Grammatica di arabo standard moderno

Fonologia, morfologia e sintassi

Giuliano Mion, Luca D'Anna

• Editore: Hoepli
• Anno: 2021
• ISBN:
  9788836004478
• Argomento: Languages & Linguistics
• Categoria: Languages

Questo volume offre un'approfondita descrizione grammaticale dell'arabo standard moderno, lingua ufficiale dei ventidue paesi che compongono la Lega degli Stati Arabi, nonché una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite.Partendo dalla scrittura e dalla fonetica per giungere alle strutture morfologiche e sintattiche più complesse, il manuale costituisce uno strumento di consultazione utile sia al principiante alle prese con i primi rudimenti della lingua, sia allo studente di livello avanzato. Ogni argomento è trattato in maniera chiara e completa, abbinando i moderni strumenti della descrizione linguistica alle categorie classiche della tradizione grammaticale araba.Il volume si basa su una ricca quantità di esempi tratti da un vasto corpus di documenti autentici letterari, scientifici e giornalistici, in modo da illustrare i vari utilizzi della lingua nei differenti contesti e confrontarsi con la lingua reale: l'arabo impiegato da scrittori, intellettuali e giornalisti dell'età contemporanea. Laddove l'arabo standard moderno si discosta dalle norme dell'arabo classico, le divergenze vengono segnalate puntualmente con ampia esemplificazione specificando quali strutture siano da considerarsi obsolete e quali, invece, di uso corrente.

Morfologia

2Morfologia. Caratteristiche generali

Questo capitolo si limita a fornire le coordinate generali che si rivelano necessarie per districarsi agevolmente nell’analisi della morfologia araba. Verranno infatti introdotti i concetti fondamentali che ricorreranno nella trattazione di tutti i capitoli relativi alla morfologia.

2.1 Le basi: radice e schema

L’arabo è una lingua dalla morfologia ricca e i grammatici arabi, sin dal Medioevo, hanno suddiviso la totalità del lessico arabo in tre grandi categorie:

•اِسْم ism ‘nome’: categoria comprendente i sostantivi, gli aggettivi, i pronomi e i nomi deverbali;

•فِعْل fiʕl ‘verbo’: categoria comprendente esclusivamente il verbo;

•حَرْف ḥarf ‘particella’ (lett. ‘lettera’): categoria comprendente tutto ciò che non è incluso nelle prime due, ovvero congiunzioni, preposizioni, subordinanti.

Se si escludono i pronomi, i dimostrativi, i relativi e le particelle, il resto del lessico arabo è riconducibile a un insieme di ‘radici’ che si incasellano in ‘schemi’.

Per ‘radice’ (جِذْر ǧiḏr) si intende una sequenza di consonanti, in genere tre, che possiede un valore semantico particolare. Questa sequenza di consonanti deve sempre entrare in contatto con vocali, o con altre consonanti, per formare delle parole di senso compiuto. In sostanza, per fare un esempio, la sequenza di consonanti q-b-l è una radice che, in sé, veicola l’idea generale di ‘accettare’. Tale sequenza, tuttavia, è impossibile da trovare in forma nuda, ovvero nel suo scheletro originario così come appena presentato. Piuttosto, la si trova sempre in combinazione con una serie di vocali o di altre consonanti, come per esempio nella seguente lista di termini:

مُقابَلة	muqābala	incontro
قُبْلة	qubla	bacio
اِسْتِقْبال	istiqbāl	ricevimento
قَبِلَ	qabila	ha^m accettato
قَبَّلَ	qabbala	ha^m baciato
قَبْلَ	qabla	prima

Tale lista include sostantivi, verbi e preposizioni, ossia tutti elementi lessicali che sono differenti fra di loro sia nel significato che nella struttura, ma la cui costante è la presenza delle tre consonanti q-b-l. Le tre consonanti sono infatti la radice comune a tutti i termini elencati e prendono il nome di ‘radicali’.

La numerosità di radici dell’arabo non è precisamente quantificabile, ma basti pensare che una radice in genere è costituita da tre o più consonanti e che il sistema fonologico arabo conta ventotto segmenti consonantici, incluse le semivocali y e w.

A ciò, si aggiunga inoltre che in una determinata radice l’ordine delle radicali è immutabile: se infatti, per ripr...