Barcarola
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Barcarola

Il canto del gondoliere nella vita quotidiana e nell'immaginazione artistica

Autori Vari

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Il canto del gondoliere nella vita quotidiana e nell'immaginazione artistica

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La canzone da gondola veneziana, o barcarola, è strettamente legata alla storia di Venezia. A partire dalla metà del Settecento e sino al Novecento, la Barcarola si è sviluppata anche a livello strumentale e in ambito operistico, sino a divenire un genere europeo. In questo modo si è progressivamente allontanata dal contesto originario, contribuendo così alla diffusione dell'immaginario di Venezia in tutta Europa.Al centro di questo volume vi sono canzoni da battello e barcarole, cantate nelle serenate sul Canal Grande, come anche quei canti dei gondolieri circonfusi di leggenda, che avrebbero ripreso alcune stanze della Gerusalemme liberata del Tasso. Attraverso le testimonianze di Rousseau e di Goethe, il topos del "gondoliere che canta" diviene una componente fondamentale dell'immagine di Venezia che si va diffondendo in tutta Europa. Anche compositori come Mendelssohn, Rossini e Wagner hanno trovato ispirazione nei canti veneziani e in quelli da gondola. La barcarola si è sviluppata tuttavia pure nel contesto cittadino: considerata "canzone veneziana" da Giovanni Battista Perucchini (1784-1870) fino ad Antonio Buzzolla (1815-1871). La storia della barcarola in laguna appare dunque strettamente legata alla vita musicale veneziana e alla quotidianità delle associazioni musicali, delle accademie e dei salotti, ma fa parte anche della storia della città.

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Informazioni

Anno
2016
ISBN
9788867286423
Marco Rosa Salva
Canzoni da battello per flauto*
Il Museo del Territorio Parentino, Parenzo, Croazia, conserva una piccola ma interessante collezione di manoscritti musicali risalenti alla metà del diciottesimo secolo, facenti parte di un più ampio legato effettuato dal conte Stefano Carli (1726-1813) a favore della città di Parenzo.374 Il Carli nacque a Capodistria, dove visse principalmente, ma fu spesso a Venezia e risiedette in gioventù a Costantinopoli;375 era fratello minore del più noto Gian Rinaldo, illuminista, economista, storico, numismatico, nonché autore del trattato Osservazioni sulla musica antica e moderna, scritto, secondo quanto dice l’autore, «per insinuazione del nostro Giuseppe Tartini».376
Mi occuperò in questa sede delle trascrizioni per flauto di canzoni da battello, ma mi sembra utile dare prima una sommaria descrizione del contenuto del fondo, poco conosciuto.377
Ms. 3425
(già 3990)
Volume contenente una settantina di arie d’opera staccate, con la sola linea del canto e il basso, date a Venezia (Teatri di S. Cassiano e S. Giovanni Grisostomo) e a Bologna negli anni 1728-1731. Autori delle musiche: Geminiano Giacomelli, Nicola Porpora, Johann Adolf Hasse, Giuseppe Maria Orlandini, Giovanni Porta.
Ms. 3377
(già 3995)
Sonate per cembalo anonime.
Ms. 3381
(già 3998)
Cantate anonime per soprano, archi e basso continuo, in parte mutile.
Ms. 3379
(già 3999)
Sonate a tre di Domenico Gallo. Manca il fascicolo del violino I.
Ms. 3373
(già 4000)
“Lezioni” per il flauto dolce, nozioni di teoria musicale, minuetti e balli, alcune canzoni da battello trascritte per flauto dolce.
Ms. 3375
(già 3996)
Canzoni da battello trascritte per flauto dolce, due sonate a flauto solo e duetti per due flauti.
Ms. 3376
(già 3991)
Canzoni da battello e altri brani trascritti per flauto dolce.
Manoscritto senza segnatura
Sinfonia di Niccolò Jommelli, in parti separate. È inserito un bifoglio contenente una sonata per violoncello e basso continuo, anonima, senza relazione col resto del manoscritto.
Foglio senza segnatura
Due canzoni da battello.
Tre dei manoscritti sono interamente dedicati a composizioni per il flauto dolce. La presenza di trascrizioni di canzoni da battello presuppone che la compilazione sia avvenuta non prima del finire del terzo decennio del Settecento;378 ciò è a prima vista un fatto inconsueto, dal momento che il flauto dolce era in questi anni già decisamente passato di moda. A Venezia questo strumento aveva goduto di un certo successo nel primo Settecento, come è testimoniato da numerose opere a stampa e manoscritte ad esso dedicate.
Tra le raccolte solistiche ricordiamo l’opera II di Benedetto Marcello (1712),379 che consiste di dodici sonate per flauto; il manoscritto conservato a Dresda contenente altre dodici sonate di Francesco Maria Veracini, compost...

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