Note
II.
1 Stefano Bartezzaghi, âThe Gutenberg Collection. Alcune figurine dalle collezioni del Novecentoâ, in Periodico del Palazzo delle Stelline, n. 3, primavera 2000.
2 Krzysztof Pomian, Collezionisti, amatori e curiosi, il Saggiatore, Milano 1989, p. 64.
3 Adalgisa Lugli, Dalla meraviglia allâarte della meraviglia, Galleria civica, Modena 1996, p. 29.
4 Lawrence Weschler, Il gabinetto delle meraviglie di Mr. Wilson, Adelphi, Milano 1999, p. 52.
5 Ivi, p. 69
6 Ivi, pp. 70.
7 Paolo Thea, âPercorsi del meravigliosoâ, in Wunderkammer. Meraviglie dâarte in una stanza moderna, catalogo della mostra alla Fondazione Stelline, Milano 1999, p. 7.
8 Victor I. Stoichita, Lâinvenzione del quadro. Arte, artefici e artifici nella pittura europea, il Saggiatore, Milano 1998, pp. 121-132.
9 Ivi, p. 85.
10 Ivi, p. 94.
11 Ivi, p. 110.
12 Ivi, p. 119.
13 Ibid.
14 Ivi, p. 120.
15 Krzysztof Pomian, op. cit., p. 9.
16 Vedi Jean Starobinski, 1789: i sogni e gli incubi della ragione, Garzanti, Milano 1981, p. 27.
17 Giovanni Macchia, Vita avventure e morte di Don Giovanni, ora in Ritratti, personaggi, fantasmi, Mondadori, Milano 1997, p. 783.
18 Ibid.
19 Champfleury, Il violino di faenza, Sellerio, Palermo 1990, p. 42.
20 Honoré de Balzac, Il cugino Pons, Garzanti, Milano 1993, p. 37.
21 Champfleury, op. cit., pp. 43-44.
22 Honoré de Balzac, op. cit., p. 40.
23 Joris-Karl Huysmans, A ritroso, Rizzoli, Milano 1953, p. 42.
24 Ivi, p. 81.
25 E. Langui, âG. van Geluweâ, in Les Beaux-arts, n. 671, citato in Pierre Cabanne, Le Roman des grands collectionneurs, Plon, Paris 1961, p. 7 (traduzione nostra).
26 Ivi, p. 9.
27 Ivi, p. 14.
28 Susan Sontag, âNella grotta di Platoneâ, in Sulla fotografia, Einaudi, Torino 1978, p. 3.
29 Vedi Rosalind Krauss, âGli spazi discorsivi della fotografiaâ, in Teoria e storia della fotografia, Bruno Mondadori, Milano 1996, p. 30: «E la fotografia in quale spazio discorsivo opera? Il discorso estetico sviluppatosi nel XIX secolo si Ăš sempre piĂč organizzato intorno a quello che potremmo chiamare lo spazio di esposizione».
30 Jean-François Chevrier dal canto suo collega la rivalutazione estetica degli archivi fotografici ottocenteschi alla ricostituzione di una «cultura della curiositĂ anteriore alle specializzazioni istituzionali», rimandando dunque in questo modo ai âgabinetti di curiositĂ â passando per le nozioni di âdocumento poeticoâ e di âappropriazioneâ di stampo surrealista. Vedi Jean-François Chevrier, âLa photographie comme modĂšle â une rĂ©Ă©valuationâ, ora in Entre les beaux-arts et les mĂ©dia: photographie et art moderne, LâArachnĂ©en, Paris 2010, pp. 52-57.
III.
1 AndrĂ© Breton, LâAmour fou, Einaudi, Torino 1974, pp. 25-26.
2 Lino Gabellone, Lâoggetto surrealista: il testo, la cittĂ , lâoggetto in Breton, Einaudi, Torino 1977, p. 18.
3 Philippe-Alain Michaud, âZwischenreich. Mnemosyne, o lâespressivitĂ senza oggettoâ, in Ipso Facto, n. 7, maggio-agosto 2000, p. 47.
4 Ivi, pp. 48-49.
5 Ivi, p. 49.
6 Ibid.
7 Walter Benjamin, Tolgo la mia biblioteca dalle casse, in Opere complete, vol. iv, Einaudi, Torino 2002, p. 456.
8 Ivi, p. 457.
9 Ibid.
10 Ibid.
11 Ivi, pp. 457-458.
12 Ivi, p. 463.
13 Walter Benjamin, Parigi, la capitale del XIX secolo, in op. cit., vol. IX, p. 12.
14 Walter Benjamin, I âpassagesâ di Parigi, in op. cit., vol. IX, p. 214.
15 Ivi, p. 215.
16 Ivi, p. 214.
17 Ivi, p. 222.
18 Ivi, p. 218.
19 Georges Didi-Huberman, Storia dellâarte e anacronismi delle immagini, Bollati Boringhieri, Torino 2007, pp. 110-111.
20 André Malraux, Le Musée imaginaire (1947), Gallimard, Paris 2006, p. 246 (traduzione nostra).
21 Ivi, p. 254.
22 Ivi, p. 256.
23 Ivi, p. 263.
24 Vedi Walter Benjamin, Breve storia della fotografia, in op. cit., vol. IV, e Lâopera dâarte nellâepoca della sua riproducibilitĂ tecnica, in Opere complete, vol. VI; vedi inoltre Rosalind Krauss, Lâinconscio ottico, Bruno Mondadori, Milano 2008, in particolare pp. 182-183. Per Malraux vedi tutto il capitolo III del MusĂ©e imaginaire, cit., pp. 88-176.
IV.
1 Kirk Varnedoe, High and Low, Museum of Modern Art, New York 1990, p. 311.
2 Charles Simic, Il cacciatore di immagini. Lâarte di Joseph Cornell, Adelphi, Milano 2005, p. 58.
3 Vedi la ricostruzione puntuale della mostra in Stephan Schmidt Wulffen, âLe futur Ă lâĂ©preuve: This is Tomorrow, Whitechapel Gallery, London 1956â, in Katharina Hegewisch e Bernd KlĂŒser, Lâart de lâexposition, Ăditions du Regard, Paris 1998, pp. 227-241.
4 Claude LĂ©vi-Strauss, Il pensiero selvaggio (1964), il Saggiatore, Milano 2010, p. 29.
5 Ivi, p. 30.
6 Ivi, p. 31.
7 Ivi, pp. 31-32.
8 Ivi, pp. 32-33.
9 Ivi, p. 33.
10 Ivi, p. 34.
11 Ibidem.
12 Vedi Clement Greenberg, âAvanguardia e kitschâ, in Lâavventura del modernismo, Johan & Levi, Milano 2011, pp. 37-51. Per quanto riguarda Adorno e Horkeimer il riferimento Ăš al loro Dialetttica dellâilluminismo (1966), Einaudi, Torino 2010.
13 Vedi Rosalind Krauss, Lâarte nellâera mediale. Marcel Broodthaers, ad esempio, Postmedia books, Milano 2005.
14 Benjamin Buchloh, Marcel Broodthaers: Allegories of the Avant-Garde, citato in Rosalind Krauss, Lâarte nellâera postmediale, cit., p. 29.
15 Marcel Broodthaers, Ma collection, citato in Rosalind Krauss, Lâarte nellâera postmediale, cit., p. 42.
16 Rosalind Krauss, Lâarte nellâera postmediale, cit., p. 41.
17 Vedi Walter Benjamin, Parigi, la capitale del XIX secolo, in op. cit., vol. IX, pp. 5-...