
- 613 pagine
- Italian
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eBook - ePub
Delitto e castigo
Informazioni su questo libro
Solitudine, lacerazione e rivolta. Il romanzo sulla violenza della vita pensata, dove corruzione e innocenza sono ancora una cosa sola. Scritto da un uomo malato e insorto, reduce da quattro anni di lavori forzati e da una fi nta fucilazione, questo libro porta nella letteratura la vicinanza esplosiva alla propria anima e lo scorticamento, il trauma del pensiero e della coscienza che erompono dai corpi come presenze aliene.
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Informazioni
DELITTO e CASTIGO
CRONOLOGIA DELLA VITA E DELLE OPERE
1821 Fëdor Michajlovič nasce il 30 ottobre a Mosca, secondo figlio del medico militare Michail Andreevic Dostoevskij, discendente di un’antica famiglia nobiliare lituana, e di Mar’ja Fëdorovna Nečaeva, figlia di mercanti moscoviti. La famiglia abita nell’ospedale per poveri, la Marinsk aia bol’nica, dove il padre svolge la sua professione.
1834 Nell’autunno i due fratelli, Michail e Fëdor, entrano nel convitto privato di L.I. Čermak, a Mosca.
1837 Il 27 febbraio la madre muore di tisi. Nel maggio Michail e Fëdor si trasferiscono a Pietroburgo ed entrano nel convitto del capitano K.F. Kostomarov per seguire i corsi preparatori all’Istituto di Ingegneria dell’Accademia Militare. Il padre si dimette dal servizio e si ritira nella proprietà di Čermašnja, dove nel giugno dell’anno successivo sarebbe stato assassinato dai propri servi della gleba. Secondo varie testimonianze, Fëdor ebbe il suo primo attacco di epilessia alla notizia della morte del padre.
1838-1841 Fëdor entra (mentre il fratello Michail viene escluso) nell’Istituto di Ingegneria; si rivela un ottimo studente; nel febbraio 1841 legge al fratello Michail due drammi, Maria Stuarda e Boris Godunov, scritti sotto l’influenza di Schiller e di Puskin e andati dispersi. In agosto viene ammesso al corso per ufficiali e un anno dopo ottiene la promozione a sottotenente.
1843-1844 Ottiene il diploma dell’Istituto di Ingegneria e viene impiegato come cartografo presso il Ministero della Guerra a Pietroburgo; prende in affitto un appartamento insieme al medico Rie- senkampf, traduce George Sand e Balzac (Eugenie Grandet). Fin da allora si appassiona al gioco, contraendo numerosi debiti. Nell’agosto 1844, destinato in missione a una lontana fortezza, si congeda dal servizio militare. Il 30 settembre informa il fratello che sta finendo un romanzo (Povera gente).
1845 Fa conoscenza con Nekrasov, Turgenev e Belinskij. Ai primi di giugno Nekrasov e Grigorovič leggono di notte il manoscritto di Povera gente e alle quattro del mattino si recano da lui per dichiarargli che è nato un nuovo scrittore. In estate comincia a lavorare alla stesura del secondo romanzo, Il sosia, e in una notte di novembre scrive Romanzo in nove lettere.
1846 In gennaio pubblica Povera gente nella «Petroburgskij sbornik», un almanacco diretto da Nekrasov e Panaev e nel febbraio Il sosia sulla rivista «Annali della patria» (Otečestvennye zapiski), suscitando vivaci polemiche di critica e di lettori. Passa l’estate a Reval insieme alla nuova famiglia del fratello; alla fine dell’anno prende i primi contatti con il circolo Petraševskij.
1847 Frequenta i «venerdì» del letterato socialista Petraševskij, dove si tengono dibattiti su opere proibite dalla censura; da aprile a giugno lavora come feuilletonista presso un giornale pietroburghese; pubblica su riviste Il signor Procharčin e la prima parte della Padrona.
1848 Pubblica su varie riviste e almanacchi otto racconti, tra cui La moglie altrui, Cuore debole, Polzunkov, L’albero di Natale e lo sposalizio, Le notti bianche. In autunno comincia il romanzo Netočka Nezvanova.
1849 Pubblica in gennaio e febbraio due parti del romanzo Netočka Nezvanova sulla rivista «Annali della patria». Il 23 aprile, alle quattro del mattino, è arrestato e rinchiuso nella fortezza di Pietro e Paolo insieme ad altri trentatré membri del gruppo Petrasevskij. L’istruttoria si protrae da maggio a novembre. Il 16 novembre viene condannato a morte; il 22 dicembre i condannati vengono portati sul luogo di esecuzione. Proprio in quel momento lo zar commuta la condanna a morte in quattro anni di lavori forzati e in altri quattro di servizio militare come soldato semplice in Siberia. Il 24 dicembre, incatenato, su una slitta carceraria, parte per Omsk.
1850-1854 Trascorre quattro anni di vita durissima nel carcere di Omsk; in questi anni viene colpito spesso da gravi attacchi epilettici. Nelle poche giornate libere dal lavoro, legge i Vangeli, qualche romanzo di Dickens e di Dumas; scrive degli appunti per le sue future Memorie da una casa di morti.
1854-1856 Uscito dal penitenziario a metà febbraio, sconta la seconda parte della pena come soldato semplice nel settimo battaglione di linea a Semipalatinsk. S’innamora di Mar’ja Isaeva (moglie e poi vedova di un impiegato, al cui figlio dava ripetizioni). Nel 1855 viene promosso a sottotenente.
1857 Il 7 febbraio sposa Mar’ja Isaeva; comincia Le memorie da una casa di morti, pubblicate nel 1861-62. In agosto pubblica il primo racconto, Il piccolo eroe, dopo otto anni di silenzio.
1858 Nel gennaio rassegna le dimissioni dall’esercito, chiedendo il permesso di poter risiedere a Mosca; lavora contemporaneamente a due romanzi di tono ironico, Il sogno dello zio e Il villaggio di Stepančikovo.
1859 Il 18 marzo ottiene il congedo dal servizio militare, e come città di residenza gli viene indicata Tver’. Nel marzo la rivista «Parola russa» (Russkoe slovo) pubblica Il sogno dello zio; in agosto si trasferisce a Tver’. Il numero di novembre-dicembre della rivista «Annali della patria» pubblica Il villaggio di Stepanačikovo. Nel dicembre gli viene concesso di risiedere a Pietroburgo.
1860-1861 Nel gennaio 1860 vengono pubblicate le sue opere complete in due volumi e in settembre escono Le memorie da una casa di morti nella rivista «Mondo russo» (Russkij mir). Nel gennaio 1861 comincia a uscire la rivista «Il tempo» (Vrenija), fondata insieme al fratello Michail e ai due noti critici Strachov e Grigor’ev. I primi sette numeri pubblicano il suo romanzo Umiliati e offesi; fa la conoscenza di Apollinarija Suslova.
1862 Tra giugno e agosto compie il suo primo viaggio all’estero (Parigi, Londra - dove si incontra con i rivoluzionari russi in esilio Herzen e Bakunin -, Svizzera, Italia). Scrive il racconto Una brutta storia e conclude la pubblicazione di Memorie da una casa di morti; si dedica poi alla stesura del reportage Note invernali su impressioni estive, una violenta stroncatura della società europea sulla via dell’industrializzazione, che verrà pubblicato nel 1863. Nell’inverno inizia la sua relazione con Apollinarija Suslova.
1863 Nel maggio la rivista «Il tempo» viene sospesa a causa di un articolo sulla questione polacca; riparte in giugno per l’Europa. Raggiunge a Parigi Apollinarija Suslova e insieme ripartono per l’Italia. Tra scene di gelosia (Apollinarija si era innamorata di uno studente) e riguardevoli perdite al gioco, viene concepito il breve romanzo Il giocatore. In settembre incontra Turgenev a Baden-Baden; nel novembre torna a Mosca dalla moglie gravemente ammalata; elabora insieme al fratello un progetto per una rivista nuova, «L’epoca» (Epocha).
1864 In marzo comincia a uscire la nuova rivista, dove pubblica la prima parte delle Memorie dal sottosuolo. Il 16 aprile muore la moglie e, subito dopo, stroncato da una improvvisa malattia, il fratello Michail, lasciando debiti enormi.
1865 Il 22 marzo esce l’ultimo fascicolo della rivista che contiene un racconto grottesco, Il coccodrillo. Nel mese di marzo-aprile è un assiduo ospite in casa di Anna Korvin-Krukovskaja che ha esordito come scrittrice su «L’epoca»; le fa una proposta di matrimonio, ma Anna non accetta. Compie il terzo viaggio in Europa, gioca e perde ancora alla roulette e chiede prestiti ad amici e conoscenti. Lavora alla stesura del romanzo Delitto e castigo.
1866 Da gennaio la rivista «Messaggero russo» (Russkij vestnik) pubblica a puntate il romanzo Delitto e castigo. Il 4 ottobre Dostoevskij conosce la giovane stenografa Anna Grigor’evna Snitkina, che lo aiuta nella stesura del Giocatore (4-29 ottobre); poche settimane dopo la consegna del romanzo i due si fidanzano.
1867 Il 15 febbraio si sposa con Anna Snitkina (1848-1918), a Pietroburgo. Anna, giovane, intelligente e forte, sarà al suo fianco per altri quattordici anni, contribuendo a una vita familiare serena e a una relativa tranquillità economica che Dostoevskij non aveva mai conosciuto. In aprile i coniugi Dostoevskij partono per l’Europa, dove rimarranno per quattro anni: soggiornano a Berlino, Dresda, Bad Homburg, Baden-Baden e Ginevra, dove lo scrittore inizia la stesura del romanzo L’idiota.
1868 Da gennaio a dicembre pubblica L’idiota a puntate sulla rivista «Il messaggero russo». Nel marzo nasce la figlia Sonja, che vivrà solo tre mesi. In settembre, insieme alla moglie si trasferisce a Firenze, dove rimarrà fino al luglio dell’anno successivo e dove porterà a termine il romanzo L’idiota.
1869 Da Firenze Dostoevskij e la moglie partono per Dresda, dove il 26 settembre nasce la seconda figlia, Ljubov’. In dicembre lo scrittore invia alla rivista «Aurora» (Zada) il manoscritto del breve romanzo L’eterno marito.
1870 Per tutto l’anno continua a lavorare intensamente al romanzo I demoni.
1871 Rinuncia definitivamente alla sua passione per il gioco. Comincia a uscire a puntate sul «Messaggero russo» (gennaio-novembre) il romanzo I demoni, che gli dà la possibilità finanziaria di poter pensare a un ritorno in patria. L’8 luglio Dostoevskij ritorna definitivamente a Pietroburgo, dove Anna darà alla luce un bambino, Fëdor. In inverno il principe Mescerskij, l’editore della rivista conservatrice «Il cittadino» (Grazdanin), offre a Dostoevskij la direzione della rivista in cui lo scrittore pubblicherà dal 1873 una serie di interventi dal semplice titolo Il diario di uno scrittore. In casa di Mescerskij, fa la conoscenza di Pobedonoscev, il futuro procuratore del Santo Sinodo, uno degli uomini più intelligenti, ma anche più reazionari di tutta la Russia. Tra i due si stabiliscono duraturi rapporti d’amicizia.
1873 Comincia a dirigere la rivista «Il cittadino», mentre Anna pubblica le opere del marito in proprio; la sua iniziativa ha un notevole successo economico. Per motivi di salute lo scrittore si trasferisce con la famiglia nei mesi estivi a Staraja Russa. Stringe amicizia con il filosofo Vladimir Solov’ëv.
1874-1875 Nell’aprile 1874 «Il cittadino» annuncia che lo scrittore, a causa di precarie condizioni di salute, avrebbe cessato la collaborazione alla rivista. Dostoevskij passa l’estate e l’inverno a Staraja Russa. In maggio comincia la stesura del romanzo L’adolescente, che sarà terminato nel corso del...
Indice dei contenuti
- Cover
- Collana
- Frontespizio
- DELITTO E CASTIGO
- Indice