Guida pratica ai mercati finanziari
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Guida pratica ai mercati finanziari

Strategie e tecniche per una carriera in borsa

Giovanni Cuniberti, Gianluca Giolino

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  1. 272 pagine
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Strategie e tecniche per una carriera in borsa

Giovanni Cuniberti, Gianluca Giolino

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Il libro affronta in modo semplice, ma al tempo stesso completo, il processo formativo che si deve seguire per diventare un investitore qualificato.Partendo da una base teorica vengono analizzati tutti gli aspetti metodologici che consentono di operare sui mercati finanziari in modo professionale.È una guida pratica che fornisce una panoramica completa dei vari approcci - analisi fondamentale, analisi tecnica e analisi quantitativa - che si possono utilizzare per investire con successo sui vari mercati. Per ogni approccio vengono descritti gli elementi fondamentali che si devono conoscere e utilizzare per poter diventare un operatore qualificato.

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Informazioni

Editore
Hoepli
Anno
2015
ISBN
9788820370053

PARTE 1

La teoria di base

CAPITOLO 1

ABC dell’Analisi tecnica

ANALISI TECNICA E TEORIA DI DOW

L’ Analisi tecnica è uno dei mondi più affascinanti ma allo stesso tempo più contrastati che si possano incontrare. L’assunto che i prezzi quotati sui mercati finanziari scontino tutto è frutto tutt’oggi delle critiche più aspre del mondo accademico conservatore, mentre quei pochi docenti universitari che hanno avuto la fortuna di studiarla affermano l’esatto contrario. In Italia, ci sono veramente pochi corsi accademici di Analisi tecnica, e spesso ricevono l’attenzione degli studenti perché si passa dalla teoria pura alla pratica, fornendo degli strumenti concreti per investire sui mercati finanziari. Il mondo dell’Analisi tecnica è molto vasto e spesso non è sufficiente da solo per poter creare un asset allocation di portafoglio, ma è sicuramente fondamentale per tutte le fasi temporali di qualsiasi investimento.
Per i trader intraday, coloro i quali effettuano operazioni di acquisto o vendita solo all’interno della giornata e chiudono tutte le posizioni prima della fine della sessione, l’analisi tecnica è il punto di partenza. Chi usa la statistica per creare modelli automatici si trova spesso a integrare la matematica allo studio dei prezzi. Chi gestisce un portafoglio personale di terzi, usa l’Analisi tecnica per capire che cosa fanno le “mani forti” e integrano l’andamento dei prezzi con l’analisi del contesto.
La determinazione del prezzo di un qualsiasi sottostante, o bene, avviene tramite la regola economica più tradizionale, cioè dalla relazione tra la domanda e l’offerta. Se in un mercato ci saranno più compratori, il prezzo salirà; mentre se la pressione dei venditori avrà la meglio, la quotazione del sottostante diminuirà. Tuttavia, non è altrettanto facile stabilire ciò che farà il prezzo nel futuro, in quanto dipenderà dalla futura situazione nell’eterna battaglia tra le due fazioni.
L’Analisi tecnica trova la giustificazione dei movimenti di mercato nella ripetitività della psicologia umana, e parte dal presupposto che, a parità di condizioni, le reazioni degli investitori saranno sempre le stesse. Questa affermazione spiega il perché, durante le crisi economiche, il prezzo scende molto più velocemente di quanto ha impiegato a salire: la salita è governata dall’euforia, la discesa dalla paura, e questa risulta essere più forte di qualsiasi altro sentimento. Tra gli operatori del settore si dice: “Si sale con le scale e si scende con l’ascensore.”
La teoria di Dow rappresenta una pietra miliare dell’Analisi tecnica ed esprime in maniera semplice e rigorosa alcuni concetti importanti che stanno alla base delle moderne teorie. Non è stata esposta direttamente dal suo autore, ma piuttosto si è diffusa grazie ai suoi successori: nel 1903, S.A. Nelson la pubblicò nel suo ABC of Stock Speculation e nel 1932 venne pubblicato il testo più importante che descrive ufficialmente tale teoria, scritto da R. Rhea, The Dow Theory.

LA TEORIA DI DOW

Charles Henry Dow (Figura 1.1) è nato nel 1851 ed è morto nel 1902. È stato il primo direttore, nonché fondatore, del famoso Wall Street Journal e fondò, insieme a Edward D. Jones, la Dow-Jones & Co, con l’obiettivo di creare indici statistici per investitori istituzionali.
FIGURA 1.1 – Charles Henry Dow.
La sua teoria trae fondamento dall’osservazione empirica dei mercati finanziari, evidenziando la ripetitività dei movimenti di prezzo delle azioni, e viene espressa attraverso alcuni importanti concetti:
il prezzo sconta tutto;
il mercato si muove seguendo delle tendenze;
i volumi devono confermare i trend;
un trend è in atto fino a prova contraria.

Il prezzo sconta tutto

Questa affermazione si riferisce al fatto che il prezzo tiene conto delle notizie economiche e del sentiment generale del mercato e degli investitori. Essa è il principio cardine dell’Analisi tecnica in generale, e si differenzia dalle teorie dell’Analisi fondamentale che cercano di trovare spiegazione dei movimenti del mercato attraverso l’individuazione di livelli di equilibrio.
Quando una notizia macroeconomica viene divulgata, il prezzo ingloba immediatamente la reazione degli investitori ed è quindi possibile, analizzando il grafico, capire la risposta che ha avuto il mercato. Addirittura è possibile trovare delle relazioni tra le notizie e i movimenti del prezzo in momenti antecedenti alla divulgazione delle stesse, in quanto sono osservabili movimenti dovuti a prese di posizione da parte di operatori che posseggono informazioni riservate.

Il mercato si muove seguendo tendenze

Charles Dow sostenne che i prezzi si muovono seguendo delle tendenze, e che quindi ogni movimento del mercato segue una direzione.
Chiaramente, le variazioni di prezzo non osservano regole matematiche o geometriche precise, tuttavia è possibile definire la tendenza generale del mercato osservando la successione dei massimi e dei minimi relativi alle diverse sedute borsistiche.
Un trend a rialzo sarà, quindi, composto da una serie di massimi e minimi crescenti nel tempo; specularmente, un trend al ribasso sarà identificabile da una successione di massimi e minimi decrescenti.

I volumi devono confermare i trend

Un altro importante aspetto che Dow evidenziò (espresso nella teoria che da lui prende nome) è la correlazione dei movimenti del prezzo con l’andamento dei volumi, cioè la quantità di denaro scambiato durante le contrattazioni. Un cambiamento di trend deve essere accompagnato da un sostanziale aumento dei volumi, segno che gli investitori, coloro che decidono effettivamente il valore del sottostante, stanno effettivamente cambiando posizione all’interno del mercato.

Un trend è in atto fino a prova contraria

La considerazione di un trend rialzista o ribassista è vera finché non ci sono chiari segnali, osservabili attraverso il grafico, che il trend ha cambiato direzione.
L’Analisi tecnica tradizionale, oltre alla teoria di Dow, utilizza anche altri importanti concetti, tra cui i più importanti e diffusi sono sicuramente quelli di supporto e resistenza. Essi rappresentano aree nelle quali il prezzo incontra un crescere di domanda/offerta contraria al proprio movimento.
Un supporto è un livello di prezzo oltre il quale il valore non riesce a scendere a causa dell’accrescere della domanda.
Una resistenza è un livello di prezzo oltre il quale il valore non riesce a salire a causa dell’accrescere dell’offerta.
Essi tendono a formarsi in aree corrispondenti a massimi o minimi di periodo, e la loro importanza è solitamente proporzionale alla grandezza del periodo di riferimento. Per esempio: un minimo annuale sarà molto più difficile da violare rispetto a un minimo giornaliero.
La violazione di un supporto o di una resistenza causa, solitamente, un’accelerazione del movimento in direzione della rottura e provoca lo scambio reciproco di ruolo tra supporto e resistenza (se una resistenza viene violata, quando il prezzo si trova al di sopra, lo stesso livello diventa un supporto). È evidente quanto l’area di prezzo, rappresentata dalla linea continua orizzontale della Figura 1.2, sia stata importante: ha respinto più volte l’attacco dei compratori facendo da supporto, e dopo la sua violazione si è trasformata in resistenza, respingendo l’attacco dei venditori.
Spesso i supporti e le resistenze non sono identificabili in un prezzo preciso, piuttosto è preferibile definirli con delle aree comprendenti un range; ciò nonostante, è importante sottolineare che un supporto o una resistenza non garantisce l’inversione di tendenza, ma più semplicemente identifica una probabilità maggiore di arresto del trend in corso o di una sua inversione.
Finora sono state esposte aree di supporto/resistenza statiche, ma esistono e vengono largamente utilizzate anche le aree di supporto/resistenza dinamiche. Queste ultime sono identificabili grazie all’utilizzo delle linee di tendenza (dette in gergo trendline) tracciate seguendo l’andamento del prezzo e congiungendo i massimi e i minimi relativi (Figura 1.3).
FIGURA 1.2 – AmiBroker: supporto e resistenza su grafico S&P500.
FIGURA 1.3 – Fiat: grafico a 1 ora e linee di tendenza.
Le trendline formano il canale di conservazione del trend, e come molti segnali tendono ad auto-confermarsi e autorealizzarsi: secondo la regola classica dei graficisti bisognerebbe uscire da un trend quando il canale viene rotto nella direzione opposta. Questa pur semplice regola trova ampio impiego nei mercati, avvalorata dal fatto che difficilmente un operatore traccerà delle trendline molto diverse da un altro.
Per la violazione dei livelli tracciati con le trendline valgono le stesse regole che sono state esposte in precedenza per i livelli di supporto o resistenza statici.

I GRAFICI

Di seguito verranno analizzati i più popolari grafici utilizzati in ambito finanziario:
Candlestick.
Barre OHLC.
Linea.

Grafici candlestick

Uno degli strumenti più comunemente usati per lo studio del grafico, nell’Analisi tecnica, è il tipo candlestick, o a candele giapponesi. Esso rappresenta gli spostamenti del prezzo in un arco temporale fisso, che viene definito timeframe.
Nacque in Giappone, con l’avvento del mercato azionario, intorno al 1870, ma si presume che esso fosse già utilizzato precedentemente nel commercio del riso e della seta, e si deve la sua diffusione in Occidente a Steve Nison.
Le informazioni che è possi...

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