NOVITÀ E TENDENZE DELL’APP INSTAGRAM
L’app di condivisione di immagini e video per antonomasia, Instagram, si è molto evoluta negli ultimi anni, in particolar modo dopo l’acquisizione da parte di Facebook, che ha apportato grandi novità: 1) aggiungendo maggiori servizi per gli utenti e le aziende che investono denaro; 2) inserendo un tool di analisi dei dati interno, la possibilità di creare campagne pubblicitarie, nuovi formati; 3) manipolando l’interfaccia molto spesso per ottimizzare l’user experience.
Quello su cui forse Facebook lavora sempre in maniera costante (anche troppo) è l’algoritmo con cui vengono visualizzate o “nascoste” le immagini nello stream, che ha subìto così tante modifiche da diventare assolutamente “imprevedibile” e non analizzabile. Risulta infatti complicatissimo raggirarlo o trovare un modo per essere più visibili nei feed degli utenti che ti seguono evitando le sponsorizzazioni a pagamento.
Oltre alla “forma” e ai contenuti si è modificata e allargata enormemente anche la comunità: sono cresciuti gli Instagramer, quindi gli utenti che ne fanno parte e che hanno contribuito in maniera positiva (e negativa) a rendere Instagram ciò che è oggi, come ci ricorda e spiega anche il professor Giovanni Boccia Artieri nella Prefazione di questo libro.
La mia visione, e quello che spiego in tutto il testo, deriva da tante scelte aziendali e di marketing prese da Facebook in passato e nel presente, ma anche da tanti trend che si sono sviluppati e alimentati fino a crescere moltissimo e a segnare una “strada”, un mood, enfatizzando un concetto, ma anche uno stile di vita per alcuni.
Trend visivi, mode e tendenze, anche sociali, sono divenuti così forti da cambiare persino la vita (almeno quella digitale e online) di molti Instagramer. Nei prossimi capitoli ti parlerò con un linguaggio semplice di queste interessanti tematiche sociali e di emulazione. Adesso affronto le più importanti novità e gli aggiornamenti dell’app dal punto di vista di servizi e funzioni aggiunti da Facebook nel tempo, che hanno reso questo social network una piattaforma sempre più evoluta e che permette oggi di fare business e comunicazione a brand e personaggi: l’introduzione dei video e degli album fotografici, le Instagram Stories, le possibilità di advertising, il branded content tool, i video in diretta.
Contenuti video su Instagram
Una assoluta novità e grande innovazione di Instagram è stata l’introduzione dei video della durata massima di 60 secondi, avvenuta già nel 2014. I video sono un trend nei social media, e si collocano sicuramente tra i contenuti che, in generale, visualizziamo di più online e che ingaggiamo maggiormente. Secondo un sondaggio e alcuni dati rilasciati da Ninja Marketing, l’85% degli utenti che ha inserito i video Instagram nella strategia di social media marketing li ha reputati uno strumento efficace1. Guardiamo per esempio la campagna di Inspired by Iceland (fine 2017), ente turismo islandese fra i più innovativi e creativi, tutta incentrata su video Instagram molto curati e divertenti che lanciano un contest online per vincere un viaggio (Figura 1.1).
Figura 1.1 – Campagna social dell’ente turismo islandese, molto incentrata su video virali social Instagram anche in lingua originale.
Album fotografici
Una cosa che Instagram non aveva è la possibilità di creare album o raccontare un viaggio, una giornata, un evento in un solo post. Io ne ho sempre sentito la mancanza e per un po’ di tempo Steller, l’app con cui creare PDF sfogliabili con foto, video e testo, aveva colmato questo vuoto. È ora possibile anche su Instagram inserire più immagini e più video in un singolo post.
Instagram Stories e i live
Le Instagram Stories (Figura 1.2) sono sicuramente una grandissima novità nel panorama Instagram. Nessuno si aspettava questa nuova funzionalità, che è arrivata invece subito dopo che Snapchat ha ingenuamente rifiutato la generosa proposta di acquisizione da parte del magnate delle emozioni (Facebook) di 3 miliardi di dollari e quella di Google di 4 miliardi di dollari.
Solo pochi giorni dopo il No di Evan Siegel, nel 2016 il più giovane miliardario al mondo, Facebook lancia le Stories su Instagram.
Da subito un grande successo, che segna in pochi mesi la disfatta di Snapchat.
I numeri ci confermano che istantaneità, velocità e video sono attuali più che mai. Forbes, analizzando i trend social media 2017, ha detto: “Instagram is now testing their own live video option, and they won’t be the last platform to implement live streaming video. Social media is becoming fascinated with live, authentic content. Millennials love video content and are the most active video viewers of any age group in the U.S. in 2016 and they’re not likely to slow down in 2017”2.
A fine 2017, dopo meno di un anno, gli utenti attivi al giorno per le sole Instagram Stories sono 300 milioni, in continua crescita e interesse sia per i singoli sia per le aziende che iniziano a usare queste “storie” per fare advertising in maniera innovativa e coinvolgente3.
Oltretutto le Stories hanno finalmente favorito l’uso, prima meno in voga, dei direct message. L’unico modo per rispondere a una Stories è mandare un messaggio privato, un “direct” appunto.
Figura 1.2 – Instagram Stories.
I dati ci parlano di un 20% di persone che risponde alle Stories che vede, 1 su 5. Ad aprile 2017 sono 375 milioni gli utenti attivi di direct nel mondo, circa la metà del popolo di Instagram4.
“I live, le dirette Instagram, sono utili per raccontare qualcosa di importante che sta avvenendo davanti ai tuoi occhi, ma hanno molto meno seguito delle Stories.„
I live, le dirette Instagram, sono utili per raccontare qualcosa di importante che sta avvenendo davanti ai tuoi occhi, ma hanno molto meno seguito delle Stories. Consentono però una interazione diretta con gli utenti che possono chiederti informazioni o commentare.
Il live può essere salvato come video sul tuo smartphone e puoi inserirlo tra le Stories del giorno: sarà visibile tra queste.
Da fine 2017 è possibile salvare e creare degli highlight e un archivio delle proprie Stories.
Se hai alcune Stories particolarmente interessanti e che ti raccontano, puoi creare dei temi e salvarle sul tuo profilo, come highlight appunto: si tratta di una sorta di “album” di Stories in cui puoi raggruppare quelle più utili. Le troverai tra la tua bio e il tuo feed Instagram, proprio nel tuo profilo. La Figura 1.3 mostra come si visualizzano.
Figura 1.3 – Highlight Stories.
È interessante perché in questo modo anche i contenuti “volatili”, che ora vanno per la maggiore e hanno sempre più seguito e importanza pure per i brand, restano visibili per più di 24 ore, per il tempo desiderato. Diventano delle “raccolte” dei tuoi video che puoi catalogare e nominare e che servono anche a identificarti maggiormente agli occhi di chi arriva sul tuo profilo. L’archivio delle Stories invece è personale, come quello delle foto: l’accesso è riservato esclusivamente al profilo che lo crea.
Risultati del sondaggio: Instagram Stories
Come accennato all’inizio del libro, ho lanciato un sondaggio tra i più importanti Instagramer italiani: la mia analisi si basa sulle risposte ricevute da oltre 200 di loro.
Le domande poste sulle Stories riguardano l’uso che se ne fa e i contenuti che attirano di più l’attenzione.
Riguardo le Instagram Stories il sentiment generale è il seguente (Figura 1.4):
il 55% degli intervistati usa e ama le Stories;
il 26% le apprezza ma non le utilizza;
il 7% vede solo quelle altrui ma non ne crea di proprie.
Figura 1.4 – Apprezzamento delle Stories.
I contenuti che piacciono maggiormente sono i racconti di viaggio (49%). A seguire un 21% dice di preferire i video, mentre un 10% le fotografie, l’8% degli intervistati vuole vedere l’Instagrame...