
- 160 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
Informazioni su questo libro
« Attingendo con la stessa scrupolosità da Derrida come da Black Mirror, passando per Walter Benjamin o Simon Reynolds, Sisto sfida l'imbuto della distopia e cerca la risposta a queste domande senza pregiudizi. »
Robinson - la Repubblica - Marco Bracconi « «Attingendo con la stessa scrupolosità da Derrida come da Black Mirror, passando per Walter Benjamin o Simon Reynolds, Sisto sfida l'imbuto della distopia e cerca la risposta a queste domande senza pregiudizi». »
«Robinson - la Repubblica» - Marco Bracconi
Ecco che si avvicinano gli ultimi giorni di dicembre e puntualmente Facebook ci propone un video, colorato e un po' pacchiano, che si intitola «Il tuo anno su Facebook». Dura circa un minuto, e vi si alternano le immagini e i post che nei dodici mesi trascorsi hanno ricevuto il maggior numero di like e commenti. Alla fine del video leggiamo: «A volte, uno sguardo al passato ci aiuta a ricordare quali sono le cose più importanti. Grazie di esserci!».
Proprio questo sguardo al passato – su cui sempre di più si concentrano i social network – offre a Davide Sisto lo spunto per riflettere su come cambia nell' era digitale il nostro rapporto con la memoria e l'oblio. Il passato non esiste realmente: è solo una storia che raccontiamo a noi stessi. Ma cosa succede quando questa storia la raccontiamo non solo a noi ma anche ai nostri follower, registrandola, insieme ad altri milioni di utenti, all'interno dei nostri profili social e sul web, rendendola consultabile per sempre?
I social network stanno diventando degli enormi archivi digitali, a partire dai quali è possibile costruire– in maniera del tutto inedita – una grande autobiografia culturale collettiva, in cui ciascuno contribuisce con parole e immagini a delineare tanto il proprio profilo biografico quanto quello degli altri, plasmando insieme la memoria personale e quella collettiva.
Con gli strumenti della filosofia – che nelle mani di Sisto non ha paura di confrontarsi con i temi più caldi e controversi della cultura digitale – Ricordati di me ci aiuta a esplorare la rivoluzione digitale in corso, che lascerà agli storici del futuro un patrimonio di tipo nuovo. L'organizzazione collettiva dei testi e del linguaggio, che si verifica quotidianamente online, infatti, incoraggia una scrittura non creativa, che per la prima volta attribuisce valore al plagio, al furto, al copia e incolla, all'appropriazione dei testi altrui, ma anche alla cooperazione generale e alla solidarietà scientifica e letteraria.
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Informazioni
Indice dei contenuti
- L’autore
- Frontespizio
- Pagina di Copyright
- Indice
- Ricordati di me
- Introduzione. I social network e lo sguardo al passato
- 1. Dai social network agli archivi digitali
- 2. Autobiografie culturali collettive ed enciclopedie dei morti 2.0
- 3. Memoria totale, immortalità digitale, retromania
- Conclusione. Eredità digitale e ritorno all’oblio
- Note
- Ringraziamenti
- Bibliografia essenziale
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