CAPITOLO 1
Come si muovono i mercati finanziari
Nel corso del tempo lo studio dei mercati finanziari ha subito importanti evoluzioni. Da unâanalisi esclusivamente grafica si è passati a un esame effettuato con logiche matematiche e quantitative, che prevedono lâutilizzo di indicatori e oscillatori tecnici e che spesso si fondano sullâutilizzo di sistemi automatici di trading. Negli ultimi anni, poi, è stata approfondita lâanalisi volumetrica e lo studio di come i prezzi si muovono nel corso della giornata (Volume Profile/Market Profile). Ognuno di questi aspetti è fondamentale per poter valutare il quadro tecnico presente sul mercato, anche se in questo volume ci concentreremo esclusivamente sullâanalisi dei prezzi (Price Action) associata a quella volumetrica, la cui combinazione consente di costruire valide strategie operative.
Lâobiettivo primario di questa metodologia (Figura 1.1) è quello di valutare la forza dei compratori (ossia la pressione rialzista) e confrontarla con la forza dei venditori (ossia la pressione ribassista) al fine di stabilire chi sta controllando il mercato.
FIGURA 1.1 â La battaglia tra tori (compratori-rialzisti) e orsi (venditori-ribassisti).
In particolare, occorre definire:
â˘chi ha vinto le battaglie piĂš recenti (ossia quale delle due forze ha avuto la meglio nel corso dellâultima e delle ultime sedute);
â˘chi sta vincendo la guerra (ossia quale delle due forze è riuscita ad avere il sopravvento nel corso delle ultime settimane e degli ultimi mesi).
In pratica (lo vedremo nel dettaglio nel Capitolo 2), partendo da un grafico giornaliero (daily) vedremo che:
â˘ogni candela va analizzata nel dettaglio per ottenere quante piĂš informazioni possibili (chi ha vinto lâultima battaglia? Si è trattato di una candela di consolidamento o una candela di accelerazione?);
â˘ogni candela va rapportata alla candela/alle candele precedenti (al fine di stabilire se la forza dei compratori è aumentata o è diminuita, cosĂŹ come se la forza dei venditori è aumentata o diminuita);
â˘ogni candela deve essere associata ai suoi volumi (in modo da definire se sul mercato è stata combattuta una battaglia importante o una battaglia non particolarmente significativa).
Vedremo che sulla base di queste informazioni si potranno avere sostanzialmente quattro diverse situazioni:
1.i compratori hanno vinto lâultima battaglia e stanno vincendo anche la guerra. In questo caso il trend di fondo è rialzista e nel corso dellâultima seduta i compratori hanno fornito unâulteriore dimostrazione di forza, spingendo ancora al rialzo i prezzi. In questa situazione tutto lascia supporre che il mercato sia destinato a salire ulteriormente;
2.i compratori hanno vinto lâultima battaglia ma i venditori stanno vincendo la guerra. In questo caso il trend di fondo è ribassista ma nel corso dellâultima seduta si è verificata una veloce risalita da parte del mercato. In questa situazione occorrerĂ valutare la consistenza di questo recupero, per capire se si tratta solo di un rimbalzo tecnico o è, invece, lâinizio di unâinversione rialzista;
3.i venditori hanno vinto lâultima battaglia e stanno vincendo anche la guerra. In questo caso il trend di fondo è ribassista e anche nel corso dellâultima seduta i venditori hanno fornito unâulteriore dimostrazione di forza, spingendo ulteriormente al ribasso i prezzi. In questa situazione tutto lascia supporre che il mercato sia destinato a proseguire nella sua flessione;
4.i venditori hanno vinto lâultima battaglia ma i compratori stanno vincendo la guerra. In questo caso il trend di fondo è rialzista ma nel corso dellâultima seduta si è verificata una flessione. In questa situazione occorrerĂ valutare la consistenza di questa discesa per capire se si tratta soltanto di una fisiologica correzione o se è invece lâinizio di unâinversione ribassista.
Sul mercato si verificano spesso situazioni di sostanziale equilibrio tra compratori e venditori, con i prezzi che si muovono lateralmente senza fornire particolari spunti operativi. Sono le giornate e/o i periodi in cui sul mercato câè incertezza, con i volumi che si riducono visto che nĂŠ i compratori nĂŠ i venditori intervengono in modo deciso. Vedremo che queste fasi, che a prima vista non sembrano particolarmente interessanti, in realtĂ spesso provocano una contrazione di volatilitĂ e creano le premesse per lâinizio di un movimento direzionale/impulsivo.
I PRESUPPOSTI DI PARTENZA
Lâanalisi dei prezzi (quella che in gergo tecnico viene chiamata Price Action) utilizza alcuni principi sanciti da alcune teorie (la teoria di Dow, la teoria di Elliott e quella di Wyckoff), che hanno posto le basi per i successivi studi.
Tutte queste teorie sono concordi nellâaffermare che:
â˘i prezzi alternano fasi direzionali (impulsive) a fasi di assestamento (consolidamento). Le fasi direzionali si verificano quando i prezzi accelerano al rialzo/al ribasso e sono caratterizzate dal fatto che una delle due forze in campo (i compratori o i venditori) prende il sopravvento sullâaltra. Nelle fasi di accelerazione rialzista (Figure 1.2, 1.3 e 1.4), per esempio, sono infatti i compratori ad avere la meglio, spingendo con decisione i prezzi al rialzo. Nelle fasi di accelerazione ribassista (Figure 1.5, 1.6 e 1.7), al contrario, sono i venditori ad avere la meglio, provocando una rapida discesa del mercato. In queste fasi di accelerazione si registra sia un deciso aumento dei volumi sia un aumento della volatilitĂ . Nelle fasi di consolidamento, invece, si verifica un sostanziale equilibrio tra compratori e venditori, visto che nĂŠ gli uni nĂŠ gli altri hanno la forza per spingere al rialzo/ribasso i prezzi. In queste fasi di indecisione i prezzi si muovono spesso allâinterno di fasi di congestione, caratterizzate sia da una riduzione dei volumi sia da una contrazione della volatilitĂ . Ă opportuno evidenziare che, in base al principio dellâalternanza, queste fasi di consolidamento anticipano molto spesso lâinizio di un movimento direzionale;
FIGURA 1.2 â Un trend rialzista è caratterizzato da fasi impulsive e da fasi correttive.
FIGURA 1.3 â Nelle fasi iniziali di un impulso al rialzo, i volumi e la volatilitĂ tendono ad aumentare.
FIGURA 1.4 â Nelle fasi correttive, i volumi e la volatilitĂ diminuiscono.
FIGURA 1.5 â U...