Canone Pali - Discorsi lunghi del Buddha
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Canone Pali - Discorsi lunghi del Buddha

Buddha

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Canone Pali - Discorsi lunghi del Buddha

Buddha

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À propos de ce livre

Il Canone Pali Ăš la piĂč importante raccolta di testi buddhisti e il Sutta Pitaka sono la seconda grande categoria degli insegnamenti del Buddha. All'interno di questa raccolta troviamo i " Discorsi Lunghi ", 34 discorsi dove si parla di meditazione, si mette a confronto il punto di vista del Buddha con quello di altri asceti indiani, dove si parla del tempo e dove, anche, si narra degli ultimi giorni e la morte del Buddha.

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Informations

Année
2019
ISBN
9788833260532

La grande divisione

14

Maha-padana Sutta

Grande discorso sulla discendenza

CosĂŹ ho sentito.
1.1. Una volta il Beato soggiornava a Savatthi, nel giardino di Anathapindika, al boschetto di Jeta, nel villaggio di capanne di Kareri. Fra alcuni monaci riunitisi dopo il pasto, al ritorno dalla questua, seduti nel padiglione di Kareri, nacque una discussione sulle vite precedenti, del tipo: ‘Così era in una vita precedente.’ oppure ‘Invece era così.’
1.2. Il Sublime, mediante il potere sovrumano dell’orecchio divino, ascoltĂČ ciĂČ che stavano dicendo i monaci. Alzatosi dal suo posto, si recĂČ nel padiglione di Kareri, dove si sedette al posto preparato, poi disse: “Monaci, qual era la vostra conversazione? Quale discussione ho interrotto?” E i monaci gli raccontarono tutto.
1.3. Allora, monaci, volete ascoltare un discorso appropriato sulle vite precedenti?”
“Signore, ù tempo di ascoltare! Sugata, ù tempo di ascoltare! Se il Signore deve dare un discorso sulle vite precedenti, i monaci lo ascolteranno e lo ricorderanno!”
“Bene, monaci, allora fate attenzione. Vado a parlare.”
“Sì, Signore.” – risposero i monaci, e il Beato disse:
1.4. “Monaci, 91 eoni fa il Beato, l’Arahat, il perfetto perfettamente illuminato Buddha Vipassi discese al mondo. 31 eoni fa, discese il Signore Buddha Sikhi; nello stesso 31.mo eone discese al mondo anche il Signore Buddha Vessabhu. E nell’attuale fortunato eone sono discesi al mondo i Buddha Kakusandha, Konagamana e Kassapa. Ed anch’io, monaci, sono disceso al mondo come Buddha in questo fortunato eone.
1.5. Il Signore Buddha Vipassi nacque nella casta dei Khattiya, in una famiglia dei Khattiya; lo stesso il Signore Buddha Sikhi; similmente il Signore Buddha Vessabhu; il Signore Buddha Kakusandha nella casta dei Bramani, in una famiglia di bramani; lo stesso il Signore Buddha Konagamana; similmente il Signore Buddha Kassapa; ed io, monaci, che adesso sono un Arahat ed un Buddha sono nato nella casta dei Khattiya, in una famiglia dei Khattiya.
1.6. Il Signore Buddha Vipassi era del clan dei Kondanna; lo stesso il Signore Buddha Sikhi; lo stesso il Signore Buddha Vessabhu; il Signore Buddha Kakusandha era del clan dei Kassapa; lo stesso il Signore Buddha Konagamana; lo stesso il Signore Buddha Kassapa; mentre io, Arahat e Perfetto Svegliato, sono del clan dei Gotama.
1.7. All’epoca del Signore Buddha Vipassi la durata di vita era di 80.000 anni; al tempo del Signore Buddha Sikhi 70.000 anni; al tempo del Signore Buddha Vessabhu 60.000 anni; al tempo del Signore Buddha Kakusandha 40.000 anni; al tempo del Signore Buddha Konagamana 30.000 anni; al tempo del Signore Buddha Kassapa era di 20.000 anni. In questa mia epoca la vita ù molto breve; raramente si arriva a 100 anni.
1.8. Il Signore Buddha Vipassi raggiunse la sua Illuminazione ai piedi di un crisantemo; il Signore Buddha Sikhi ai piedi di un mango; il Signore Buddha Vessabhu ai piedi di un Sal; il Signore Buddha Kakusandha ai piedi di un acacia; il Signore Buddha Konagamana ai piedi di un ficus; il Signore Buddha Kassapa ai piedi di un fico del Banian; ed io ho raggiunto la completa illuminazione ai piedi di un Assattha (ficus religiosa).
1.9. Il Signore Buddha Vipassi aveva due nobili discepoli, Khanda e Tissa; il Signore Buddha Sikhi Abhibhu e Sambhava; il Signore Buddha Vessabhu Sona ed Uttara; il Signore Buddha Kakusandha Vidhura e Sanijva; il Signore Buddha Konagamana aveva Bhiyyosa e Uttara; il Signore Buddha Kassapa Tissa e Bharadvaja; i miei due nobili discepoli sono Sariputta e Moggallana.
1.10. Il Signore Buddha Vipassi aveva tre comunità di discepoli: una di 6.800.000, un’altra di 100.000, ed un’altra di 80.000 monaci, e di queste tre comunità tutti erano Arahat; il Signore Buddha Sikhi aveva tre comunità di discepoli: una di 100.000, un’altra di 80.000, ed un’altra di 70.000 monaci – tutti Arahat; il Signore Buddha Vessabhu aveva tre comunità: una di 80.000, un’altra di 70.000, ed un’altra di 60.000 monaci, tutti Arahat; il Signore Buddha Kakusandha aveva una sola comunità di 40.000 monaci – tutti Arahat; il Signore Buddha Konagamana una sola comunità di 30.000 monaci – tutti Arahat; il Signore Buddha Kassapa aveva una sola comunità di 20.000 monaci – tutti Arahat; io, monaci, ho una sola comunità di 1000 discepoli e 250 monaci, e questi ultimi sono tutti Arahat.
1.11. Il monaco Asoka era l’assistente personale del Signore Buddha Vipassi; Khemankara era l’assistente personale del Signore Buddha Sikhi; Upasannaka era del Signore Buddha Vessabhu; Vuddhija del Signore Buddha Kakusandha; Sotthija del Signore Buddha Konagamana; Sabbamitta del Signore Buddha Kassapa; mentre il mio assistente personale ù Ananda.
1.12. Il padre del Signore Buddha Vipassi era il Re Bandhuma, sua madre la regina Bandhumati e la capitale del regno era Bandhumati.Il padre del Signore Buddha Sikhi era il Re Aruna, sua madre la regina Pabhavati, la capitale Arunavati. Il padre del Signore Buddha Vessabhu era il Re Suppatita, sua madre la regina Yasavati, la capitale Anopama. Il padre del Signore Buddha Kakusandha era il Bramano Aggidatta, sua madre Visakha. Il re di quel tempo era Khema, la capitale Khemavati. Il padre del Signore Buddha Konagamana era il Bramano Yannadatta, sua madre Uttara. Il re di quel tempo era Sobha, la capitale Sobhavati. Il padre del Signore Buddha Kassapa era il Bramano Brahmadatta, sua madre Dhanavati. Il re di quel tempo era Kiki, la capitale Caranasi. Ora, monaci, mio padre ù il re Suddhodana, mia madre la regina Maya, e la capitale del regno ù Kapilavatthu.”
CosĂŹ parlĂČ il Beato, poi si alzĂČ dal suo posto per tornare nella sua dimora.
1.13. Poco dopo che il Beato si era allontanato, un’altra discussione nacque fra i monaci.
“È straordinario amici, ù meraviglioso, il grande potere e la grande visione del Tathagata – ha rievocato i Buddha del passato che hanno raggiunto il Parinibbana, dopo aver reciso ogni ostacolo, la fonte della brama, posto fine alla ruota del divenire, superato ogni sofferenza. Ha descritto la loro nascita, il loro nome, la loro casta, la durata della vita, i discepoli e le comunità a loro legate: ‘Essendo nati in questo modo, questi Buddha così si chiamavano, questi erano i loro nomi, la loro casta, la loro disciplina, il loro Dhamma, la loro saggezza, la loro liberazione.’ Ora, amici, come ha fatto il Tathagata, mediante la penetrante conoscenza, a ricordare che: ‘Essendo nati in questo modo, questi Buddha così si chiamavano, questi erano i loro nomi, la loro casta, la loro disciplina, il loro Dhamma, la loro saggezza, la loro liberazione?’ Quale divinità gli ha rivelato questa conoscenza?”
Questa era la conversazione di questi monaci, di lĂŹ a poco interrotta.
1.14. Quindi il Beato, dopo aver lasciato la sua quotidiana meditazione, si recĂČ nel padiglione e si sedette al posto preparato. Poi disse:
“Monaci, qual era la vostra conversazione? Quale discussione ho interrotto?” I monaci gli riferirono tutto.
1.15. “Il Tathagata comprende queste cose mediante la propria visione profonda del Dhamma; anche i deva così hanno detto. Bene, monaci, volete ascoltare altri particolari sulle vite precedenti?”
“Signore, ù tempo di ascoltare! Sugata, ù tempo di ascoltare! Se il Signore deve dare un discorso sulle vite precedenti, i monaci lo ascolteranno e lo ricorderanno!”
“Allora, monaci, ascoltate con attenzione. Vado a parlare.”
“Sì, Signore.” – risposero i monaci, e il Beato così disse:
1.16. “Monaci, 91 eoni fa il Perfetto, l’Arahat, il Buddha Vipassi discese al mondo. Nacque nella casta dei Khattiya, in una famiglia dei Khattiya. Faceva parte del clan dei Kondanna. La durata della sua vita era di 80.000 anni. Raggiunse la completa illuminazione ai piedi di un crisantemo. Aveva due nobili discepoli Khanda e Tissa come suoi principali discepoli. Aveva tre comunità di discepoli: una di 6.800.000, un’altra di 100.000, ed un’altra di 80.000 monaci, tutti Arahat. Il suo assistente personale era il monaco Asoka. Suo padre era il Re Bandhuma, sua madre la regina Bandhumati. La capitale del regno era Bandhumati.
1.17. E cosĂŹ, monaci, il Bodhisatta Vipassi discese dal paradiso dei Tusita, attento e mentalmente presente, ed entrĂČ nel grembo di sua madre. CosĂŹ Ăš di regola, monaci.
Monaci, quando un Bodhisatta discende dal paradiso Tusita nel grembo materno, l’universo intero – il mondo degli dei, di Mara e di Brahma, il mondo degli asceti e dei bramani, dei re e delle genti – Ăš pervaso da uno splendido ed infinito bagliore, superiore alla luce degli dei piĂč potenti. Ed ogni mondo immerso nelle tenebre dell’intero universo, oltre la fine dei mondi, non raggiunto dalla luce dei soli e delle lune, viene illuminato da questo infinito e splendido bagliore, superiore alla luce degli dei piĂč potenti. E gli esseri che dimorano in quei mondi oscurati si trovano mirabilmente illuminati da questo bagliore, riconoscendosi l’un l’altro, comprendendo che: ‘Anche altri esseri sono rinati in questo mondo!’ e tremano, si scuotono e tremano i diecimila mondi dell’universo. Questa Ăš una regola immutabile.
Quando un Bodhisatta entra nel grembo materno, quattro divinità lo proteggono da tutte le direzioni dello spazio cosmico, dicendo: “Nessun essere, sia umano sia non umano, o qualsiasi altra entità faccia del male al Bodhisatta o alla madre del Bodhisatta!”. Questa ù una regola immutabile.
1.18. Quando un Bodhisatta entra nel grembo materno, sua madre per natura possiede la virtĂč, si astiene dall’uccidere, dal rubare, da una condotta sessuale illecita, dal mentire, da bevande e droghe che recano stordimento mentale. Questa Ăš una regola immutabile.
1.19. Quando un Bodhisatta entra nel grembo materno, sua madre Ăš lontana da qualsiasi pensiero sessuale verso un uomo, e non puĂČ essere lambita da nessun uomo con pensieri impuri. Questa Ăš una regola immutabile.
1.20. Quando un Bodhisatta entra nel grembo materno, sua madre gioisce dei quintuplici piaceri dei sensi, e di questi piaceri ella ne Ăš colma e profondamente risollevata. Questa Ăš una regola immutabile.
1.21. Quando un Bodhisatta entra nel grembo materno, sua madre non Ú turbata da nessun tipo di malattia, né da una qualsiasi debolezza fisica o dolore, ed Ú in grado di vedere formarsi il Bodhisatta nel suo grembo, completo di tutti i suoi arti e facoltà, proprio come un uomo dalla vista acuta riconoscerebbe un filo azzurro, rosso, giallo o bianco infilato in una pietra preziosa purissima, divisa in otto facce, tagliata da mano di maestro, limpida e senza difetti, perfetta in ogni dettaglio. Questa Ú una regola immutabile.
1.22. Sette giorni dopo la nascita di un Bodhisatta, la madre del Bodhisatta muore, per rinascere nel paradiso Tusita. Questa Ăš una regola immutabile.
1.23. Mentre altre donne danno alla luce il loro figlio dopo averlo portato in grembo per nove o dieci mesi, la madre di un Bodhisatta partorisce soltanto dopo dieci mesi. Questa Ăš una regola immutabile.
1.24. Mentre altre donne partoriscono in posizione seduta o sdraiata, la madre di un Bodhisatta partorisce in piedi. Questa Ăš una regola immutabile.
1.25. Quando il Bodhisatta esce dal grembo materno, sono gli dei ad accoglierlo prima degli uomini. Questa Ăš una regola immutabile.
1.26. Quando il Bodhisatta esce dal grembo materno, prima che tocchi terra, quattro deva lo accolgono e lo mostrano alla madre, dicendo: “Gioite, nostra regina, perchĂ© un possente figlio vi Ăš nato!” Questa Ăš una regola immutabile.
1.27. Quando il Bodhisatta esce dal grembo materno, viene al mondo senza macchia, pulito da ogni tipo di liquido, di muco, di sangue, o da altre impurità, immacolato e puro. Come una pietra preziosa posta su una mussolina del Kasi, la mussolina non macchia la pietra preziosa, né la pietra preziosa macchia la mussolina. Perché? Perché entrambe sono pure. Allo stesso modo, quando il Bodhisatta esce dal grembo materno, viene al mondo senza macchia, pulito da ogni tipo di liquid...

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Buddha. (2019). Canone Pali - Discorsi lunghi del Buddha ([edition unavailable]). KKIEN Publ. Int. Retrieved from https://www.perlego.com/book/2091086/canone-pali-discorsi-lunghi-del-buddha-pdf (Original work published 2019)

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Buddha. (2019) 2019. Canone Pali - Discorsi Lunghi Del Buddha. [Edition unavailable]. KKIEN Publ. Int. https://www.perlego.com/book/2091086/canone-pali-discorsi-lunghi-del-buddha-pdf.

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Buddha (2019) Canone Pali - Discorsi lunghi del Buddha. [edition unavailable]. KKIEN Publ. Int. Available at: https://www.perlego.com/book/2091086/canone-pali-discorsi-lunghi-del-buddha-pdf (Accessed: 15 October 2022).

MLA 7 Citation

Buddha. Canone Pali - Discorsi Lunghi Del Buddha. [edition unavailable]. KKIEN Publ. Int., 2019. Web. 15 Oct. 2022.