloco dà inizio alla “rappresentazione” dei Sonetti. Questo uomo-macchina, o maschera del pensiero di un uomo, è capace di trasformare in parola la voce del ventre, cioè le proteste degli altri che brontolano per le condizioni disagiate, e parla differentemente in mezzo a tanti che aprono la bocca invano. Potrebbe essere un mascheramento da spettacolo che si riferisce all’autore. Anche Trilussa parla profondamente con i suoi versi, ma apparentemente possono far sorridere: occorre un’attenta lettura!
Metro: sonetto con schema ABBA, ABBA, CDC, EDE.
La tintura (I sonetti, 2)
14 gennaio 1894, «Il Don Chisciotte», firmato con lo pseudonimo Marco Pepe. È stato pubblicato in Quaranta sonetti romaneschi del 1895.
Metro: sonetto con schema ABBA, BAAB, CDC, EDE.
La serva ar telefono (I sonetti, 6)
1895, Quaranta sonetti romaneschi. Il sonetto del dialogo con un interlocutore omesso, tipico anche di Belli, viene rinnovato grazie alla tecnologia moderna del telefono che esaspera, ma rende verosimili, le mancanze e i sottintesi. Se ne ricorderà la grande Franca Valeri nei panni della Sora Cecioni.
Metro: sonetto con schema ABBA, ABBA, CDC, EDE.
Le corrispondenze amorose (I sonetti, 7)
17 ottobre1895, «Il Don Chisciotte».
Metro: sonetto con schema ABBA, ABBA, CDC, EDE. La Rima E è sdrucciola.
L’istinto (I sonetti, 11)
24 novembre 1894, «Il Don Chisciotte».
Metro: sonetto con schema ABBA, ABBA, CDC, EDE.
L’indovina de le carte (I sonetti, 13)
11 marzo 1888, «Rugantino». Il sonetto è stato molto rivisto ed è un esempio del lavoro continuo del poeta ed è un bell’esempio di come Trilussa si sia modificato di continuo nel riprodurre la corrispondenza fonetica del romanesco.
Metro: sonetto con schema ABAB, BABA, CDC, EDE. Esempio di maestria di Trilussa nel comporre una variazione vocalica completa, di bell’effetto, grazie alle cinque sillabe in rima (da a ad e) tutte tronche.
Er reggistratore de cassa (I sonetti, 17)
1909, Sonetti romaneschi.
Metro: sonetto con schema ABBA, BAAB, CDC, EDE.
Per le scale (I sonetti, 20)
30 agosto 1891, «Don Chisciotte de la Mancia».
Metro: sonetto con schema ABAB, BABA, CDC, EDE.
Le canzonette de San Giovanni (I sonetti, 25)
25 giugno 1893, «Il Messaggero». Trilussa riversa una satira irridente verso le canzonette romanesche per rompere con un certo tipo di tradizione. Naturalmente, dopo la pubblicazione sul quotidiano del sonetto, ci sono state le più diverse reazioni. Le canzonette per il concorso della festa di San Giovanni, il 23 e 24 giugno, venivano considerate tradizionalissime, ma erano anche scontate, poco raffinate e sdolcinate in maniera eccessiva. Ogni riferimento è tanto espressamente realistico quanto considerato nell’accezione deteriore.
Metro: sonetto con schema ABBA, ABBA, CDC, EDE.
Er macchiavello de certe… (I sonetti, 26)
1898, Altri Sonetti.
Metro: sonetto con schema ABBA, ABBA, CDC, EDE.
Er ministro novo (I sonetti, 31)
14 gennaio 1906, «Il Messaggero».
Metro: sonetto con schema ABBA, BAAB, CDC, EDE.
Questioni de razze (I sonetti, 32)
1901, Caffè concerto. È il primo dei componimenti che Trilussa scriverà negli anni sul problema della razza. In effetti il rapporto tra giudei (giudii) e cristiani a Roma è stato sempre problematico, sin dal tempo dell’Impero romano, poi nel Medioevo per arrivare alla bolla di Paolo IV (1555), che ha assegnato agli ebrei la zona nei pressi di Trastevere, un ghetto. Nel tempo ci sono stati tanti episodi di intolleranza. Qui il poeta parte da questioni generali sull’uguaglianza per poi evidenziare la necessità sociale degli ebrei per finire con una satira su tutti, ebrei e cristiani.
Metro: sonetto con schema ABBA, BAAB, CDC, EDE.
La regazza de Toto (I sonetti, 33)
1901, Caffè concerto.
Metro: sonetto con schema ABBA, BAAB, CDC, EDE.
L’arte di prender moglie (I sonetti, 35)
1895, Quaranta sonetti romaneschi. Fino all’edizione de Le poesie, il sonetto aveva il sottotitolo Libro del senatore Paolo Mantegazza. Nell’elogio dell’arte di non prender moglie, con la gustosissima descrizione del matrimonio, Trilussa si è riferito a Paolo Mantegazza (1831-1910), un notissimo fisiologo, patologo, igienista, neurologo, antropologo. Il poeta sostiene bonariamente che i suoi libri siano inutili se Adamo ed Eva si sono sposati senza il necessario sapere e che piuttosto occorrerebbe far sapere come si lascia una moglie. Mantegazza è stato uno dei primi divulgatori delle teorie darwiniane in Italia. È stato considerato uno dei precursori della fantascienza italiana ed è stato eletto senatore del Regno d’Italia dal 16 novembre 1876.
Metro: sonetto con schema ABBA, BAAB, CDC, EDE.
Er pignoramento (I sonetti, 38)
1901, Caffè concerto.
Metro: sonetto con schema ABBA, BAAB, CDC, EDE. La rima E è sdrucciola.
Giordano Bruno (I sonetti, 41)
1917, …a tozzi e bocconi. Giordano Bruno (1548-1600), nato a Nola e allontanatosi dall’ordine domenicano e dalla Chiesa per dedicarsi allo studio filosofico e letterario, fu incarcerato a Venezia nel 1591 con l’accusa di eresia e poi consegnato all’Inquisizione che lo condannò al rogo. L’esecuzione pubblica fu eseguita in Campo dei Fiori, a Roma, il 17 febbraio 1600, dove dal 1889 c’è il monumento in bronzo che lo raffigura a opera di Ettore Ferrari. Nel sonetto Giordano Bruno incarna il vero simbolo del libbero pensiero, ostentato, all’epoca del poeta, troppo spesso senza un vero criterio. Anche il papa moderno, rispetto a quello dei tempi del personaggio storico, è meno vigoroso, perché non ha più armi politiche e deve accordarsi con il governo.
Metro: sonetto con schema ABBA, ABBA, CDC, EDE.
A Lina (I sonetti, 50)
27 gennaio 1895, «Il Don Chisciotte». Precedentemente il sonetto si chiamava A Nina, titolo poi usato per un altro componimento. Formava il dittico Dispiaceri amorosi con il sonetto seguente. Nel dittico pubblicato in Caffè concerto aveva il sottotitolo È un omo.
Metro: sonetto con schema ABBA, BAAB, CDC, EDE.
Dispiaceri amorosi (I sonetti, 51)
27 gennaio 1895, «Il Don Chisciotte». Il sonetto ha mantenuto il titolo del dittico di cui faceva parte con il precedente. In Caffè concerto aveva il sottotitolo È una donna.
Metro: sonetto con schema ABBA, BAAB, CDC, EDE.
Il coccodrillo vivente (I sonetti, 58)
25 gennaio 1894, «Il Don Chisciotte». Il sonetto ironizza sulla ridicolaggine di chi non parla né italiano né dialetto, ma commette errori grossolani. Ha una comicità linguistica giocata su più livelli, persino sullo schema metrico. È una delle poesie più note di Trilussa, tanto che a un anno dalla sua morte, quando fu ricordato in una celebrazione al giardino zoologico, Anna Magnani recitò proprio questo sonetto. Fa parte della sezione Baracche e baracconi, che originariamente era A Piazza Gujermo Pepe. Il cambio di denominazione topogra...