I verbi portoghesi

Morfologia, tipi di coniugazione, aspetto, perifrasi verbali, famiglie di verbi, modelli di coniugazione, reggenza verbale

Vanessa Ribeiro

• Editore: Hoepli
• Anno: 2020
• ISBN:
  9788836000791
• Argomento: Langues et linguistique
• Categoria: Langues

Il volume offre un quadro chiaro e completo del sistema verbale della lingua portoghese nelle sue varietà europea e brasiliana. Pratico strumento di consultazione, il testo è suddiviso in 3 sezioni: la classificazione del verbo portoghese, con la formazione dei tempi e dei modi, e con l'indicazione del loro uso, anche in considerazione dei fenomeni di variazione e mutamento; le coniugazioni, con i modelli ortografici di riferimento, che presentano la flessione completa dei verbi regolari, irregolari, ausiliari, sovrabbondanti e difettivi delle tre coniugazioni e i modelli per la coniugazione pronominale, riflessiva e passiva un ampio apparato di appendici con: l'elenco alfabetico dettagliato dei verbi portoghesi più usati; le liste dei principali verbi difettivi, impersonali, unipersonali e con participio doppio o irregolare; l'elenco delle principali reggenze verbali e una lista di verbi che cambiano di significato in base alla preposizione che li segue.

La classificazione del verbo portoghese

Il verbo è la parola che organizza la struttura della frase in cui compare, potendo esprimere un evento, un processo o uno stato e situandoli nel tempo. Da solo, o insieme ad altri elementi, costituisce il gruppo verbale. È una categoria grammaticale che presenta determinate caratteristiche morfologiche, sintattiche, semantiche e pragmatiche.

•Dal punto di vista morfologico, il verbo può flettersi in persona, numero, tempo e modo.

•Dal punto di vista sintattico, è l’elemento nucleare del gruppo verbale e seleziona il tipo di soggetto della frase e il tipo di complementi.

•Dal punto di vista semantico, il verbo può avere diversi valori: esprimere un evento, un processo o uno stato come elemento centrale di una predicazione o espressione di una proprietà; situare nel tempo presente, passato e futuro esprimendo simultaneità, anteriorità o posteriorità; identificare chi interviene nel discorso (forme della prima e della seconda persona) e persone e/o cose riferite nel discorso (forme della terza persona); esprimere l’atteggiamento del locutore rispetto a ciò che dice (come fatto, ipotesi, desiderio, dubbio ecc.); indicare se il soggetto grammaticale è agente o paziente dell’azione (diatesi attiva o passiva); esprimere l’aspetto, ossia il modo in cui il locutore interpreta la durata di un’azione o di un processo (perfettivo, imperfettivo, abituale ecc.).

•Dal punto di vista discorsivo, infine, è in grado di introdurre i diversi partecipanti nel testo, di qualificarli opportunamente e di concorrere alla costituzione dei generi discorsivi.

portoghese europeo

portoghese brasiliano

Definizione e struttura interna del verbo

DEFINIZIONE

Il verbo è una parte del discorso variabile che, esprimendo eventi, processi o stati e collocandosi nel tempo, organizza la struttura della frase in cui si trova. Il verbo, da solo o insieme ad altri elementi, costituisce il gruppo verbale.

I verbi, per significato, possono essere raggruppati in tre grandi insiemi.

1.Verbi di evento: indicano un cambiamento, una trasformazione e uno stato risultante. I verbi di evento possono essere:

–istantanei: nascer, morrer, chegar ecc.

–prolungati: crescer, florescer, envelhecer ecc.

2.Verbi di processo: indicano situazioni dinamiche, prolungate e non delimitate. Fanno parte di questo insieme i verbi:

–di movimento: andar, correr, dançar ecc.

–atmosferici (o meteorologici): amanhecer, anoitecer, chover, entardecer, nevar ecc.

3.Verbi di stato: indicano situazioni stative, non dinamiche, che non implicano un cambiamento.

Alcuni esempi di verbi di stato sono: dormir, estar, morar, permanecer, residir, ser, ter, viver ecc.

Tuttavia, uno stesso verbo può assumere valori semantici diversi.

Il verbo coniugato nelle forme finite può svolgere una funzione deittica rispetto alle circostanze dell’enunciazione, espressa dalla persona e dal tempo. Così, per esempio, escrevo esprime il locutore/parlante (eu = io) contrapposto a chi riceve il messaggio, un “qui” e un “ora”.

Il verbo costituisce una classe morfologica che si oppone al sostantivo e all’aggettivo, p...