Rwanda, la cattiva memoria
Cosa rimane del genocidio che ha lasciato indifferente il mondo
Daniele Scaglione, Françoise Kankindi, Luigi Ciotti
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Rwanda, la cattiva memoria
Cosa rimane del genocidio che ha lasciato indifferente il mondo
Daniele Scaglione, Françoise Kankindi, Luigi Ciotti
Ă propos de ce livre
In Rwanda, nell'aprile 1994, l'esplosione della violenza provocava la morte di centinaia di migliaia di persone, forse un milione. Tra aprile e giugno viene commesso uno dei piĂč grandi crimini della storia dell'umanitĂ .
Questo libro risponde ad alcune domande fondamentali. PerchĂ© l'Occidente non fece nulla per evitare il genocidio rwandese. PerchĂ© la comunitĂ internazionale continua a mentire quando afferma che simili massacri non si ripeteranno piĂč. Quanto il genocidio ha cambiato il Rwanda e l'Africa. Quali e quante sono le analogie esistenti tra ciĂČ che accadde in Rwanda e fatti attuali come la guerra in Siria e la morte dei migranti nel mare davanti a Lampedusa.
"Due decenni dopo, il mondo sembra non avere rimpianti. Si chiude nella sua menzogna e non ha la minima voglia di guardare in faccia la realtĂ . Molti dei nostri sopravvissuti vivono come se fossero ancora nel 1994. Alcuni sono tutt'oggi senza casa, il trauma cresce e tanti sono i problemi. Ă ora che la gente capisca che questo non puĂČ continuare. L'odio non avrĂ mai posto nel nostro Paese, perchĂ© abbiamo capito che questo sentimento Ăš distruttivo. Dobbiamo lottare affinchĂ© i bambini rwandesi sappiano che cosa Ăš successo, in modo da non cadere negli stessi errori". (Yolande Mukagasana)
"Le pagine cosĂŹ ricche e generose di questo libro esigono anche qualcosa da noi, e spero che soprattutto in questo senso vengano lette.
Per evitare gli errori, e gli orrori, del passato il ricordo non basta. Non basta istituire giornate o luoghi della memoria, tanto meno scrivere documenti che solennemente dicano "mai piĂč". Bisogna fare in modo che quelle carte, quei luoghi, quelle giornate diventino veicolo di scelte coraggiose e comportamenti responsabili, nelle vite di tutti e nella vita di ogni giorno. Bisogna che la memoria del passato si trasformi in etica del presente.
Il progresso umano, sociale e civile passa attraverso le coscienze e l'impegno di ciascuno di noi. Ă esattamente l'impegno che ci chiede questo libro". (Luigi Ciotti)
"Ă il momento di pretendere giustizia per le vittime del genocidio, perchĂ© ogni genocidio, ovunque sia commesso, colpisce l'umanitĂ intera e non puĂČ essere ignorato. Se Ăš troppo tardi per salvare il milione di uomini, donne e bambini che sono stati violati, torturati e sterminati in Rwanda dalla notte tra il 6 e il 7 aprile al 18 luglio 1994, non sarĂ mai tardi per raccontarne la storia. PerchĂ© la loro storia ci riguarda, perchĂ© le cause e le dinamiche che hanno portato a questo genocidio possono verificarsi di nuovo e ovunque. Vent'anni di cattiva memoria sono troppi, ora basta". (Françoise Kankindi)