Totem e tabĂč
Alcune concordanze nella vita psichica dei selvaggi e dei nevrotici
Sigmund Freud
- 189 pages
- Italian
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Totem e tabĂč
Alcune concordanze nella vita psichica dei selvaggi e dei nevrotici
Sigmund Freud
Ă propos de ce livre
L'opera di Freud, edita da Bollati Boringhieri, Ăš l'unica edizione integrale e di riferimento in Italia. Considerata unanimamente la migliore edizione da psicoanalisti e studiosi, fu diretta da Cesare Musatti, il padre fondatore della spicoanalisi italiana, ed Ăš stata costantemente aggiornata da decine di studiosi. Questa edizione digitale mantiene gli stessi elevati standard scientifici e redazionali dell'edizione cartacea, che ha costruito il lessico della psicoanalisi nella nostra lingua. Nelle tribĂč australiane (e il fenomeno Ăš analogo presso tutti i popoli primitivi) «totem» Ăš l'animale sacro, il progenitore e lo spirito protettore del clan. Ucciderlo Ăš delitto gravissimo: Ăš «tabĂč». Tuttavia il tabĂč non ha per oggetto il solo totem. Esso si estende anche alle donne, che non possono avere rapporti sessuali con membri dello stesso clan (esogamia); difende con una cortina invisibile i re, i sacerdoti, i morti... Nella civiltĂ moderna il corrispettivo di questo atteggiamento sono le fobie, presenti in particolare nelle nevrosi ossessive, anch'esse circondate da un complesso cerimoniale che Ăš frutto di coazione. Freud aveva appreso attraverso casi celebri, come quelli del «piccolo Hans» e del «piccolo ĂrpĂĄd», qual Ăš il significato inconscio degli animali nella psiche infantile. Nella psiche del primitivo, il totem ricopre un ruolo analogo: Ăš l'immagine del padre, centro di sentimenti ambivalenti di odio e amore. Come oggetto di venerazione, il totem restituisce al padre l'affetto dei figli, mentre il tabĂč lo difende dai loro impulsi aggressivi. Nel compiere a ritroso il cammino che dal totemismo sfocia nella religione, Freud s'imbatte una volta ancora nelle due figure centrali del complesso edipico: il padre, amato e insieme pericoloso concorrente nell'affetto della madre, e quest'ultima, oggetto di una passione filiale che si pone come esclusiva. In questo senso Freud potĂ© dire che la religione Ăš «qualcosa che appartiene al figlio».