Maestri erranti
Il rinnovamento della cultura ebraica dopo la Shoah
Marcello Massenzio
- 168 pages
- Italian
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Maestri erranti
Il rinnovamento della cultura ebraica dopo la Shoah
Marcello Massenzio
About This Book
Il filo che collega grandi protagonisti della cultura del Novecento come Mordechai Chouchani, Marc Chagall, Elie Wiesel, Emmanuel LĂ©vinas nel rinnovamento della cultura ebraica dopo la tragedia della Shoah, e che ebbe come teatro Parigi, assurta, dopo la Liberazione, al rango di «nuova Gerusalemme». Questo libro ha come sfondo la cittĂ di Parigi dopo la Liberazione, eletta al rango di «nuova Gerusalemme» in quanto centro d'irradiazione della cultura ebraica dopo la catastrofe della Shoah. Una cultura rinnovata nel segno di una rafforzata integrazione nel cuore della civiltĂ europea e di una partecipe attenzione al mondo contemporaneo. In questo contesto si staglia la figura misteriosa e affascinante di Mordechai Chouchani, un personaggio reale, circonfuso, al contempo, di un'aura mitica. Maestro venerato di Emmanuel LĂ©vinas e di Elie Wiesel, Chouchani avvolse la sua esistenza nel piĂș fitto dei misteri: i soli dati inconfutabili al suo riguardo sono la prodigiosa conoscenza delle Scritture e il suo indefesso peregrinare per il mondo al fine di porre il proprio sapere al servizio di chi avesse smarrito il senso dell'esistere. Wiesel, passato attraverso l'esperienza di Auschwitz, potĂ© scorgere in lui la reincarnazione dell'Ebreo errante, divenuto maestro errante nel solco di un'antica, nobile tradizione. Come tale, egli si consacrĂČ alla missione di riaccendere la fiducia nella Torah, nella vita e nel futuro negli animi devastati dei sopravvissuti ai campi di sterminio. Marc Chagall ebbe il merito d'infondere nuova linfa vitale in tale archetipo, trasformato nel suo alter-ego e nel salvatore della cultura ebraica dalla furia distruttrice del nazismo in vista di una sua possibile resurrezione. Un filo sottile ma tenace lega il pittore di Vitebsk a LĂ©vinas, nei testi del quale prende forma una penetrante «filosofia dell'erranza», ricca di stimoli preziosi ai fini di un inquadramento critico dei problemi del nostro presente.