Regina di quadri
Vita e passioni di Palma Bucarelli
Rachele Ferrario
- 352 pages
- Italian
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Regina di quadri
Vita e passioni di Palma Bucarelli
Rachele Ferrario
About This Book
Donna di grande fascino e carattere, occhi color ghiaccio e capelli pettinati alla Greta Garbo, amante del bello in tutte le sue forme, dalle sublimi espressioni dell'arte, al design, all'alta sartoria, Palma Bucarelli ha attraversato il Novecento lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano. Nominata nel 1933, a soli ventitrĆ© anni, ispettrice della Galleria Borghese, dimostra fin dal principio il suo spirito determinato: quando Mussolini convoca tutti i soprintendenti d'Italia, lei non si presenta, e difenderĆ questa posizione indipendente per tutti gli anni del regime.
Il coraggio, certo, non le manca: ai primi bombardamenti alleati sulla capitale, si impegna a portare in salvo il patrimonio della Galleria nazionale d'arte moderna, di cui ĆØ diventata funzionario con mansioni direttive, prima a Caprarola e poi, ottenuta la protezione di Pio XII, a Castel Sant'Angelo, mettendo preziosissime opere al riparo dai saccheggi nazisti. Il secondo no a Mussolini lo dice quando la RSI chiama i suoi a raccolta: resta senza stipendio, collabora con la Resistenza distribuendo in bicicletta il foglio clandestino Ā«L'azioneĀ», e continua a proteggere la Ā«suaĀ» Galleria.
Finita la guerra, Palma si deve ora confrontare con una societĆ conservatrice e culturalmente arretrata. In quanto donna, fatica a imporre le proprie decisioni e spesso riceve sconsolanti risposte dallo Stato: quando le si offre la possibilitĆ di acquistare il capolavoro di Boccioni La cittĆ che sale, opera simbolo del futurismo (oggi al MOMA di New York), il ministero della Pubblica istruzione blocca la trattativa, facendole sapere che non Ā«ci sono soldi da buttare in stupidagginiĀ». Ma anche qualche artista sembra non riconoscerle il suo intuito e la sua competenza: DeChirico la accusa di organizzare mostre sulle Ā«astrattisticherieĀ» di Kandinskij; Guttuso, con l'appoggio di Togliatti, la attacca perchĆ© predilige i pittori astratti. E quando espone le scatolette di Manzoni con la Merda d'artista, non manca un'interrogazione parlamentare.
Tuttavia Palma non si perde d'animo: frequenta i piĆ¹ geniali e innovativi artisti italiani, li sostiene, allestisce mostre impensabili in quegli anni (come l'esposizione dei sacchi di Burri), porta dall'America Pollock e Rothko, apre a Schifano, Pascali e ai giovani artisti di Piazza del Popolo, influenza le commissioni della Biennale di Venezia, e riesce a farsi regalare alcune opere che oggi rappresentano la ricchezza della collezione permanente della Galleria.
Per tutta la sua lunga vita potrĆ contare sull'appoggio dei suoi amici e corteggiatori, dai giornalisti Paolo Monelli, che sposerĆ negli anni Sessanta, e Vittorio Gorresio, amico di gioventĆ¹ e da sempre innamorato di lei, a Giulio Carlo Argan, il compagno di universitĆ che scoprirĆ di amare negli anni professionalmente piĆ¹ difficili.
Pioniera nell'arte e nella vita, donna libera in un mondo che alle donne lasciava poco spazio, Palma Bucarelli ha contribuito a imporre nel nostro paese l'idea moderna di museo, e ha rappresentato un modello unico di emancipazione femminile.