Bestia di gioia
eBook - ePub

Bestia di gioia

Mariangela Gualtieri

Share book
  1. 144 pages
  2. Italian
  3. ePUB (mobile friendly)
  4. Available on iOS & Android
eBook - ePub

Bestia di gioia

Mariangela Gualtieri

Book details
Book preview
Table of contents
Citations

About This Book

Per la prima volta Mariangela Gualtieri ha scritto una raccolta poetica fortemente strutturata, con un ritmo meno magmatico delle precedenti, scandito da sezioni che articolano il libro alternando temi e toni diversi, in particolare il canto gioioso, quasi francescano, della natura e la riflessione sulle cose umane, sullo strappo del tempo, sul momento finale, piĂč misterioso che triste, che trasforma il niente in «un niente piĂč grande».
In realtĂ  le cinque sezioni del libro, se danno una sensazione di maggiore classicitĂ  (come i cinque atti del teatro antico), sono legatissime fra loro, in parte concatenate, in parte attraversate da fili addirittura lessicali, e proseguono fedelmente il discorso poetico dell'autrice, sempre fortemente ispirato.
Non mancano dunque scissioni interiori, proliferare di voci profonde e laceranti, come nelle raccolte passate, ma la prospettiva trascendente Ăš perlopiĂč proiettata all'esterno, su un albero, sull'aria che sta fra i corpi, sul silenzio che lega le cose. E questa prospettiva, in misura ancora maggiore che in Senza polvere senza peso, traccia un percorso di felicitĂ  istintivo e infuocato, ma nello stesso tempo pacificante.
Anche a livello metrico il libro mostra un rapporto piĂč pacato con la tradizione, con una forte disseminazione di endecasillabi e altri versi regolari, senza perdere il senso piĂč profondo dell'originaria aggressivitĂ .
Un libro della maturitĂ  in tutti i sensi, che porta probabilmente i frutti migliori, finora, di tutte le raccolte poetiche dell'autrice.

Frequently asked questions

How do I cancel my subscription?
Simply head over to the account section in settings and click on “Cancel Subscription” - it’s as simple as that. After you cancel, your membership will stay active for the remainder of the time you’ve paid for. Learn more here.
Can/how do I download books?
At the moment all of our mobile-responsive ePub books are available to download via the app. Most of our PDFs are also available to download and we're working on making the final remaining ones downloadable now. Learn more here.
What is the difference between the pricing plans?
Both plans give you full access to the library and all of Perlego’s features. The only differences are the price and subscription period: With the annual plan you’ll save around 30% compared to 12 months on the monthly plan.
What is Perlego?
We are an online textbook subscription service, where you can get access to an entire online library for less than the price of a single book per month. With over 1 million books across 1000+ topics, we’ve got you covered! Learn more here.
Do you support text-to-speech?
Look out for the read-aloud symbol on your next book to see if you can listen to it. The read-aloud tool reads text aloud for you, highlighting the text as it is being read. You can pause it, speed it up and slow it down. Learn more here.
Is Bestia di gioia an online PDF/ePUB?
Yes, you can access Bestia di gioia by Mariangela Gualtieri in PDF and/or ePUB format, as well as other popular books in Literature & Italian Poetry. We have over one million books available in our catalogue for you to explore.

Information

Publisher
EINAUDI
Year
2021
ISBN
9788858437889

Naturale sconosciuto

campagna di San Mamante 2007-2008
Non c’ù scatto nel cielo.
Solo il fulmine ha spigoli e fuoco.
Solo il fulmine viaggia nervoso.
Ma guarda ora – che pace –
A me pare di averlo percorso
tutto a volo – questo azzurro
che si dispiega pacato. Mi pare
un luogo che conosco. Che Ăš stato
di me. E lo Ăš ancora.
Se guardo – entra nella radice
dĂ  da bere al mio
alimenta il mio fuoco.
Natura risvegliata
scatena tutte le forme apprese in sogno.
Ecco la gemma. Ecco la foglia.
Ecco un volo perfetto di ala.
Ecco un canto esperto d’uccello.
Ben istruita ogni creatura
fa la sua parte di fidanzata.
S’ingravida e si espande.
Ripete l’avventura del venire alla luce
la traversata grande – fino alla scomparsa.
Per tutte le costole bastonate e rotte.
Per ogni animale sbalzato dal suo nido
e infranto nel suo meccanismo d’amore.
Per tutte le seti che non furono saziate
fino alle labbra spaccate alla caduta
e all’abbaglio. Per i miei fratelli
nelle tane. E le mie sorelle
nelle reti e nelle tele e nelle
sprigionate fiamme e nelle capanne
e rinchiuse e martoriate. Per le bambine
mie strappate. E le perle nel fondale
marino. Per l’inverno che mi piace
e l’urlo della ragazza
quel suo tentare la fuga invano.
Per tutto questo conoscere e amare
eccomi. Per tutto penetrare e accogliere
eccomi. Per ondeggiare col tutto
e forse cadere eccomi
che ognuno dei semi inghiottiti
si farĂ  in me fiore
fino al capogiro del frutto lo giuro.
Che qualunque dolore verrĂ 
puntualmente cantato, e poi anche
quella leggerezza di certe
ore, di certe mani delicate, tutto sarĂ 
guardato mirabilmente
ascoltata ogni onda di suono, penetrato
nelle sue venature ogni canto ogni pianto
lo giuro adesso che tutto Ăš
impregnato di spazio siderale.
Anche in questa brutta cittĂ  appare chiaro
sopra i rumorosissimi bar
lo spettro luminoso della gioia.
Questo lo giuro.
a Sabrina M.
Che forza insolente hanno i fiori.
Pompano il colore per tutta
la camera. Ridono cosĂ­ forte
nel morire. Tornano sempre.
Ah! fiori! chi non vi sa
Ăš perduto in un grigio disordine
crollato nel lato d’ombra della specie.
Voi, lezione somma
per sfumatura e dono.
Lui canta. O chiama.
Lui nasce imparato al canto.
Al canto e al volo. Sa buttarsi dal ramo
con fede. Una forza conduce
sostiene. Una forza pilota.
Lui la conosce.
Lui ne fa parte.
Lui la produce. Volando
fa il cielo. Cantando
fa la voce del Dio
uccellatore. Sul ramo
ora Dio con piccoli scatti
collauda la primavera
fino alla cassaforte
del fiore. Prega.
Lo fa col colore.
Lo fa con la luce.
Hanno detto che Ăš stata una cometa
che impattando col duro della terra
ha portato l’acqua fra le pietre
del nostro pianeta.
Una cometa hanno detto.
Un ghiaccio volante di luce
come scagliato da altre stelle
fin qui. E dentro c’era
la legge della specie, la formula
del sangue e delle linfe
il timbro di ogni voce.
L’acqua ù la perfetta chiave
che apre le forme scatenate.
L’acqua che ancora beviamo
Ăš stata strascico di luce
viaggiante. Bastimento abbagliante
nel buio fra i mondi.
Battaglio con tutte le orchesse
che in forme sottili si invischiano
nel pensiero ed Ăš il silenzio a lavare
le strisce di tutte le lumache
le orme inutili del camminatore
Ăš il silenzio che incendia
le capigliature e piĂș dentro mette
il seme e il seme.
È il silenzio la lezione piĂș grande.
Oltre, lo sentiamo
forma non serve – nome nemmeno
si lascia qui l’ingombro si depone
perché poi si scavalca il mondo
e un volo si accende
immenso oltre l’aurora.
Ah! libertĂ  vorticosa!
Stare bene profondo.
Essere ogni cosa.
Quel mattino
per un ordine dato alla campagna
tutte le ragnatele
sono apparse fra la sterpaglia
portate all’evidenza
con polveri di sapienza dei re.
Strategia della bava
filo di bocca che cuce
erba con erba, soglia con soglia
del taciturno.
Potenza sua minuta.

Interrogazione alla primavera

con pericolosa rima finale
Ma se prima non c’erano
i fiori, cinquanta milioni di anni fa.
Quale cuore mancante
cosĂ­ traboccante di mancanza
quale giocondissima mente
Ăš esplosa al suo centro
in colorati frammenti di sé
di se stessa pensante.
Quale cuore che mente
ha schizzato fuori
la legge della fioritura
i colori e le forme
e la sfumatura cosĂ­ delicata
dei petali nel punto d’innesto
alla corolla.
Quale cuore, carico di
una gioia che noi solo intuiamo
quale acrobatica mente
ha gettato la prima manciata nel fango
a fare petalo
pistillo e corolla e urlo d’amore
del colorato fiore?
a Paola F.
Una foglia cadendo
fa il piccolo tonfo
scuote un poco la stella
e una geometria d’universo
si sbilancia negli assi.
Tutto un tratteggio di rette infinite
un pulsare di gradi angolari
nessuna ala distesa fa a meno
e la caduta non ù che un’
algebra infinita che va giĂș
nella cifra, nel rigo.
Non so se il vento ha un colore
non so se il vento nel suo
manto di polveri, in quel suo
frettoloso scostare e sbattere
troppo impaziente per le mie
celebrazioni, non so
se il vento con le sue vocali
soffiate sotto la porta
abbia la sgarbataggine a volte
di certe mani grossolane
o sia piuttosto un capitano
di vele battagliere su onde
spaventose. Se il vento abbia
in sĂ© piĂș fiato della folla dei morti
e ceneri e pollini viaggiatori
insieme all’ape
se il vento con le corolle
non faccia turpi balletti
scendendo di sotto nel campo
slabbrato d’attesa
e ingravidi tutte le bocche
di questa primavera col suo
rotondo di spire con riccioli
di vento e refoli e plotoni
d’aria e battaglioni che si gettano
increduli di tanta larghezza
di tanta fiduciosa attesa
di piante morbide
che piegano o favolisticamente
inchinano le chiome al sovrano
che senza parlare precipita e comanda.
2323__perlego__chapter_di...

Table of contents