Cercando Emanuela
Laura SgrĂČ
- 272 pages
- Italian
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Cercando Emanuela
Laura SgrĂČ
Ă propos de ce livre
Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi scompare. Dopo quarant'anni e due lunghe inchieste della magistratura italiana archiviate, la famiglia non ha ancora potuto mettere la parola «fine» a questa storia. L'avvocato Laura SgrĂČ, dal 2017 legale della famiglia Orlandi, fin dall'inizio del suo mandato ha lavorato perchĂ© il Vaticano, dopo decenni di silenzi, ambiguitĂ , incongruenze e chiusure, iniziasse a collaborare e a indagare sulla scomparsa di Emanuela. A inizio 2023, finalmente una speranza. Il Vaticano Ăš pronto a fare chiarezza e a riaprire le indagini; l'avvocato SgrĂČ e Pietro Orlandi forniscono tutte le informazioni e le carte in loro possesso, in piena sinergia con le autoritĂ giudiziarie della Santa Sede. E cosĂŹ, l'11 aprile, Pietro Orlandi viene ascoltato dal Promotore di Giustizia vaticano, cui viene consegnata una memoria particolareggiata e carte inedite da vagliare: documenti che avvalorerebbero la cosiddetta «pista di Londra»; dettagli sulla famigerata trattativa tra procura di Roma e Vaticano; l'audio di un ex sodale della banda della Magliana, che attribuisce a Giovanni Paolo II gravi responsabilitĂ sulla scomparsa di Emanuela e apre inquietanti squarci sull'ipotesi mai approfondita della pedofilia; un elenco di ventotto persone da ascoltare, tra alti prelati ed ex membri della magistratura italiana. Queste pagine ci aiutano a capire come siamo arrivati fin qui e a riprendere le fila di una storia dolorosa e intricatissima, anche attraverso i tanti incontri avuti dall'avvocato SgrĂČ: da Vincenzo Calcara a Pippo CalĂČ e Bruno Contrada; con chi Ăš stato vicino a Sabrina Minardi e con chi ha seguito il caso fin dai primi giorni come il giornalista Andrea Purgatori. Un viaggio alla ricerca di Emanuela al fianco del fratello Pietro, un barricadero, che non ha nessuna intenzione di fermarsi, fino a quando non otterrĂ delle risposte: «FinchĂ© non trovo i resti di Emanuela, per me Ăš un dovere cercarla viva. Io la sento viva».