Diocleziano
Umberto Roberto
- 390 pages
- Italian
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Diocleziano
Umberto Roberto
Ă propos de ce livre
Oppresso dai suoi mali interni e minacciato dalle aggressioni dei barbari, alla metĂ del terzo secolo il mondo romano era un organismo invecchiato sull'orlo del collasso. Diocleziano salĂŹ dal nulla ai vertici della carriera, si impadronĂŹ dell'impero con la violenza, governĂČ con feroce determinazione per piĂč di venti anni, dal 284 al 305. Ma i fasti del potere non cambiarono la sua natura: Diocleziano rimase sempre un soldato. Diocleziano non fu un rivoluzionario, come Augusto o Costantino. Seguendo il suo istinto di soldato, pensava che la rifondazione dell'impero dovesse procedere nel rispetto supremo della tradizione, della religione dei padri. Alla fine trionfĂČ su tutti i suoi nemici: usurpatori, barbari, Persiani. In segno di riconoscenza agli dei scatenĂČ durissime persecuzioni contro i dissidenti, gli empi seguaci di religioni ostili e lontane dalla tradizione: i manichei, che arrivavano dalla Persia sassanide; e, avversari ancora piĂč insidiosi, i cristiani. Al culmine della gloria, al momento di godere di una pace finalmente riconquistata, Diocleziano abdicĂČ. Fu una scelta inaudita, inaspettata, unica nella storia dell'impero romano. Si ritirĂČ lontano, in un grande palazzo che s'era fatto costruire vicino Salona, in riva all'Adriatico. Erano i luoghi della sua infanzia, delle sue memorie piĂč care; i luoghi che aveva scelto per il suo ultimo riposo.