Dislessia in età adulta
eBook - ePub

Dislessia in età adulta

Enrico Ghidoni, Giacomo Guaraldi

  1. Italian
  2. ePUB (mobile friendly)
  3. Available on iOS & Android
eBook - ePub

Dislessia in età adulta

Enrico Ghidoni, Giacomo Guaraldi

Book details
Book preview
Table of contents
Citations

About This Book

Questo volume raccoglie esperienze e saggi sul trattamento della dislessia in età adulta (all'Università e nel mondo del lavoro).Dopo un capitolo sulle nuove norme introdotte nel mondo universitario con la Legge n. 17 del 2010, gli autori riportano una serie di testimonianze raccontate in prima persona da universitari, laureati e adulti inseriti nel mondo del lavoro, accomunati da un disturbo specifico di apprendimento.Il volume raccoglie poi alcuni contributi di studiosi di fama internazionale (Cesare Cornoldi, Denny Menghini, Ciro Ruggerini, Andrea Biancardi, Enrico Ghidoni) e una parte dedicata alle tecnologie compensative.

Frequently asked questions

How do I cancel my subscription?
Simply head over to the account section in settings and click on “Cancel Subscription” - it’s as simple as that. After you cancel, your membership will stay active for the remainder of the time you’ve paid for. Learn more here.
Can/how do I download books?
At the moment all of our mobile-responsive ePub books are available to download via the app. Most of our PDFs are also available to download and we're working on making the final remaining ones downloadable now. Learn more here.
What is the difference between the pricing plans?
Both plans give you full access to the library and all of Perlego’s features. The only differences are the price and subscription period: With the annual plan you’ll save around 30% compared to 12 months on the monthly plan.
What is Perlego?
We are an online textbook subscription service, where you can get access to an entire online library for less than the price of a single book per month. With over 1 million books across 1000+ topics, we’ve got you covered! Learn more here.
Do you support text-to-speech?
Look out for the read-aloud symbol on your next book to see if you can listen to it. The read-aloud tool reads text aloud for you, highlighting the text as it is being read. You can pause it, speed it up and slow it down. Learn more here.
Is Dislessia in età adulta an online PDF/ePUB?
Yes, you can access Dislessia in età adulta by Enrico Ghidoni, Giacomo Guaraldi in PDF and/or ePUB format, as well as other popular books in Education & Learning Disabilities. We have over one million books available in our catalogue for you to explore.

Information

Year
2013
ISBN
9788859003809

1

Università e nuove norme

Iter legislativo nel favorire l’integrazione degli studenti con disabilità in ambito universitario e interventi di alcuni atenei a favore degli studenti
con DSA

Paolo Mancarella e Giacomo Guaraldi
A partire dall’entrata in vigore della legge n. 17 del 28 gennaio 1999, che integra e modifica con indicazioni specifiche rispetto alle università la legge 104/1992, gli atenei devono garantire agli studenti disabili sussidi tecnici e didattici specifici, il supporto di appositi servizi di tutorato specializzato e un trattamento individualizzato per il superamento degli esami universitari.
Ogni ateneo deve, inoltre, nominare un docente delegato dal rettore con funzioni di coordinamento, monitoraggio e supporto di tutte le iniziative concernenti l’integrazione degli studenti disabili nell’ateneo stesso.
Per garantire questi supporti, il MIUR, a partire dal 1999, finanzia con un’apposita quota gli atenei utilizzando un fondo per il finanziamento ordinario delle università (5 milioni di euro).
La legge 17/1999 funge da spartiacque tra due modalità diverse di intervento: prima, gli interventi a favore degli studenti disabili avevano carattere sporadico, estemporaneo ed erano quasi sempre stimolati da richieste specifiche; dopo, l’ateneo è tenuto a adottare un approccio di tipo sistematico in materia di integrazione e supporto degli studenti disabili.
Per questo motivo, a seguito della legge, nella quasi totalità degli atenei italiani si costituisce un Servizio Studenti Disabili, in alcuni casi come struttura amministrativa autonoma, in altri come parte delle strutture di ateneo dedicate all’erogazione dei servizi agli studenti.
Il Servizio Accoglienza Studenti Disabili è coordinato dal delegato del rettore alla disabilità e spesso affiancato da una Commissione Disabilità, con rappresentanti delle varie facoltà.
Per la costituzione e il mantenimento di questo servizio, diventa decisiva la possibilità di fruire dei fondi dedicati (quelli istituiti dalla 17/1999) in base al numero di studenti disabili iscritti e ai progetti ad essi rivolti.
Tra i servizi rivolti agli studenti, vi è quello del tutorato specializzato, che riguarda l’insieme delle attività e dei servizi mirati all’integrazione dello studente disabile nella vita universitaria. Si tratta di un servizio attivato su richiesta del singolo studente, improntato alla personalizzazione, sulla base dei bisogni educativi speciali; per individuare i bisogni educativi speciali, acquisisce un ruolo centrale il Servizio Accoglienza Studenti Disabili, che coadiuva i tutor e altri collaboratori nella conoscenza della specificità dei problemi dello studente disabile.
I servizi offerti riguardano l’orientamento in ingresso (scelta del corso di studio; supporto per prove di ammissione e test di ingresso, introdotti, per gli studenti con DSA, con la legge 170/2010); servizi per la didattica (ausili tecnologici e informatici specifici; postazioni attrezzate in aule, laboratori e biblioteche; fornitura di materiale didattico in formato elettronico; accompagnamento presso le strutture didattiche; presenza di interpreti o facilitatori della comunicazione; modalità di esame individualizzate); monitoraggio dell’accessibilità agli ambienti universitari (aule, biblioteche, strutture didattiche in generale); peer tutoring (allo studente disabile vengono affiancati, soprattutto nei primi anni di corso, compagni di corso o studenti senior in tutte le attività legate alla didattica, che ricoprono diverse mansioni, come la presa di appunti, lo studio individuale, la frequentazione di biblioteche e sale studio, ecc.). In molti casi i tutor vengono selezionati dalle graduatorie degli studenti part-time; l’università promuove iniziative di sensibilizzazione e formazione dei tutor.
A seguito dell’istituzione dei servizi per gli studenti disabili, negli atenei italiani nasce l’esigenza di dare vita a momenti di incontro tra i delegati alla disabilità, per scambiare esperienze e idee, individuare modalità efficaci di intervento e chiarire i principi ispiratori comuni: nel 2001 viene istituita la Conferenza Nazionale Universitaria Delegati Disabilità – CNUDD come organo ufficiale di coordinamento delle università italiane in materia di interventi a favore degli studenti disabili.
Nel luglio 2001 la CNUDD è riconosciuta dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) quale organo ufficiale e si dota di uno Statuto e di un regolamento che prevede l’elezione (con cadenza triennale) di un consiglio direttivo di cinque membri, all’interno del quale viene nominato il presidente.
La CNUDD si riunisce in assemblea, di norma, due volte all’anno, cura i rapporti con associazioni ed enti a livello nazionale ed è divenuta l’interlocutore del MIUR per tutte le problematiche inerenti la legge 17/1999. Ha proposto modifiche ai criteri di ripartizione dei fondi sulla disabilità e modalità diverse di rendicontazione delle spese, rispetto a quelle inizialmente previste (ad esempio, su iniziativa della CNUDD, da due anni il 10% dei fondi istituiti dalla legge 17/1999 viene riservato al finanziamento di progetti innovativi).
Gli studenti disabili iscritti alle università hanno subito, in questi anni, un trend decisamente ascendente: si è passati da meno di 5.000 iscritti nell’anno accademico 2000/01 a oltre 11.000 iscritti nell’anno accademico 2006/07, con un incremento costante come evidenziato dai due grafici delle figure 1.1 e 1.2 (dati MIUR CINECA).
Grafico con trend ascendente delle iscrizioni dei disabili alle università.
Fig. 1.1 Trend iscrizioni di studenti disabili all’università (fonti MIUR CINECA).
Questo trend è particolarmente significativo se confrontato con l’andamento del numero totale di studenti iscritti nelle università italiane nello stesso arco temporale (grafico della figura 1.3) che mostra una stabilizzazione e un lieve calo negli ultimi anni. A testimonianza di ciò, si riportano i dati del Rapporto Osservasalute 2008 (Università Cattolica): dall’anno scolastico 1997/98 al 2006/07 si è passati, nelle scuole di ogni ordine e grado, da 113.000 a 174.000 iscritti con disabilità (incremento superiore al 50%), a fronte di una lieve flessione del totale degli iscritti (da 7.706.937 del 1997/98 a 7.687.387 del 2006/07).
Grafico del Numero di studenti disabili su 10.000 iscritti all’università.
Fig. 1.2 Numero di studenti disabili su 10.000 iscritti all’università.
Grafico dell'Andamento temporale del totale di iscritti all’università.
Fig. 1.3 Andamento temporale del totale di iscritti all’università.
Dunque sempre più studenti disabili si affacciano ai percorsi di studio universitari: le ragioni di questo trend positivo tuttavia non risiedono solo negli effetti, sicuramente importanti, della legge 17/1999. Si rileva anche un costante incremento degli studenti con disabilità che frequentano la scuola secondaria di secondo grado, grazie anche all’innalzamento dell’obbligo scolastico e a efficaci politiche di sostegno. Ciò ha comportato evidentemente un ampliamento della platea di potenziali studenti universitari.
L’università non ha offerto solo servizi ma anche promozione e diffusione di una cultura della disabilità all’interno dell’istituzione universitaria; mette in atto un’opera di sensibilizzazione degli studenti, del corpo docente e del personale tecnico-amministrativo, per lo sviluppo di attività e buone pratiche in tutti gli atenei. A questo proposito, riferisce Andrea Canevaro, ex delegato alla disabilità dell’Università di Bologna: «Si è creata una certa competitività tra le università anche per quel che riguarda l’accoglienza ai disabili. Oggi un ateneo, se non è ancora attrezzato adeguatamente in questo senso, fa davvero una pessima figura. E questa competizione porta a migliorare i servizi offerti» (comunicazione personale).
E proprio all’università molti giovani disabili fanno esperienza di vera autonomia; anche se esiste ancora una certa difficoltà — delle famiglie e dei genitori, più che dei giovani disabili — a passare dalla «logica del sostegno», mossa da un certo assistenzialismo e pietismo, a quella del «tutorato specializzato», ora possiamo dire che per gli studenti universitari disabili non sono più semplici slogan espressioni quali diritto allo studio, vita indipendente, cittadinanza attiva, partecipazione, integrazione.
Le università in questi ultimi dieci anni hanno fatto grandi passi in avanti nella direzione indicata dalla legge 17/1999, ma in questo ambito rimangono molti aspetti che richiedono riflessioni, approfondimenti, iniziative concrete. Uno tra questi è il raccordo tra la scuola secondaria di secondo grado e l’università: nonostante i dati confortanti che abbiamo visto, non sempre lo studente disabile vede l’università come un’opzione reale, a portata di mano. Un altro punto critico è il raccordo tra università e mondo del lavoro: il pericolo è che l’università rimanga, per gli studenti disabili, una zona di parcheggio per un certo numero di anni, mentre vorremmo che diventasse un vero trampolino di lancio per la costruzione di un progetto di vita indipendente. Poi la formazione post-laurea: anche dottorati, scuole di specializzazione, master devono diventare un’opzione reale per laureati disabili.
Per migliorare ancora, quindi, vanno affinate e arricchite tutte le pratiche che le università hanno messo in atto a partire dalla legge 17/1999.

CNUDD e DSA

Delineiamo ora alcuni tratti della storia dell’interesse che vi è stato da parte della CNUDD per gli studenti con disturbo specifico dell’apprendimento: nel 2005, in occasione dell’assemblea CNUDD svoltasi a Pisa, si è tenuta una giornata di studio dedicata alla dislessia, incentrata sulla presentazione di Giacomo Stella (in collaborazione con AID) dal titolo: «L’università sa cos’è la dislessia?». Per la prima volta si è affrontato il tema della dislessia in ambito universitario e in quell’occasione la CNUDD ha fornito alle università l’indicazione di utilizzare (ovviamente nei limiti delle disponibilità) parte dei fondi disabilità anche per interventi a favore di studenti con DSA. Nel 2007, ed è stato l’unico anno in cui questo è accaduto, il Ministero ha chiesto alle università, contestualmente alla compilazione delle schede CINECA per il riparto dei fondi disabilità, di indicare anche il numero di studenti con DSA certificato. Poi negli ultimi an...

Table of contents

Citation styles for Dislessia in età adulta

APA 6 Citation

Ghidoni, E., & Guaraldi, G. (2013). Dislessia in età adulta ([edition unavailable]). Edizioni Centro Studi Erickson. Retrieved from https://www.perlego.com/book/1096307/dislessia-in-et-adulta-pdf (Original work published 2013)

Chicago Citation

Ghidoni, Enrico, and Giacomo Guaraldi. (2013) 2013. Dislessia in Età Adulta. [Edition unavailable]. Edizioni Centro Studi Erickson. https://www.perlego.com/book/1096307/dislessia-in-et-adulta-pdf.

Harvard Citation

Ghidoni, E. and Guaraldi, G. (2013) Dislessia in età adulta. [edition unavailable]. Edizioni Centro Studi Erickson. Available at: https://www.perlego.com/book/1096307/dislessia-in-et-adulta-pdf (Accessed: 14 October 2022).

MLA 7 Citation

Ghidoni, Enrico, and Giacomo Guaraldi. Dislessia in Età Adulta. [edition unavailable]. Edizioni Centro Studi Erickson, 2013. Web. 14 Oct. 2022.