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Ingegneria per la gestione della produzione
Vari Ingegneri
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Ingegneria per la gestione della produzione
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Inhaltsverzeichnis
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Il volume raccoglie in veste autonoma i temi di ingegneria gestionale dedicati alla gestione della produzione, pubblicati nell'85a edizione del Nuovo Colombo, Manuale dell'ingegnere. Questo Quaderno si propone di fornire una pratica e sintetica guida alle tipiche metodologie di gestione delle fasi produttive riscontrabili nelle aziende. L'impostazione manualistica dei contenuti offre una concreta base formativa sugli aspetti fondamentali della disciplina. La chiara esposizione degli argomenti è accompagnata da numerosi schemi, diagrammi e tabelle.
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Information
Thema
CommerceThema
Gestion industrielle1 Sistemi di produzione
A. Brandolese, A. Sianesi
Indice
1Il ruolo della produzione nell'azienda industriale
2L'evoluzione dei sistemi tecnico-produttivi
2.1L'evoluzione tecnologica e informatica
2.2L'evoluzione relativa all'assetto complessivo del sistema produttivo
2.2.1Concezione progettuale dei sistemi basati su automazione fless.
2.2.2Esternalizzazione o internalizzazione di una parte delle lavorazioni
2.3L'evoluzione nei sistemi gestionali
3Classificazione dei prodotti e dei sistemi produttivi
3.1Tipologie di prodotti
3.2Tipologie dei sistemi produttivi
3.2.1Profili esogeni
3.2.2Le differenti soluzioni impiantistiche per fabbricazione e assembl.
3.2.3Classificazione in base all'organizzazione del lavoro
3.2.4Classificazione in base al layout
4Misure di prestazione dei sistemi produttivi
4.1Misura della potenzialitĂ produttiva
4.1.1La potenzialitĂ di una macchina o impianto
4.1.2La potenzialitĂ di reparti complessi
4.1.3La potenzialitĂ produttiva e l'automazione flessibile
4.1.4Conclusioni
4.2Misura della flessibilitĂ produttiva
4.2.1La versatilitĂ di macchinari e impianti
4.2.2La versatilitĂ del sistema produttivo nel suo complesso
4.3 Misura dei Lead Times
5Scelte strategiche e progettazione del sistema produttivo
5.1Dimensionamento della capacitĂ produttiva globale
5.2Frazionamento e ubicazione della capacitĂ produttiva
5.3Grado di integrazione integrale
5.4Layout, automazione, scelte di processo
5.5Tipo di manodopera
5.6Dimensionamento e ubicazione di magazzini e depositi
5.7Procedure di programmazione e controllo della produzione (S.I.P.)
5.8Procedure di controllo economico e di gestione della qualitĂ
5.9Procedure di gestione della manutenzione
6Bibliografia
1Il ruolo della produzione nellâazienda industriale
Il termine produzione va inteso come sinonimo di operations, cioè nellâaccezione degli studiosi di management aziendale, che è di solito piĂš ampia di quanto usualmente, almeno nelle aziende medio-grandi, rientra nelle responsabilitĂ e nelle competenze della funzione produzione. PiĂš che trattarsi di un insieme di tecniche e metodologie, la produzione consiste principalmente nei problemi che lâimpresa industriale deve affrontare nelle fasi di industrializzazione, produzione e distribuzione fisica, cioè in tutte quelle attivitĂ che, partendo da progetti e prototipi, materie prime e componenti, permettono di ottenere flussi di prodotti vendibili, cioè disponibili in quantitĂ prefissate a scadenze prefissate e con determinati livelli qualitativi e di costo. Lâanalisi verrĂ quindi estesa ai problemi che rientrano nelle aree di responsabilitĂ di numerose âfunzioni tecnicheâ, e precisamente (al di lĂ delle singole terminologie aziendali, quasi mai coincidenti): produzione, processi e metodi (Ingegneria di produzione), gestione materiali, approvvigionamenti, logistica, qualitĂ .
Per comprendere il ruolo che le funzioni tecnico-produttive sono chiamate a svolgere nelle aziende industriali, occorre partire dalla rapidissima evoluzione di alcune importanti componenti del contesto competitivo di tali aziende.
Cinque sono gli aspetti su cui piĂš direttamente le funzioni tecnico-produttive contribuiscono alla competitivitĂ dellâazienda, ovvero cinque sono le dimensioni fondamentali su cui misurare le prestazioni dei sistemi produttivi:
1)costo di produzione;
2)qualitĂ dei prodotti;
3)servizio logistico;
4)ampiezza e diversificazione della gamma;
5)time to market.
Mentre il costo di produzione è una componente ovvia della competitivitĂ (in una visione tradizionale, il mantenere il livello dei costi di produzione al di sotto del livello dei concorrenti era considerato il principale se non lâunico compito delle funzioni tecnico-produttive), le altre componenti richiedono qualche precisazione.
La qualità è â secondo la Normativa europea UNI ISO 8402 â âlâinsieme delle proprietĂ e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacitĂ di soddisfare esigenze espresse o implicite ecc. Tali esigenze possono comprendere aspetti quali la facilitĂ di utilizzo e di manutenzione, la sicurezza, la disponibilitĂ , lâaffidabilitĂ , e anche aspetti di tipo economico ed ecologico. In molti casi le esigenze possono modificarsi nel tempo: ciò implica revisioni periodiche delle prescrizioni.â
In una definizione cosĂŹ ampia, che sollecita il contributo di tutte le funzioni aziendali, le funzioni tecnico-produttive intervengono in due momenti fondamentali:
I.nella trasformazione delle specifiche funzionali del prodotto (cioè le âesigenzeâ o âvalenzeâ, definite dal marketing, o direttamente dal cliente per produzioni su âspecificaâ) in disegni, tolleranze, specifiche tecniche di materiali e componenti, in una parola nel âprogettoâ del prodotto: questa trasformazione è principalmente compito della progettazione (chiamata spesso Ufficio tecnico);
II.nellâottenimento di prodotti conformi alle specifiche di progetto: prima della produzione vera e propria, occorre sviluppare il processo di industrializzazione, ovvero lâadattamento dei macchinari e impianti al nuovo prodotto (per esempio, realizzazione di stampi e attrezzature specifiche), la stesura dei cicli di lavorazione, la messa a punto delle apparecchiature e procedure di collaudo, ecc.
La conformità (o rispetto di una specifica) implica il concetto di tolleranza attorno al valore numerico di progetto. Mentre per i prodotti realizzati in pochi esemplari (turbine, apparati per centrali telefoniche, ecc.) quanto detto esprime adeguatamente il concetto di conformità , per i prodotti di serie (pellicole fotografiche, lampadine, ecc.) occorre definire ulteriormente la cosiddetta percentuale di accettabilità : cosÏ per esempio si dirà che una partita di lampadine è conforme rispetto alla durata, se, poniamo, almeno il 99,5% (percentuale di accettabilità prestabilita) ha una durata che rientra nella tolleranza stabilita (poniamo 20 ore) attorno alla durata di progetto (poniamo 1500 ore).
Il servizio logistico va considerato in modo differente a seconda che lâimpresa produca su commessa o su previsione.
Rimandando al Paragrafo 3 per maggiori dettagli, unâimpresa produce su commessa cliente se la produzione (o almeno le fasi finali di essa) si svolge dopo il manifestarsi dellâordine da parte del cliente. Per questa modalitĂ produttiva, due dimensioni fondamentali del servizio logistico sono la fissazione di un termine di consegna contenuto e il rispetto di tale termine di consegna.
Nelle imprese operanti su previsione la produzione si svolge di norma prima del manifestarsi degli ordini, posto che le aspettative della clientela sono per una consegna âimmediataâ o comunque non compatibile con i tempi di risposta (lead time â LT) produttivi e/o distributivi. Per queste imprese, due dimensioni fondamentali del servizio logistico sono la percentuale di ordini evasa da stock (cioè âimmediatamenteâ), e lo LT medio di evasione degli ordini non evasi immediatamente. Nel caso â non frequente â in cui il produttore ha direttamente come cliente il consumatore finale, la seconda dimensione può non essere significativa se, piuttosto che attendere una consegna differita, il cliente si orienta su articoli concorrenti o succedanei.
Per entrambe le tipologie dâazienda assume sempre maggiore rilevanza la disponibilitĂ a consegnare al cliente lotti di entitĂ limitata di una singola varietĂ di prodotto, nellâambito di una gamma di ampiezza crescente: nella maggior parte dei settori industriali, infatti, la diversificazione dei prodotti finiti è ormai ritenuta un fattore critico di successo; si assiste pertanto alla proliferazione di varianti che, partendo dalla stessa struttura di prodotto, differiscono per un limitato numero di particolari.
Il time to market, infine, inteso come il tempo che intercorre tra lâinizio della progettazione di un nuovo prodotto (o gamma) e lâistante in cui può iniziare la commercializzazione (tempo che quindi comprende come elemento preponderante lâintero processo di industrializzazione), rappresenta un elemento critico di competitivitĂ in un contesto in cui la normativa (sulla sicurezza, sul rispetto dellâambiente, ecc.) evolve con rapiditĂ , in cui il progresso sui nuovi materiali e sulla nuova componentistica è tumultuoso, in cui la turbolenza dei mercati rende sempre piĂš difficili le previsioni di lungo termine.
Delle cinque predette componenti della competitivitĂ , quelle su cui maggiormente si sta manifestando la pressione competitiva sono la qualitĂ dei prodotti e il servizio logistico. Ovvero, il tasso di miglioramento dei livelli di prestazione e della conformitĂ dei prodotti e il tasso di miglioramento delle prestazioni logistiche che â a fronte di una aumentata diversificazione della gamma â occorre che le aziende mantengano per conservare (e se possibile aumentare) la loro competitivitĂ sono molto maggiori di quanto, per esempio, viene richiesto sul fronte del tasso di riduzione dei costi di produzione. BasterĂ citare il caso dei fornitori di componentistica dellâindustria automobilistica, che, con la diffusione delle politiche di rifornimento Just-In-Time (JIT), in pochi anni hanno dovuto ridurre i loro termini di consegna da tempi dellâordine del mese a tempi dellâordine dei giorni, cioè secondo un rapporto 1/5-1/10 o piĂš: nulla di paragonabile è avvenuto sul fronte dei costi unitari, dove le riduzioni richieste sono espresse in percentuale (10-20% o valori similari).
Lâesigenza di contenere il costo di produzione è del resto sempre stata ben nota ai Responsabili di produzione, e, a fronte di questa esigenza, sono state messe a punto tecniche e strumenti sofisticati per il controllo e la riduzione dei costi di produzione (studio dei tempi e dei metodi di lavorazione, contabilitĂ industriale e analitica, ecc.): il management delle aziende industriali è quindi preparato nei confronti delle esigenze di contenimento e riduzione dei costi di produzione. Per contro, lâenfasi sul miglioramento delle prestazioni di qualitĂ e servizio logistico è molto piĂš recente (per semplicitĂ , si è sviluppata in concomitanza con lâemergere della concorrenza âgiapponeseâ) e, a fronte di richieste molto spinte sui tassi di miglioramento delle prestazioni, il management dispone di concetti, tecniche e metodologie piĂš complesse da comprendere e da utilizzare, messe a punto piĂš recentemente e quindi meno consolidate e meno diffuse.
PoichĂŠ dâaltra parte è sempre piĂš chiaro che nel lungo periodo la competitivitĂ dipende quasi esclusivamente da elementi ârealiâ quali appunto costo e livello qualitativo dei prodotti offerti, termini di consegna ridotti e affidabili, ecc., è importante capire quali siano le armi (concetti e metodologie) di cui le aziende industriali dispongono per vincere la sfida competitiva.
2Lâevoluzione dei sistemi tecnico-produttivi
A fronte dellâevoluzione dello scenario esterno tratteggiato in precedenza, si è sviluppata parallelamente una fortissima evoluzione nelle modalitĂ produttive, che ha coinvolto sia la progettazione del sistema tecnico-produttivo sia la sua gestione. Lâevoluzione in corso nei sistemi produttivi manifatturieri presenta almeno tre caratteri fondamentali.
2.1Lâevoluzione tecnologica e informatica
Lâevoluzione di natura prevalentemente tecnologica e informatica a livello fabbrica, la piĂš nota, è caratterizzata da una molteplicitĂ di elementi, di natura apparentemente assai diversa. Da un lato, macchine operatrici e mezzi di lavorazione basati su tecnologie derivate da nuovi principi fisico-chimici (laser, elettroerosione, water-jet, incollaggi, ecc.). Dallâaltro, macchinari sempre piĂš precisi e veloci anche se basati su tecnologie tradizionali: le successive generazioni di macchin...