Spazio e modernitĂ
Libri, carte, isolari nell'etĂ delle scoperte
Massimo Donattini
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Spazio e modernitĂ
Libri, carte, isolari nell'etĂ delle scoperte
Massimo Donattini
Ă propos de ce livre
La coscienza dell'uomo contemporaneo non deve fare i conti con l'indeterminatezza geografica: le nostre cognizioni ci permettono di rappresentare in modo sostanzialmente fedele il mondo in cui viviamo. Non Ăš sempre stato cosĂŹ. Per la maggior parte della loro storia, uomini e civiltĂ hanno compiuto considerevoli sforzi per costruire ipotesi, quasi sempre affascinanti quanto raramente fondate, con cui spiegare i misteri della "macchina del mondo". Poi, tra XV e XVI secolo, successe un fatto importante. Gli europei iniziarono a percorrere gli spazi che fino allora avevano cercato di immaginare, e scoprirono che tra realtĂ e rappresentazione esistevano considerevoli differenze; una di esse, battezzata " America", costituiva una clamorosa smentita di antiche e radicate opinioni e imponeva perciĂČ una revisione profonda delle idee relative allo spazio. Era un compito difficile, dato che nella cultura occidentale la geografia si intrecciava con complesse questioni filosofiche e teologiche. Di qui l'oggetto di questo libro: la discussione del percorso problematico, e a tratti tormentato e angoscioso, che gli europei della prima etĂ moderna furono costretti ad intraprendere per riuscire a comprendere, e soprattutto ad accettare, l'improvviso manifestarsi di una impensabile realtĂ spaziale.