Il ladro di quaderni
Gianni Solla
- 250 pages
- Italian
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Il ladro di quaderni
Gianni Solla
Ă propos de ce livre
«Non sapevamo ancora verso cosa ci stavamo dirigendo, non sapevamo da cosa stavamo scappando, eravamo solo certi dei nostri corpi giovani. La mia vita cominciĂČ con quel salto».A Tora e Piccilli tutto Ăš uguale da sempre, il mondo inizia e finisce lĂ. Davide fa il guardiano di maiali, capisce le bestie meglio degli uomini ma ruba i quaderni al mercato del paese. Teresa invece Ăš andata a scuola, ha voglia di scappare e l'audacia di chi sa quello che vuole. Ma un giorno arrivano trentasei ebrei da Napoli, mandati al confino proprio lĂ. Il Duce ha detto che vanno allontanati, eppure Davide li va a cercare. Soprattutto Nicolas, che guarda la luna nel cannocchiale e nomina «il petto profondo dell'oceano». Ă la guerra che li fa incontrare e scontrare, poi li separa. Fino a scambiare i loro destini. Tora e Piccilli (a nord di Caserta), settembre 1942. Davide trascorre le giornate, a volte anche la notte, coi maiali ai quali fa la guardia: li conosce cosĂ bene da chiamarli per nome. Zoppica dalla nascita, e per questo Ăš deriso dai coetanei e maltrattato dal padre. Solo Teresa, che lavora nella corderia di famiglia e passa tutto il tempo libero a leggere, ha il coraggio di prendere le sue difese. Davide non riesce a immaginare altra vita che quella a Tora. Teresa invece non fa che ripetere che un giorno se ne andrĂ lontano, e Davide sa che dice la veritĂ . L'arrivo di trentasei ebrei di Napoli, inviati nel paesino dalle autoritĂ fasciste, cambierĂ per sempre le loro vite. Nicolas, con la sua bellezza inquieta, si porta dietro un mondo sconosciuto e scombussola le loro giornate. Davide comincia a frequentare di nascosto le lezioni del padre di Nicolas, che ha messo su una scuola clandestina. E cosĂ l'analfabeta figlio di un fascista impara a leggere e scrivere grazie a un ebreo. Davide, Teresa e Nicolas esplorano insieme la campagna intorno al paese, fino alle Ciampate del Diavolo (la credenza popolare dice che sul versante del vulcano spento vi siano impresse le impronte del maligno), ma anche il mondo inespresso dei loro sentimenti. Il fantasma di Nicolas accompagnerĂ Davide negli anni a venire, a Napoli dopo la guerra. Quando lavorerĂ duramente in fabbrica, quando comincerĂ per caso a frequentare una compagnia teatrale, quando - ormai uomo, un altro uomo - calcherĂ il palco come attore acclamato. SarĂ proprio Nicolas, vivo eppure cosĂ simile a un fantasma, a ricondurlo a Tora, lĂ dove tutto Ăš iniziato.