Difendere il nostro cervello
La libertà di pensiero nell'era delle neurotecnologie
Nita Farahany, Francesca Pe'
- 240 Seiten
- Italian
- ePUB (handyfreundlich)
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Difendere il nostro cervello
La libertà di pensiero nell'era delle neurotecnologie
Nita Farahany, Francesca Pe'
Über dieses Buch
« Una lettura preziosa non solo per chi è interessato alle neuroscienze, ma per chiunque sia sinceramente preoccupato per le sfide che l'umanità dovrà affrontare nel prossimo futuro. »
«Science» « Il suo approccio imparziale rinuncia al pessimismo distopico che spesso accompagna le discussioni su queste tecnologie, e gli esempi sorprendenti mostrano che il futuro potrebbe essere più vicino di quanto molti credono. »
«Publishers Weekly» « Nita Farahany scrive in modo chiaro e brillante delle promesse e dei pericoli della rivoluzioneneurotecnologica, offrendouno sguardo affascinante e provocatorio su tecnologie che hanno il potere di trasformare radicalmente le nostre vite, cambiando persino il senso di cosa significhi essere umani. Ma soprattutto, Farahany ci stimola a intavolare una tempestiva discussione globale per garantire un progresso etico delle neurotecnologie, a beneficio di tutta l'umanità. »
Jennifer Doudna, premio Nobel Immaginiamo un mondo in cui il nostro cervello può essere interrogato per conoscere le nostre convinzioni politiche, i pensieri diventano la prova di un delitto e le nostre stesse emozioni vengono usate contro di noi. Quel mondo, in parte, è già reale.
Nita Farahany esplora come le neurotecnologie utilizzate dalla medicina, dalle multinazionali e dai governi stiano ormai valicando l'ultima frontiera della privacy: la nostra mente. Oggi il mercato dei dispositivi neurali indossabili è in rapidissima crescita: dagli smartwatch alle fasce elettroniche, che inibiscono colpi di sonno ai camionisti oppure cancellano traumi o dipendenze. Ma, al di là degli indubbi benefici, queste tecnologie utilizzate senza tutele ci minacciano seriamente, come testimoniano i rilevatori di produttività da indossare sul posto di lavoro e i dispositivi del neuromarketing oppure quelli per monitorare l'attenzione degli studenti in classe o l'insorgere di pensieri cospirativi.
L'autrice propugna l'introduzione a livello globale di un nuovo diritto umano: quello alla libertà cognitiva, che finora non è garantito da nessuna costituzione.
Un libro chiaro e accessibile per comprendere le implicazioni legali ed etiche legate a una tecnologia che rischia di controllare ogni nostra interazione, ridefinendo la nostra stessa idea di umanità.