Lettere dal carcere
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Lettere dal carcere

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Lettere dal carcere

Informazioni su questo libro

Antonio Gramsci è una figura importantissima nel panorama culturale e politico italiano ed è importante conoscere le Lettere dal Carcere che, se è vero che si leggono come una sorta di "diario", ci permettono di ricostruire il ritratto di un protagonista dei drammatici eventi della storia italiana nella prima metà del XX secolo. E questo carattere è rafforzato dalla particolare condizione dell'autore, sottoposta all'azione di quella "lima sottile che disgrega la mente e la volontà del condannato". Le Lettere di Gramsci sono ormai un classico della letteratura italiana, tanto per popolarità, quanto per unanime giudizio critico.
L'opera di Gramsci "appartiene anche a chi è di altro o opposto partito politico", scrive Benedetto Croce all'indomani della prima uscita editoriale delle Lettere.
Sempre Croce, la cui introduzione del 1947 è riportata integralmente al termine del volume, ci parla di Gramsci come "uomo di pensiero…, di quelli che nei primi decenni del secolo in Italia attesero a formarsi una mente filosofica e storica adeguata ai problemi del presente…" E nel pensiero di Gramsci espresso nelle Lettere trova molti punti critici di contatto: "il rinnovato concetto della filosofia nella sua tradizione speculativa e dialettica e non già positivistica e classificatoria, l'ampia visione della storia, l'unione dell'erudizione col filosofare, il senso vivissimo della poesia e dell'arte nel loro carattere originale". Un testo, quindi, che testimonia un impegno e può diventare di stimolo per chi ha a cuore il rinnovamento sociale.

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1.

 
Gentilissima signora,
prima di tutto, voglio domandarle scusa per i disturbi e i fastidi che le ho arrecato, i quali non entravano, in verità, nell'accordo di inquilinato. Sto abbastanza bene e sono calmo e tranquillo.
Le sarò grato se vorrà preparare un po' di biancheria e consegnarla a una brava donna, di nome Marietta Bucciarelli, se verrà a domandarla per me: non posso mandarle l'indirizzo della donna perché l'ho dimenticato.
Vorrei avere questi libri:
1° la Grammatica tedesca che era nello scaffale accanto all'ingresso;
2° il Breviario di linguistica di Bertoni e Bartoli che era nell'armadio di fronte al letto;
3° gratissimo le sarei se mi inviasse una Divina Commedia di pochi soldi, perché il mio testo lo avevo imprestato.
Se i libri sono rilegati, occorre strappare il cartone, badando che i fogli non si stacchino.
Vorrei avere notizie del bambino che era ammalato di scarlattina. Forse Marietta saprà qualche cosa.
Se la mia permanenza in questo soggiorno durasse a lungo, credo ella debba ritenere libera la stanza e disporne.
I libri può incassarli e gettar via i giornali quotidiani.
Le rinnovo le mie scuse, cara signora e tutto il mio rincrescimento, tanto piú grande quanto piú è stata grande la loro gentilezza.
Saluti al sig. Giorgio e alla signorina; coi piú sentiti ossequi
 
Antonio Gramsci

2. Roma, 20 novembre 1926

 
Mia carissima Julca,
ricordi una delle tue ultime lettere? (Era almeno l'ultima lettera che io ho ricevuto e letto). Mi scrivevi che noi due siamo ancora abbastanza giovani per poter sperare di vedere insieme crescere i nostri bambini. Occorre che ora tu ricordi fortemente questo, che tu ci pensi fortemente ogni volta che pensi a me e mi associ ai bambini. Io sono sicuro che tu sarai forte e coraggiosa, come sempre sei stata. Dovrai esserlo ancora di piú che nel passato, perché i bambini crescano bene e siano in tutto degni di te. Ho pensato molto, molto in questi giorni. Ho cercato di immaginare come si svolgerà tutta la vostra vita avvenire, perché rimarrò certamente a lungo senza vostre notizie; e ho ripensato al passato, traendone ragione di forza e di fiducia infinita. Io sono e sarò forte; ti voglio tanto bene e voglio arrivare a vedere i nostri piccoli bambini. Mi preoccupa un po' la questione materiale: potrà il tuo lavoro bastare a tutto? Penso che non sarebbe né meno degno di noi né troppo, domandare un po' di aiuti. Vorrei convincerti di ciò, perché tu mi dia retta e ti rivolga ai miei amici. Sarei piú tranquillo e piú forte, sapendoti al riparo da ogni brutta evenienza. Le mie responsabilità di genitore serio mi tormentano ancora, come vedi.
Carissima mia, non vorrei in modo alcuno turbarti; sono un po' stanco, perché dormo pochissimo, e non riesco perciò a scrivere tutto ciò che vorrei e come vorrei. Voglio farti sentire forte forte tutto il mio amore e la mia fiducia. Abbraccia tutti di casa tua; ti stringo con la piú grande tenerezza insieme ai bambini.
 
Antonio

3. Roma, 20 novembre 1926

 
Carissima mamma,
ho pensato molto a te in questi giorni. Ho pensato ai nuovi dolori che stavo per darti, alla tua età e dopo tutte le sofferenze che hai passato. Occorre che tu sia forte, nonostante tutto, come sono forte io e che mi perdoni con tutta la tenerezza del tuo immenso amore e della tua bontà. Saperti forte e paziente nella sofferenza sarà un motivo di forza anche per me: pensaci e quando mi scriverai all'indirizzo che ti manderò rassicurami.
Io sono tranquillo e sereno. Moralmente ero preparato a tutto. Cercherò di superare anche fisicamente le difficoltà che possono attendermi e di rimanere in equilibrio. Tu conosci il mio carattere e sai che c'è sempre una punta di allegro umorismo nel suo fondo: ciò mi aiuterà a vivere.
Non ti avevo ancora scritto che mi è nato un altro bambino: si chiama Giuliano, e mi scrivono che è robusto e si sviluppa bene. Invece Delio in queste ultime settimane ha avuto la scarlattina, in forma leggera, sia pure, ma in questo momento non conosco le sue condizioni di salute: so che aveva già superato la fase critica e che stava rimettendosi. Non devi avere preoccupazioni per i tuoi nipotini: la loro mamma è molto forte e col suo lavoro li tirerà su molto bene.
Carissima mamma: non ho piú la forza di continuare. Ho scritto altre lettere, ho pensato a tante cose e il non dormire mi ha un po' affaticato. Rassicura tutti: di' a tutti che non devono vergognarsi di me e devono essere superiori alla gretta e meschina moralità dei paesi. Di' a Carlo che egli specialmente ora ha il dovere di pensare a voi, di essere serio e laborioso. Grazietta e Teresina devono essere forti e serene, specialmente Teresina, se deve avere un altro figlio, come mi hai scritto. Cosí deve essere forte papà. Carissimi tutti, in questo momento specialmente mi piange il cuore nel pensare che non sempre sono stato con voi affettuoso e buono come avrei dovuto essere e come meritavate. Vogliatemi sempre bene lo stesso e ricordatevi di me.
Vi bacio tutti. E a te, cara mamma, un abbraccio e una infinità di baci.
 
Nino
 
P.S. - Un abbraccio a Paolo e che voglia sempre bene e sia sempre buono con la sua cara Teresina.
E un bacio a Edmea e a Franco.

4. Ustica, 9. XII. 926

Carissima Tatiana,
sono arrivato a Ustica il 7 e il giorno 8 ho ricevuto la tua lettera del 3. Ti descriverò in altre lettere tutte le impressioni del mio viaggio, a mano a mano che i ricordi e le emozioni diverse si andranno ordinando nel cervello e che sarò riposato dalle fatiche e dalle insonnie. A parte le condizioni speciali in cui esso si è svolto (come puoi comprendere non è molto confortevole, anche per un uomo robusto, percorrere ore e ore di treno accelerato e di piroscafo coi ferri ai polsi ed essendo legato a una catenella che ti impegna ai polsi dei vicini di viaggio), il viaggio è stato interessantissimo e ricco di motivi diversi, da quelli shakespeariani a quelli farseschi: non so se potrò riuscire, per esempio, a ricostruire una scena notturna nel transito di Napoli, in un camerone immenso, ricchissimo di esemplari zoologici fantasmagorici; credo che solo la scena del becchino nell'Amleto possa eguagliarla. Il pezzo piú difficile del viaggio è stata la traversata da Palermo a Ustica: abbiamo tentato quattro volte il passaggio e tre volte siamo dovuti rientrare nel porto di Palermo, perché il vaporetto non resisteva alla tempesta. Tuttavia, sai che sono ingrassato in questo mese? Io stesso sono stupefatto di sentirmi cosí bene e di avere tanta fame: penso che tra quindici giorni, dopo che mi sarò riposato e avrò dormito sufficientemente, sarò completamente liberato da ogni traccia di emicrania e inizierò un periodo nuovissimo della mia esistenza molecolare.
La mia impressione di Ustica è ottima sotto ogni punto di vista. L'isola è grande otto chilometri quadrati e contiene una popolazione di circa milletrecento abitanti, dei quali seicento coatti comuni, cioè criminali parecchie volte recidi. La popolazione è cortesissima. Non siamo ancora tutti accomodati: ho dormito due notti in un camerone comune con gli altri amici; oggi mi trovo già in una cameretta d'albergo e forse domani o dopodomani andrò ad abitare una casetta che stanno ammobigliando per noi: noi siamo trattati da tutti con grande correttezza.
Siamo assolutamente separati dai coatti comuni, la cui vita non saprei descriverti con brevi tratti: ricordi la novella di Kipling intitolata: Una strana cavalcata nel volume francese L'uomo che volle essere re. Mi è balzata di colpo alla memoria tanto mi sembrava di viverla. Finora siamo 15 amici. La nostra vita è tranquillissima: siamo occupati a esplorare l'isola che permette di fare passeggiate abbastanza lunghe, di circa 9-10 chilometri, con paesaggi amenissimi e visioni di marine, di albe e di tramonti maravigliosi: ogni due giorni viene il vaporetto che porta notizie, giornali, e amici nuovi, tra i quali il marito di Ortensia che ho avuto tanto piacere di incontrare. Ustica è molto piú graziosa di quanto appaia dalle cartoline illustrate che ti invierò: è una cittadina di tipo saraceno, pittoresca e piena di colore. Non puoi immaginare quanto io sia contento di girellare da un angolo all'altro del paese e dell'isola e di respirare l'aria del mare dopo questo mese di traduzioni da un carcere all'altro, ma specialmente dopo i sedici giorni di Regina Coeli passati nel piú assoluto isolamento. Penso di diventare il campione usticese nel lancio del sasso a distanza, perché ho già battuto tutti gli amici.
Ti scrivo un po' balzelloni, cosí come mi viene, perché sono ancora un po' stanco. Carissima Tatiana, non puoi immaginare la mia emozione quando a Regina Coeli ho vista la tua calligrafia sulla prima bottiglia di caffè ricevuta e ho letto il nome di Marietta; sono letteralmente ridiventato un bambino. Vedi, in questo tempo, sapendo con certezza che le mie lettere sarebbero state lette secondo le disposizioni carcerarie, mi è nato una specie di pudore: non oso scrivere intorno a certi sentimenti e se cerco di smorzarli per adeguarmi alla situazione, mi pare di fare il sacrestano. Perciò mi limiterò a scriverti alcune notizie sul mio soggiorno a R. C. in relazione a quanto tu mi domandi. Ho ricevuto la giacca di lana che mi è stata estremamente utile, e cosí le calze ecc. Avrei sofferto molto freddo senza di esse, perché sono partito col paltò leggero e, sceso al mattino prestissimo, quando abbiamo tentata la traversata Palermo-Ustica faceva un freddo cane. Ho ricevuto i piattini che mi è dispiaciuto lasciare a Roma, perché ho dovuto mettere tutto il mio bagaglio nella foderetta (che mi ha reso servizi inestimabili) ed ero sicuro di romperli. Non ho ricevuto il Cirio, né la cioccolata, né il pane di Spagna che erano proibiti: li ho visti segnati nella lista, ma con l'avvertenza che non potevano passare; cosí non ho avuto il bicchierino per il caffè, ma ho provveduto io costruendomi un servizio di mezza dozzina di gusci d'uovo montati superbamente su un piedestallo di mollica di pane. Ho visto che ti sei impressionata perché i pranzi erano quasi sempre freddi: niente di male, perché ho sempre mangiato, dopo i primi giorni, almeno il doppio di quanto mangiavo in trattoria e non ho mai sentito il piú piccolo disturbo, mentre ho saputo che tutti i miei amici hanno avuto malesseri e hanno abusato di purganti. Vado convincendomi di essere molto piú forte di quanto mai potessi credere, perché, a differenza di tutti, me la sono cavata con la semplice stanchezza. Ti assicuro che, eccettuate pochissime ore di tetraggine una sera che hanno tolto la luce dalle nostre celle, sono sempre stato allegrissimo; lo spiritello che mi porta a cogliere il lato comico e caricaturale di tutte le scene era sempre attivo in me e mi ha mantenuto giocondo nonostante tutto. Ho letto sempre, o quasi, riviste illustrate e giornali sportivi e mi stavo rifacendo una biblioteca. Qui ho stabilito questo programma: 1° star bene per stare sempre meglio di salute; 2° studiare la lingua tedesca e russa con metodo e continuità; 3° studiare economia e storia. Tra noi faremo della ginnastica razionale, ecc. ecc. È necessario che in questi primi giorni, fino a sistemazione ultimata, ti dia degli incarichi di lavoro. Vorrei avere un sacco da viaggio che sia però sicuro come serratura o lucchetto: è migliore di ogni valigia o cassetta, nell'ipotesi non esclusa di ulteriori miei movimenti nelle isole o verso la terra ferma. Cosí avrei bisogno di tutte quelle piccole cose, come il rasoio di sicurezza con lamette di ricambio, le forbicine per le unghie, la limetta ecc. ecc. che servono sempre e che qui non sono in vendita; vorrei qualche tubetto di aspirina per il caso che i venti fortissimi mi diano flussioni ai denti. Per il vestito, il cappotto e la biancheria rimasta credo che tu farai bene. Mandami subito, se puoi, la grammatica tedesca e una grammatica russa; il dizionarietto ted. it. e it. ted. e qualche libro (Max und Moritz — e la storia della letteratura it. del Vossler, se riesci a scovarla tra i libri). Mandami quel volumone di articoli e studi sul risorgimento italiano che è intitolato, mi pare, Storia politica del secolo XIX e un libro intitolato: R. Ciasca, La formazione del programma dell'unità nazionale, o qualcosa di simile. D'altronde vedi tu stessa e decidi arbitralmente. Per questa volta, scrivi tu a Giulia: non riesco a vincere quel senso di pudore di cui ti ho parlato dianzi: sono rimasto molto felice di sapere le buone notizie su Delio e Giuliano; aspetto le fotografie. L'indirizzo da te usato è ottimo, come hai visto: qui la posta funziona semplicemente, perché io vado allo sportello a domandare come alle fermo in posta e a Ustica esiste un solo ufficio postale. A proposito dei telegrammi inviati, quello di Roma annunziante la mia partenza sapevo con quasi certezza sarebbe arrivato tardissimo, ma volevo far sapere la notizia e non escludevo che potesse essere utile per un colloquio nel caso che il ricevente avesse saputo che era possibile venire fino alle 11 di notte. Di cinque partenti, il solo Molinelli, che ha viaggiato sempre con me, ha ricevuto la visita della moglie alle 11 precise: gli altri nulla.
Carissima Tatiana, se non ti avevo ancora scritto, non devi credere che ti abbia neppure per un momento dimenticata e non abbia pensato a te; la tua espressione è esatta, perché ogni cosa che ricevevo e in cui vedevo in rilievo il segno delle tue care mani era piú che un saluto, ma anche una carezza affettuosa. Avrei voluto avere l'indirizzo della Marietta; forse vorrei scrivere anche alla Nilde; che te ne pare? Si ricorderà di me e gradirà il mio saluto? Scrivere e ricevere lettere è diventato per me uno dei momenti piú intensi di vita.
Carissi...

Indice dei contenuti

  1. Titolo pagina
  2. 1.
  3. 2. Roma, 20 novembre 1926
  4. 3. Roma, 20 novembre 1926
  5. 4. Ustica, 9. XII. 926
  6. 5. Ustica, 11. XII. 926
  7. 6. 17. XII. 26
  8. 7. Ustica, 19. XII. 1926
  9. 8. 21. XII. 1926
  10. 9. 27 dicembre 1926
  11. 10. 29. XII. 926
  12. 11. 2. I. 1927
  13. 12. 3. I. 1927
  14. 13. 7 gennaio 1927
  15. 14. 8 gennaio 1927
  16. 15. 15. I. 1927
  17. 16. 15. 1. 1927
  18. 17. Milano, 12 febbraio 1927
  19. 18. 19. II. 1927
  20. 19. 26 febbraio 1927
  21. 20. 26. II. 1927
  22. 21. 19. III. 1927
  23. 22. 26. III. 1927
  24. 23. 26 marzo 1927
  25. 24. 4 aprile 1927
  26. 25. 11 aprile 1927
  27. 26. 18 aprile 1927
  28. 27. 18 aprile 1927
  29. 28. 25 aprile 1927
  30. 29. 25 aprile 1927
  31. 30. 2 maggio 1927
  32. 31. 2 maggio 1927
  33. 32. 23 maggio 1927
  34. 33. 23 maggio 1927
  35. 34. 6 giugno 1927
  36. 35. 27 giugno 1927
  37. 36. 4 luglio 1927
  38. 37. 18 luglio 27
  39. 38. 25 luglio 1927
  40. 39. 1 agosto 1927
  41. 40. 8 agosto 1927
  42. 41. 8 agosto 1927
  43. 42. 22 agosto 1927
  44. 43. 22 agosto 1927
  45. 44. 29 agosto 1927
  46. 45. 29 agosto 1927
  47. 46.
  48. 47. 12. IX. 1927
  49. 48. 12. IX. 1927
  50. 49. 19 settembre 1927
  51. 50. 26 settembre 1927
  52. 51. 3 ottobre 1927
  53. 52. 3 ottobre 1927
  54. 53. 10 ottobre 1927
  55. 54. 17 ottobre 1927
  56. 55. 24 ottobre 1927
  57. 56. 31 ottobre 1927
  58. 57. 7 novembre 1927
  59. 58. 7 novembre 1927
  60. 59. 7 novembre 1927
  61. 60. 14 novembre 1927
  62. 61. 14 novembre 1927
  63. 62. 21 novembre 1927
  64. 63. 21 novembre 1927
  65. 64. 21 novembre 1927
  66. 65. 28 novembre 1927
  67. 66. 28 novembre 1927
  68. 67. 5 dicembre 1927
  69. 68. 12 XII 1927
  70. 69. 12 dicembre 1927
  71. 70. 19 dicembre 1927
  72. 71. 26. XII. 1927
  73. 72. 26 dicembre 1927
  74. 73. 2. I. 1928.
  75. 74. 2 gennaio 1928
  76. 75. 9. I. 1928
  77. 76. 30 gennaio 1928
  78. 77. 30 gennaio 1928
  79. 78. 6 febbraio 1928
  80. 79. 6 febbraio 1928
  81. 80. 13 febbraio 1928
  82. 81. 20 febbraio 1928
  83. 82. 20 febbraio 1928
  84. 83. 27 febbraio 1928
  85. 84. 27 febbraio 1928
  86. 85. 5 marzo 1928
  87. 86. 5 marzo 1928
  88. 87. 12 marzo 1928
  89. 88. 12 marzo 1928
  90. 89. 19 marzo 1928
  91. 90. 26 marzo 1928
  92. 91. 26 marzo 1928
  93. 92. 2 aprile 1928
  94. 93. 9 aprile 1928
  95. 94. 16 aprile 1928
  96. 95. 30 aprile 1928
  97. 96. 30 aprile 1928
  98. 97. 30 aprile 1928
  99. 98. 7 maggio 1928
  100. 99. 10 maggio 1928
  101. 100. 27 giugno 1928
  102. 101. Caserta, 10 luglio 1928
  103. 102. 20 luglio 1928
  104. 103. 30 luglio 1928
  105. 104. 13 agosto 1928
  106. 105. 27 agosto 1928
  107. 106. 6 agosto 1928
  108. 107. 11 settembre 1928
  109. 108. 8 ottobre 1928
  110. 109. 19 novembre 1928
  111. 110. 3 dicembre 1928
  112. 111.
  113. 112. 17 dicembre 1928.
  114. 113. 31 dicembre 1928
  115. 114. 14 gennaio 1929
  116. 115. 14 gennaio 1929
  117. 116. 29 gennaio 1929
  118. 117. 9 febbraio 1929
  119. 118. 9 febbraio 1929
  120. 119. 24 febbraio 1929
  121. 120. 11 marzo 1929
  122. 121. 11 marzo 1929
  123. 122. 25 marzo 1929
  124. 123. 22 aprile 1929
  125. 124. 6 maggio 1929
  126. 125. 20 maggio 1929
  127. 126. 20 maggio 1929
  128. 127. 3 giugno 1929
  129. 128.
  130. 129. 17 giugno 1929
  131. 130. 11° luglio 1929
  132. 131. [1° luglio 1929]
  133. 132. 14 luglio 1929
  134. 133. 30 luglio 1929
  135. 134. 30 luglio 1929
  136. 135. 26 agosto 1929
  137. 136. 4 novembre 1929
  138. 137. 18 novembre 1929
  139. 138. 16 dicembre 1929
  140. 139. 19 dicembre 1929
  141. 140. 30 dicembre 1929
  142. 141. 13 gennaio 1930
  143. 142. 27 gennaio 1930
  144. 143. 10 febbraio 1930
  145. 144. 10 febbraio 1930
  146. 145. 24 febbraio 1930
  147. 146. 24 febbraio 1930
  148. 147. 10 marzo 1930
  149. 148. 24 marzo 1930
  150. 149. 7 aprile 1930
  151. 150. 21 aprile 1930
  152. 151. 5 maggio 1930
  153. 152. 5 maggio 1930
  154. 153. 19 maggio 1930
  155. 154. 2 giugno 1930
  156. 155. 16 giugno 1930
  157. 156. 14 luglio 1930
  158. 157. 14 luglio 1930
  159. 158. 28 luglio 1930
  160. 159. 28 luglio 1930
  161. 160. 11 agosto 1930
  162. 161. 11 agosto 1930
  163. 162. 25 agosto 1930
  164. 163. 22 settembre 1930
  165. 164. 22 settembre 1930
  166. 165. 6 ottobre 1930
  167. 166. 6 ottobre 1930
  168. 167. 20 ottobre 1930
  169. 168. 4 novembre 1930
  170. 169. 4 novembre 1930
  171. 170. 17 novembre 1930
  172. 171. 17 novembre 1930
  173. 172. 1° dicembre 1930
  174. 173. 15 dicembre 1930
  175. 174. 15 dicembre 1930
  176. 175. 29 dicembre 1930
  177. 176. 29 dicembre 1930
  178. 177. 13 gennaio 1931
  179. 178. 26 gennaio 1931
  180. 179. 26 gennaio 1931
  181. 180. 9 febbraio 1931
  182. 181. 23 febbraio 1931
  183. 182. 9 marzo 1931
  184. 183. 20 marzo 1931
  185. 184. 23 marzo 1931
  186. 185. 28 marzo 1931
  187. 186. 7 aprile 1931
  188. 187. 20 marzo 1931
  189. 188. 4 maggio 1931
  190. 189. 4 maggio 1931
  191. 190. 18 maggio 1931
  192. 191. 18 maggio 1931
  193. 192. 1 giugno 1931
  194. 193. 1 giugno 1931
  195. 194. 15 giugno 1931
  196. 195. 15 giugno 1931
  197. 196. 29 giugno 1931
  198. 197. 29 giugno 1931
  199. 198. 13 luglio 1931
  200. 199. 20 luglio 1931
  201. 200. 20 luglio 1931
  202. 201. 27 luglio 1931
  203. 202. 27 luglio 1931
  204. 203. 3 agosto 1931
  205. 204. 10 agosto 1931
  206. 205. 17 agosto 1931
  207. 206. 24 agosto 1931
  208. 207. 24 agosto 1931
  209. 208. 31 agosto 1931
  210. 209. 31 agosto 1931
  211. 210. 7 settembre 1931
  212. 211. 13 settembre 1931
  213. 212. 13 settembre 1931
  214. 213. 20 settembre 1931
  215. 214. 28 settembre 1931
  216. 215. 28 settembre 1931
  217. 216. 5 ottobre 1931
  218. 217. 12 ottobre 1931
  219. 218. 19 ottobre 1931
  220. 219. 19 ottobre 1931
  221. 220. 26 ottobre 1931
  222. 221. 2 novembre 1931
  223. 222. 9 novembre 1931
  224. 223. 16 novembre 1931
  225. 224. 16 novembre 1931
  226. 225. 23 novembre 1931
  227. 226. 30 novembre 1931
  228. 227. 30 novembre 1931
  229. 228. 7 dicembre 1931
  230. 229. 7 dicembre 1931
  231. 230. 10 dicembre 1931
  232. 231. 14 dicembre 1931
  233. 232. 14 dicembre
  234. 233. 21 dicembre 1931
  235. 234. 21 dicembre 1931
  236. 235. 28 dicembre 1931
  237. 236. 4 Gennaio 1932
  238. 237. 4 gennaio 1932
  239. 238. 11 gennaio 1932
  240. 239. 18 gennaio 1932
  241. 240. 18 gennaio 1932
  242. 241. 25 gennaio 1932
  243. 242. 1° febbraio 1932
  244. 243. 1 febbraio 1932
  245. 244. 8 febbraio 1932
  246. 245. 15 febbraio 1932
  247. 246. 22 febbraio 1932
  248. 247. 22 febbraio 1932
  249. 248. 29 febbraio 1932
  250. 249. 29 febbraio 1932
  251. 250. 7 marzo 1932
  252. 251. 14 marzo 1932
  253. 252. 14 marzo 1932
  254. 253. 21 marzo 1932
  255. 254. 28 marzo 1932
  256. 255. 28 marzo 1932
  257. 256. 4 aprile 1932
  258. 257. 4 aprile 1932
  259. 258. 11 aprile 1932
  260. 259. 11 aprile 1932
  261. 260. 18 aprile 1932
  262. 261. 25 aprile 1932
  263. 262. 25 aprile 1932
  264. 263. 2 maggio 1932
  265. 264. 9 maggio 1932
  266. 265. 16 maggio 1932
  267. 266. 23 maggio 1932
  268. 267. 23 maggio 1932
  269. 268. 30 maggio 1932
  270. 269. 6 giugno 1932
  271. 270. 13 giugno 1932
  272. 271. 13 giugno 1932
  273. 272. 19 giugno 1932
  274. 273. 19 giugno 1932
  275. 274. 27 giugno 1932
  276. 275. 27 giugno 1932
  277. 276. 4 luglio 1932
  278. 277. 12 luglio 1932
  279. 278. 18 luglio 1932
  280. 279. 18 luglio 1932
  281. 280. 25 luglio 1932
  282. 281. 25 luglio 1932
  283. 282. 1° agosto 1932
  284. 283. 1° agosto 1932
  285. 284. 9 agosto 1932
  286. 285. 9 agosto 1932
  287. 286. 15 agosto 1932
  288. 287. 15 agosto 1932
  289. 288. 22 agosto 1932
  290. 289. 22 agosto 1932
  291. 290. 29 agosto 1932
  292. 291. 29 agosto 1932
  293. 292. 5 settembre 1932
  294. 293. 5 settembre 1932
  295. 294. 12 settembre 1932
  296. 295. 12 settembre 1932
  297. 296. 19 settembre 1932
  298. 297. 27 settembre 1932
  299. 298. 27 settembre 1932
  300. 299. 3 ottobre 1932
  301. 300. 10 ottobre 1932
  302. 301. 10 ottobre 1932
  303. 302. 17 ottobre 1932
  304. 303. 17 ottobre 1932
  305. 304. 24 ottobre 1932
  306. 305. 24 ottobre 1932
  307. 306.
  308. 307. 31 ottobre 1932
  309. 308. 31 ottobre 1932
  310. 309. 9 novembre 1932
  311. 310. 14 novembre 1932
  312. 311. 21 novembre 1932
  313. 312. 21 novembre 1932
  314. 313. 28 novembre 1932
  315. 314. 28 novembre 1932
  316. 315. 5 dicembre 1932
  317. 316. 12 dicembre 1932
  318. 317. 13 dicembre 1932
  319. 318. 19 dicembre 1932
  320. 319. 19 dicembre 1932
  321. 320. 26 dicembre 1932
  322. 321. 2 gennaio 1933
  323. 322. 2 gennaio 1933
  324. 323. 9 gennaio 1933
  325. 324. 16 gennaio 1933
  326. 325.
  327. 326. 30 gennaio 1933
  328. 327. 30 gennaio 1933
  329. 328. 6 febbraio 1933
  330. 329. 13 febbraio 1933
  331. 330. 20 febbraio 1933
  332. 331. 20 febbraio 1933
  333. 332. 27 febbraio 1933
  334. 333. 6 marzo 1933
  335. 334. 14 marzo 1933
  336. 335. 21 marzo 1933
  337. 336. 27 marzo 1933
  338. 337. 27 marzo 1933
  339. 338. 3 aprile 1933
  340. 339. 3 aprile 1933
  341. 340. 10 aprile 1933
  342. 341. 10 aprile 1933
  343. 342. 10 aprile 1933
  344. 343. 17 aprile 1933
  345. 344. 30 aprile 1933
  346. 345. 30 aprile 1933
  347. 346. 8 maggio 1933
  348. 347. 16 maggio 1933
  349. 348. 22 maggio 1933
  350. 349. 29 maggio 1933
  351. 350. 5 giugno 1933
  352. 351. 11 giugno 1933
  353. 352. 11 giugno 1933
  354. 353. 18 giugno 1933
  355. 354. 2 luglio 1933
  356. 355. 2 luglio 1933
  357. 356. 6 luglio 1933
  358. 357. 10 luglio 1933
  359. 358. 17 luglio 1933
  360. 359. 24 luglio 1933
  361. 360. [luglio 1933]
  362. 361. 1 agosto 1933
  363. 362. 1 agosto 1933
  364. 363. 8 agosto 1933
  365. 364. 8 agosto 1933
  366. 365. 23 agosto 1933
  367. 366. 28 agosto 1933
  368. 367. 3 settembre 1933
  369. 368. 25 settembre 1933
  370. 369. 1° ottobre 1933
  371. 370. 1° ottobre 1933
  372. 371. 13 ottobre 1933
  373. 372. 24 ottobre 1933
  374. 373. 29 ottobre 1933
  375. 374. 5 novembre 1933
  376. 375. 12 novembre 1933
  377. 376. 20 novembre 1933
  378. 377. 27 novembre 1933
  379. 378. 4 dicembre 1933
  380. 379. 8 marzo 1934
  381. 380. 8 aprile 1935
  382. 381. Formia, 22 luglio 1935
  383. 382.
  384. 383. 11 agosto 1935
  385. 384. [25 novembre 1935]
  386. 385. [14 dicembre 1935]
  387. 386. [25 gennaio 1936]
  388. 387. [25 gennaio 1936?]
  389. 388. [16 giugno 1936]
  390. 389. [16 giugno 1936]
  391. 390. [luglio 1936]
  392. 391. [estate 1936]
  393. 392. [luglio 1936]
  394. 393. [agosto 1936]
  395. 394. [estate 1936]
  396. 395. [estate 1936]
  397. 396. [5 novembre 1936]
  398. 397. [24 novembre 1936]
  399. 398. [24 novembre 1936]
  400. 399. [novembre 1936]
  401. 400. [dicembre 1936]
  402. 401. [dicembre 1936]
  403. 402. [1936]
  404. 403.
  405. 404.
  406. 405. [5 gennaio 1937]
  407. 406. [23 gennaio 1937]
  408. 407. [23 gennaio 1937]
  409. 408.
  410. 409.
  411. 410.
  412. 411.
  413. 412.
  414. 413.
  415. 414.
  416. 415.
  417. 416.
  418. 417.
  419. 418.
  420. 419.
  421. 420.
  422. 421.
  423. 422.
  424. 423.
  425. 424.
  426. 425.
  427. 426.
  428. 427.
  429. 428.
  430. Benedetto Croce - Recensione alle Lettere dal carcere