GesĂč, il re ribelle
Una storia ebraica
Giulio Busi
- 156 pages
- Italian
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GesĂč, il re ribelle
Una storia ebraica
Giulio Busi
Ă propos de ce livre
Chi Ăš, veramente, GesĂč? Sappiamo cosa Ăš diventato dopo la sua morte, in duemila anni di fede cristiana. Ma come lo considerano i contemporanei? Cosa pensano quando lo ascoltano parlare e mentre lo vedono agire?
Poco prima della fine, egli pronuncia su di sĂ© parole enigmatiche: «Io so da dove vengo, e dove vado. Voi, invece, non sapete da dove vengo e dove vado» ( Gv 8, 14). PuĂČ questo messaggio di un «re» ebreo illuminare anche l'origine e la meta della nostra vita?
Attraverso un fitto e appassionato dialogo con i Vangeli, Giulio Busi traccia il profilo di un GesĂč ribelle, assai diverso dall'immagine del buon pastore, mite e mansueto, trasmessa da gran parte della tradizione cristiana. Ă il GesĂč della polemica e dell'invettiva. E, insieme, il GesĂč visionario che sovverte e trascende ogni limite di spazio e di tempo, in continuo movimento tra il «qui» della sofferenza e della sopraffazione e il «là » della pace e della vita spirituale.
A delinearsi con chiarezza in queste pagine Ú, in particolare, una «storia ebraica» del maestro di Nazaret. Per lui, infatti, gli ebrei non sono mai «loro» ma «noi». E se la sua ribellione s'indirizza anche contro l'élite religiosa giudaica, Ú pur sempre la ribellione di un ebreo, orgoglioso della propria appartenenza, che sa interpretare la Torah in modo straordinariamente raffinato, eppure libero, nuovo, creativo.
Alla fine, GesĂč Ăš un re proscritto, su cui pende un ordine di arresto. Un rabbi itinerante braccato e costretto a nascondersi. Quando sale a Gerusalemme per l'ultima Pasqua, sa che verrĂ tradito, catturato, percosso, ucciso. I suoi si sbandano, rinnegano. Solo un gruppo di donne non lo lascia nell'ora piĂč oscura. E soltanto una donna cerca il proprio maestro e per prima lo trova, all'alba, in un giardino, al di lĂ della morte.
Il giudaismo ha rifiutato il regno senza potere impersonato da GesĂč. Il cristianesimo ha trasformato la missione errante dei primi discepoli ebrei, senza famiglia e senza averi, senza bagaglio e senza armi, in una realtĂ solida, ben costruita, capace di durare per millenni. Ma la ribellione di GesĂč ancora continua.