Guida al piano nazionale di ripresa e resilienza - PNRR
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Vito Vacca

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Una guida operativa, agile e mirata, al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che cambierà l’Italia. Tutte le Linee di intervento, gli Investimenti e le Riforme per comprendere come partecipare alla realizzazione del Piano.
Il PNRR ha come destinatario l’intero Paese: le Pubbliche Amministrazioni, le Imprese, le Famiglie, le Città ed i Comuni, la Ricerca&Sviluppo e l’Innovazione, il Mezzogiorno, le Donne ed i Giovani.
Il Piano rappresenta un’opportunità unica, assolutamente irripetibile; ma bisogna essere informati e preparati. I tempi sono ridotti e contingentati dalle regole europee; il testo spiega come fare per salire a bordo.
La guida è rivolta a professionisti, manager, imprenditori, amministratori e dirigenti pubblici, funzionari e laureati, che vogliono comprendere il meccanismo di funzionamento del PNRR per partecipare all’implementazione del Piano.
A tutti è richiesto un cambio di mentalità, dopo 25 anni di risorse in forte diminuzione per Università, Comuni, Scuola, Sanità, è giunto il momento di investimenti per 235, 6 miliardi con un forte impatto economico.

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Informazioni

Anno
2021
ISBN
9788833793917
Argomento
Jura
Categoria
Zivilrecht

CAPITOLO XI

Le risorse per il Mezzogiorno nel PNRR

Sommario: 11.1. Le risorse territorializzate nel PNRR. – 11.2. Le sei Missioni e gli interventi nel Sud. – 11.3. Le Risorse per il Mezzogiorno nel ReactEU. – 11.4. Gli Interventi per la Salute nel ReactEU. – 11.5. Gli Interventi per l’Occupazione nel ReactEU. – 11.6. Gli Interventi per l’Inclusione sociale nel ReactEU. – 11.7. Gli Interventi per la Scuola nel ReactEU. – 11.8. Gli Interventi per Ricerca ed Istruzione superiore nel ReactEU. – 11.9. Gli Interventi della Competitività per la Transizione nel ReactEU. – 11.10. Gli Interventi per Energia, Ambiente e Clima nel ReactEU. – 11.11. Tabelle di riepilogo delle risorse disponibili per il Sud nel PNRR. – 11.12. Riepilogo delle risorse per il Mezzogiorno.

11.1. Le risorse territorializzate nel PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato a giugno 2021 dalla Commissione Europea, ed il 13 luglio 2021 dal Consiglio, assegnerebbe alle Regioni dell’Italia meridionale una quota di risorse pari a circa 82 miliardi di Euro.
Si tratterebbe del 40 per cento di tutte le risorse territorializzate, ossia con una destinazione specifica rispetto ai territori; il documento ufficiale afferma che l’obiettivo del Piano è di “accompagnare una nuova stagione di convergenza tra Sud e Centro-Nord, per affrontare un nodo storico dello sviluppo del Paese”.
Si afferma anche che non si tratta di un tetto massimo, bensì di un punto di partenza, se le Regioni del Mezzogiorno sapranno sfruttare questa opportunità, la quota del 40 per cento potrà soltanto crescere.
Nel PNRR si legge che le riforme per migliorare la Pubblica Amministrazione ed accelerare gli investimenti, contenute nel Piano, potranno avere un impatto rilevante sul territorio meridionale.
Potranno contribuire ad una migliore efficacia nell’impiego di tutte le risorse, non soltanto di quelle del PNRR, ma anche dei Fondi Strutturali per la coesione territoriale.
Un’altra riforma molto attesa, volta a garantire alle popolazioni del Sud l’effettivo rispetto dei diritti di cittadinanza, è quella che riguarda la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) per importanti servizi alla persona, partendo dagli asili nido.
È previsto anche un Piano di Azione contro il lavoro sommerso ed investimenti per la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia; in modo da potenziare l’edilizia residenziale pubblica, rigenerare le aree urbane, migliorare i servizi socio-culturali e quelli di prossimità.

11.2. Le sei Missioni e gli interventi nel Sud

Nello specifico, vediamo quali sono gli obiettivi fondamentali contenuti nelle sei Missioni che dovranno realizzarsi nel Mezzogiorno.
Missione 1: incidere sulla produttività delle PMI e migliorare la connettività nelle zone rurali e nelle aree interne.
Missione 2: migliorare la gestione dei rifiuti e ridurre l’elevato livello di dispersione delle risorse idriche.
Missione 3: rafforzare le infrastrutture, a partire dalla rete ferroviaria, in riferimento soprattutto alle tratte: Salerno – Reggio Calabria; Napoli – Bari; Palermo – Catania – Messina; Taranto – Potenza – Battipaglia; nonché rafforzare l’intermodalità e la logistica integrata.
Missione 4: migliorare la presenza di asili nido e scuole per l’infanzia, potenziare ed ammodernare l’edilizia scolastica, contrastare l’abbandono scolastico e la povertà educativa, creare nuovi centri di eccellenza della ricerca attraverso la nascita di ecosistemi dell’innovazione.
Missione 5: consolidare i servizi essenziali, a partire da quelli socio-sanitari, ed abbattere il divario di connettività e digitalizzazione nelle aree marginali, riformare e potenziare le infrastrutture delle Zone Economiche Speciali (ZES), con maggiori informazioni nella tabella che segue:
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Missione 6: superare il divario tra i sistemi sanitari regionali, attraverso la riorganizzazione delle politiche della salute ed investimenti basati sui fabbisogni assistenziali.
I dati ufficiali comunicati dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale sono riportati nella grafica che segue in percentuale rispetto alle risorse territorializzate:
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11.3. Le Risorse per il Mezzogiorno nel ReactEU

Bisogna ricordare che tra le risorse del PNRR c’è anche lo strumento di risposta rapida alla pandemia ReactEU che assegna risorse supplementari per gli anni 2021 – 2022, allo scopo di promuovere il superamento degli effetti negativi della crisi sanitaria sull’economia, sull’occupazione e sui sistemi sociali.
Le risorse europee che spettano all’Italia su ReactEU, e per le quali non è previsto il cofinanziamento nazionale, sono in tutto 13,5 miliardi di Euro, di cui 11,3 miliardi da utilizzare già nel corso dell’anno 2021.
Gli interventi individuati nel ReactEU consentono di definire già da ora che una quota del 64,3 per cento di queste risorse sarà destinata al Mezzogiorno, pari a 8,36 miliardi di Euro.
D’intesa con la Commissione Europea, l’Italia ha deciso di concen...

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