Quando ci si innamora accadono cose con le quali, nella vita di tutti i giorni, non siamo abituati a confrontarci: i giudizi e le valutazioni passano in secondo piano, sfumano temporaneamente per lasciare posto alle sensazioni e al nuovo sentimento. La fantasia e lâimmaginazione hanno la meglio sugli aspetti razionali della nostra personalitĂ e ciò che ci hanno insegnato i nostri genitori, i clichĂŠ che ci siamo imposti di seguire vengono improvvisamente abbandonati.
Allâinizio di una storia il desiderio prende il sopravvento e la passione ci spinge a trovare le vie per renderci piĂš attraenti agli occhi dellâaltro. Ci si sente pieni di energia, padroni del mondo, perchĂŠ lâamore stesso è unâenergia, la piĂš potente di tutte, che ci porta ad abbattere le identificazioni con i nostri schemi, con i nostri ideali. Non cambiamo mai cosĂŹ tanto come quando siamo innamorati. E questo non avviene solo per compiacere lâaltro. Piuttosto, è una spinta naturale verso lâesplorazione di mondi diversi e di diverse parti di noi stessi.
Lâamore è sempre unâesperienza profondamente trasformativa che ci aiuta a partorire la nostra vera natura. Gli stimoli al mutamento che possiamo cogliere da una nuova relazione amorosa investono gli ambiti piĂš diversi: dalla vita professionale al modo di gestire il tempo libero, ogni aspetto della nostra esistenza acquisisce contorni nuovi.
Quando ci si innamora
Si cerca un partner per uscire dalla solitudine, dalla noia, per il desiderio di trasgredire o di rimettersi in gioco, a volte per vendetta verso un ex che non abbiamo ancora dimenticato. Ma le storie che partono cosĂŹ (e sono la maggioranza) hanno qualcosa di programmatico che rende poco autentica la relazione. Poi ci si abitua lentamente alla presenza e al corpo dellâaltro e si sta insieme per mesi, a volte per anni, almeno fino a quando regge il presupposto di partenza. Questi amori nascono da uno stimolo azione-reazione che dovrebbe esser tenuto presente: quando frequento qualcuno per raggiungere un particolare obiettivo o soddisfare unâesigenza devo stare attento che lâesigenza non diventi lâessenza di tutto il rapporto. Quando è cosĂŹ, câè il rischio di vivere la relazione dentro uno schema di aspettative che uccidono la naturalezza. E in queste condizioni, anche se in qualche modo la magia si crea, è destinata a svanire non appena lâaltro ci mostra un aspetto di sĂŠ diverso da quello che pensiamo ci serva. Oppure, nel peggiore dei casi, si trasforma in attaccamento, unâadesione sterile e vana a unâidea di rapporto che ci siamo costruiti nella nostra testa.
Diverso è invece quando lâamore nasce per caso. Jung parlava di coincidenze significative: sono circostanze fortuite, lontane da ogni prevedibilitĂ o legge di probabilitĂ , che preludono a sviluppi del tutto inaspettati. Il loro potere è davvero sorprendente, soprattutto in amore. Quando una coincidenza di questo tipo si affaccia, vuole richiamare la nostra attenzione su qualcosa di particolare, che magari avevamo trascurato sino ad allora. Ma per poterla cogliere bisogna ragionare come il saggio taoista che guarda tutti gli eventi a mente vuota, senza resistenze, senza giudizi. Solo cosĂŹ ci può svelare il suo senso.
Le coincidenze che segnano il destino
Marta e Angelo sono compagni di liceo. Tra loro câè una bella amicizia, dalla quale dopo qualche mese sboccia una storia. I due ragazzi si frequentano fino alla maturitĂ , poi le loro strade si dividono. Lui va negli Stati Uniti a studiare, lei resta a Roma. Dopo qualche mese di lontananza non riescono a mantenere il filo della relazione e cosĂŹ scelgono di comune accordo di separarsi. Passano sei anni e Marta prenota una vacanza a Creta. Decide di andarci da sola, perchĂŠ ha bisogno di riprendersi da una storia finita male e vuole riflettere. Quando arriva alla reception dellâalbergo, il concierge costernato la avvisa che la sua camera è giĂ stata occupata per errore: a causa di un malinteso la sua prenotazione era stata confusa con quella di qualcun altro. Il concierge chiama lâoccupante della stanza, per chiarire la cosa e trovare la soluzione.
Davanti agli occhi sorpresi di Marta si presenta Angelo, anche lui in vacanza da solo. I due iniziano a parlare, si raccontano gli ultimi sei anni.
Si riscoprono innamorati dopo tanto tempo. Il lieto fine? Ora Marta e Angelo sono sposati felicemente e progettano di trasferirsi proprio a Creta, dove apriranno una pizzeria.
Le aspettative sbagliate
CosĂŹ come è sbagliato cercare un partner con un progetto preciso in mente, altrettanto errato è cercarlo con unâidea precisa di come dovrebbe essere. Câè chi ha bisogno di protezione e quindi cercherĂ un partner affettuoso e tutto coccole. Qualcuno invece ama dedicarsi allâaltro e inevitabilmente si dirigerĂ verso persone bisognose di continue cure materne. E altri sognano il principe azzurro e rischiano fatalmente di innamorarsi di abili millantatori dalle riconosciute virtĂš teatrali.
Un partner per genitore. Cercare la mamma nella propria compagna è un atteggiamento inconscio tipico di molti uomini. Il rapporto in questi casi vira sulle componenti affettive, rischiando di lasciare in ombra lâerotismo. Inoltre, un rapporto di coppia cosĂŹ concepito è ad alto rischio di conflitto: se la donna non corrisponde allâideale materno in tutto e per tutto, lâuomo si sente affettivamente trascurato e abbandonato a se stesso.
Il medesimo discorso vale per le donne che chiedono al partner una protezione tipicamente paterna. Câè la possibilitĂ che lâuomo, investito di questo ruolo, tenda a imporre la propria posizione, appoggiandosi al vecchio ricatto affettivo: ÂŤLo sai che è per il tuo beneÂť. CosĂŹ, può produrre nella compagna un senso di inadeguatezza e fastidio.
Nel compagno si cerca una guida. PiĂš tipicamente femminile, questo approccio alla vita di coppia può essere rovinoso per il rapporto. Cercando una guida, spirituale o intellettuale, nel proprio compagno, si finisce inevitabilmente per proiettargli addosso tutte le proprie insicurezze. Ă comodo, perchĂŠ non si è costrette a decidere e a pensare con la propria testa. CosĂŹ però câè il rischio, neanche troppo lontano, di dimenticare la propria personalitĂ e il proprio talento.
Prima o poi, il desiderio di camminare sulle proprie gambe si fa strada, creando disorientamento nel partner e portandoci a vivere la storia con un misto di insoddisfazione e frustrazione.
Lâattesa del principe azzurro. Lâuomo perfetto non esiste. E per fortuna: sono anche le nostre debolezze a renderci unici e speciali. Sognare il principe azzurro vuol dire anteporre il giudizio e la valutazione allâincontro vero con lâaltro. CosĂŹ non possiamo fare altro che leggere nel comportamento altrui le nostre aspettative e âmisurareâ la relazione, soffocando la libertĂ e il piacere di stare insieme.
Vivere giorno per giorno
Lâamore vive nel senza tempo. Non conosce i rigidi schemi temporali che la mente quantitativa impone, e soffre ogni volta che lo ingabbiamo in una scaletta, in un programma.
Ă una regola da tenere sempre presente, in particolar modo quando una storia è appena nata. Lâamore agli inizi ha bisogno di buio e di silenzio per poter crescere.
Proprio come un seme posto nel grembo della terra, si costruisce attimo dopo attimo e può dare i suoi frutti migliori solo se gli consentiamo di svilupparsi con i suoi tempi.
Credere che esista un limite temporale entro il quale è opportuno fare o ricevere la prima dichiarazione dâamore, programmare la prima vacanza a due, proporre di mettere su casa, è come mettere un bastone di quercia accanto a un tenero germoglio, per fargli prendere una direzione precisa.
Questa tendenza alla programmazione si fa piĂš forte man mano che il tempo passa. Pianificare un matrimonio dopo due anni di fidanzamento, un figlio dopo tre anni di matrimonio, il secondo a distanza di altri tre anniâŚ
à uno schema in cui vive la maggior parte delle persone, perchÊ è rassicurante, perchÊ i nostri genitori hanno fatto cosÏ, perchÊ ci hanno insegnato che non si può vivere senza le idee chiare su cosa vogliamo fare. Senza un obiettivo, ci chiediamo, cosa mai resta di noi? Intanto la Vita, quella vera, ci scorre davanti agli occhi senza che nemmeno ce ne accorgiamo e ci ritroviamo in pensione accanto a una persona che ...