CAPITOLO 1
Lâambiente di lavoro
LA NOSTRA SCELTA
Python Ăš un linguaggio open source di alto livello, multipiattaforma. CiĂČ significa che esula dallâhardware su cui il programma viene eseguito: in poche parole, lo stesso codice puĂČ girare su macOS, Windows o Linux. Il codice sorgente viene âinterpretatoâ e non âcompilatoâ (come nel caso di C, C++ o Visual Basic). Comprendere tale differenza Ăš importante per gestire opportunamente i tempi di processo: un linguaggio compilato ha bisogno di un âcompilatoreâ, che legge tutte le righe di codice, le traduce in linguaggio macchina e crea un file eseguibile, pronto per essere lanciato sulla macchina dove Ăš stato generato. Un linguaggio interpretato, invece, traduce ed esegue ogni singola istruzione del codice sorgente senza creare un file eseguibile. Di fatto lâinterprete deve tradurre in linguaggio macchina unâistruzione alla volta e, se Ăš vero che questo si declina in un rallentamento del processo, come detto, permette lâesecuzione dello stesso codice su diversi hardware.
Esistono diverse modalitĂ con cui possiamo iniziare a scrivere codice Python sul nostro computer. Quelle principali sono tre: da riga di comando o IDLE (lâequivalente del Terminale per macOS e Linux o su finestra MS DOS per Windows), su Jupyter Notebooks (la piĂč didattica, intuitiva e popolare delle modalitĂ ) e allâinterno di suite come Spyder di Anaconda o PyCharm di JetBrains (la soluzione ideale per codici complessi). In questo testo mostreremo come accedere a queste tre diverse modalitĂ , ma gli esempi che faremo sono concentrati su Jupyter Notebooks per motivi legati alla comprensione e alla modularitĂ del codice. Tutte le modalitĂ proposte sono attualmente gratuite (nel caso di PyCharm, potete scaricare la versione âCommunityâ).
Non essendo questo un manuale di programmazione, procederemo speditamente effettuando delle scelte nella direzione della praticitĂ e non della valutazione di tutte le casistiche possibili. Lasciamo al lettore qualsiasi approfondimento sul tema (fate riferimento alle note bibliografiche).
MODALITĂ IDLE
Questa Ăš senza dubbio la modalitĂ piĂč semplice, ma, essendo a riga di comando, Ăš anche quella meno adatta a eseguire script troppo articolati (ma puĂČ essere adatta per automatizzare dei processi ripetitivi). Durante i prossimi capitoli non utilizzeremo questa modalitĂ , tuttavia lâinstallazione di un interprete Python sulla vostra macchina (su macOS e Linux giĂ esiste di default!) Ăš propedeutica allâutilizzo con differenti modalitĂ .
In generale Ăš possibile utilizzare uno o piĂč interpreti Python, che possono essere scaricati e installati (Figura 1.1) direttamente dal portale ufficiale del linguaggio (www.python.org).
FIGURA 1.1 â La pagina ufficiale del linguaggio Python (www.python.org).
Una volta identificato il file di installazione corretto per il proprio sistema operativo (mentre scriviamo la versione piĂč recente dellâinterprete Python Ăš la 3.7.4), possiamo procedere alla sua installazione (Figura 1.2).
FIGURA 1.2 â Lâinstallazione dellâultima versione dellâinterprete Python.
Una volta terminato il processo di installazione, che tipicamente creerĂ una cartella denominata Python 3.x sotto il percorso di default (per esempio sotto Applicazioni), possiamo lanciare IDLE.app nel caso di macOS o Linux, oppure IDLE.exe nel caso del mondo Windows. Si aprirĂ una finestra, allâinterno della quale potremo scrivere direttamente il codice Python da eseguire.
Se scriviamo per esempio print("Hello World!")
, la macchina stamperĂ Hello World!
(nome associato per convenzione al primo programma scritto in qualsiasi linguaggio di programmazione), che di fatto Ăš il nostro primo codice Python (Figura 1.3).
FIGURA 1.3 â Script Python âHello Worldâ.
Se volessimo eseguire un codice costituito da piĂč di una riga, potremmo continuare a scrivere una seconda istruzione in sequenza, aggiungendo per esempio una seconda stampa: print("Hello again!")
(Figura 1.4).
FIGURA 1.4 â Script Python multipli in modalitĂ IDLE.
In alternativa Ăš possibile creare un file di testo in cui scrivere il codice Python desiderato (per esempio un file âtest.txtâ), che contenga la duplice istruzione:
print("Hello World!")
print("Hello again!")
A questo punto possiamo rinominare il file come âtest.pyâ (.py caratterizza lâestensione classica relativa a codici Python) e lanciare il modulo IDLE. Dalla barra dei menu possiamo selezionare
File Open e successivamente il file â
test.pyâ che abbiamo salvato precedentemente nella cartella desiderata. Una volta visualizzato tale file, possiamo eseguirlo tornando al menu e selezionando
Run Run Module. A questo punto, nella finestra della Shell comparirĂ lâoutput dellâintero script (
Figura 1.5).
FIGURA 1.5 â Esecuzione di un intero file .py in modalitĂ IDLE.
ANACONDA E ORIENTAMENTO SU JUPYTER NOTEBOOK
Il modo piĂč immediato per installare un ambiente di lavoro autosufficiente, con Jupyter Notebooks e le principali librerie, Ăš quello di scaricare la suite Anaconda. In questo modo, tra le molte funzionalitĂ , vi porterete a bordo anche un IDE (Integrated Development Environment) come Spyder, le librerie Pandas, Numpy, Matplotlib e altre dedicate al Machine Learning e allâIntelligenza Artificiale, come Scikit Learn e TensorFlow. Insomma, un modo compatto per installare un intero cruscotto multifunzionale.
Chi fosse giĂ un programmatore potrebbe preferire lâinstallazione delle sole funzionalitĂ desiderate, evitando la pletora di moduli caratteristici di una intera suite. Lasciamo ovviamente libertĂ a ognuno di procedere come meglio desidera, anche in base alle proprie capacitĂ .
Per procedere allâinstallazione di Anaconda Ăš sufficiente andare sul sito www.anaconda.com/distribution: la pagina proporrĂ in automatico la ...