I principi per affrontare il nuovo ordine mondiale
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I principi per affrontare il nuovo ordine mondiale

Dal trionfo alla caduta delle nazioni

Ray Dalio

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I principi per affrontare il nuovo ordine mondiale

Dal trionfo alla caduta delle nazioni

Ray Dalio

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Alcuni anni orsono, Ray Dalio ha cominciato a notare una convergenza di condizioni politiche ed economiche che non aveva mai visto prima. Forte indebitamento e tassi di interesse prossimi o uguali allo zero, che spingevano alla stampa di moneta in proporzioni massicce nelle tre valute di riserva principali del mondo

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Information

Publisher
Hoepli
Year
2022
ISBN
9788836000197
Subtopic
Marketing
PARTE I
CAPITOLO 1
IL BIG CYCLE IN ESTREMA SINTESI
Come abbiamo visto nell’introduzione, l’ordine mondiale si sta trasformando rapidamente, attraverso eventi che non erano mai accaduti nel corso delle nostre vite ma che si sono verificati molte altre volte in precedenza. Il mio obiettivo è illustrarvi questi eventi e i meccanismi che li hanno causati: armati di questa prospettiva, potremo cercare di immaginare il futuro.
Quella che segue è una descrizione estremamente stringata delle dinamiche che ho visto in atto studiando l’ascesa e il declino degli ultimi tre imperi con valute di riserva (olandese, britannico e americano) e degli altri sei imperi significativi degli ultimi cinque secoli (Germania, Francia, Russia, India, Giappone e Cina), oltre alle principali dinastie cinesi a partire dalla dinastia Tang, intorno all’anno 600. L’obiettivo di questo capitolo è delineare un modello da applicare all’osservazione di tutti i cicli e, in particolare, del ciclo in cui ci troviamo ora.
Nello studio di questi casi del passato ho individuato schemi ricorrenti che si ripetevano per motivi logici, che riassumo brevemente qui e tratterò in modo più approfondito nei capitoli successivi. Benché la focalizzazione di questo capitolo e di questo libro verta sulle forze che hanno influenzato i grandi mutamenti ciclici di ricchezza e potere, ho visto all’opera reazioni a catena anche in tutte le altre dimensioni della vita, come la cultura e le arti, le usanze sociali e altro, di cui parlerò brevemente in seguito. Tra questo semplice modello e i casi illustrati nella Parte seconda, vedremo in che modo i singoli casi rientrano nel modello (che è essenzialmente soltanto la media di quei casi) e con quanta efficacia il modello stesso descrive i singoli casi. In questo modo spero di rendere più comprensibili gli eventi di oggi.
Mi sono dato la missione di scoprire come funziona il mondo e di formulare alcuni principi eterni e universali per interagire bene con esso. Per me è al contempo una passione e una necessità. Le curiosità e i timori che ho menzionato mi hanno indotto ad avviare questo studio; portarlo avanti mi ha svelato il funzionamento generale del mondo assai meglio di quanto prevedessi, quindi voglio condividerlo con voi. Ho capito molto più chiaramente in che modo i popoli e i Paesi vincono e perdono nel corso di lunghi archi temporali; ho individuato estesi cicli alla base di questi alti e bassi, che non sapevo esistessero, e soprattutto ho potuto mettere in prospettiva la nostra situazione attuale.
Per esempio, tramite le mie ricerche ho imparato che il fattore più importante che influenza la maggior parte delle persone nella maggior parte dei Paesi nel corso del tempo è la lotta per costruire, conquistare e distribuire la ricchezza e il potere; ma i popoli hanno lottato anche per altri motivi, in particolare per le ideologie e le religioni. Queste lotte sono avvenute con modalità eterne e universali e hanno avuto conseguenze profonde su tutti gli aspetti della vita delle persone, svolgendosi in modo ciclico come la marea che sale e scende.
Ho constatato inoltre che, in tutto il corso della storia e in tutti i Paesi, le persone che possiedono la ricchezza sono le persone che possiedono i mezzi per produrla. Per mantenere o incrementare la loro ricchezza collaborano con le persone che hanno il potere politico: operano in relazione simbiotica con loro per fissare e far rispettare le regole. Ho visto che ciò accadeva in modo analogo in tutti i Paesi e in tutte le epoche. Le modalità esatte cambiano nel tempo e continueranno a evolversi, ma le dinamiche più importanti sono rimaste più o meno le stesse. Cambiano le classi di appartenenza dei ricchi e potenti (da monarchi e nobili, che erano proprietari terrieri quando i terreni agricoli erano la principale fonte di ricchezza, ai capitalisti e ai politici eletti o autocratici oggi che il capitalismo produce patrimoni e che la ricchezza e il potere politico non vengono generalmente trasmessi in eredità) ma cooperano e competono ancora oggi come in passato.
Ho visto che, con l’andar del tempo, questa dinamica conduce una piccolissima percentuale della popolazione a impadronirsi di percentuali enormi della ricchezza e del potere, per poi espandersi troppo e incontrare congiunture sfavorevoli, che danneggiano maggiormente i meno ricchi e i meno potenti, conducendo a conflitti che producono rivoluzioni e/o guerre civili. Quando questi conflitti si esauriscono, si crea un nuovo ordine mondiale e il ciclo ricomincia da capo.
In questo capitolo condividerò ulteriormente questa sintesi del quadro generale e alcuni dei dettagli che la accompagnano. Quelle che state leggendo sono le mie opinioni, ma sappiate che le idee che esprimo in questo libro sono state adeguatamente triangolate con le competenze di altri esperti. Un paio di anni fa, quando ho sentito il bisogno di rispondere alle domande che ho formulato nell’Introduzione, ho deciso di immergermi nello studio con il mio team di ricerca, rovistando negli archivi, parlando con gli studiosi più autorevoli al mondo (ciascuno dei quali comprendeva a fondo un pezzo del puzzle), leggendo i migliori libri dei migliori autori, riflettendo sulle mie ricerche precedenti e sulle esperienze accumulate in quasi cinquant’anni di investimenti nel panorama globale.
Poiché la considero un’impresa audace, necessaria, affascinante e utile a ricordarci i nostri limiti, ho paura di lasciarmi sfuggire dettagli importanti e di commettere errori, quindi il mio metodo è iterativo. Svolgo le mie ricerche, metto per iscritto i risultati, li mostro agli studiosi e agli esperti migliori del mondo perché li sottopongano a uno stress test, esamino le potenziali correzioni, le incorporo, le sottopongo a un altro stress test e così via, fino a toccare il punto dei rendimenti decrescenti. Il presente studio è il prodotto di questo esercizio. Non posso essere certo di possedere la formula esatta per descrivere i grandi imperi del mondo e conoscere le cause dell’ascesa e del declino dei mercati, ma sono abbastanza fiducioso di essermi avvicinato molto alla verità. So, inoltre, che ciò che ho imparato è essenziale per poter mettere in prospettiva gli eventi di oggi e per affrontare eventi importanti che non sono mai accaduti nel corso della mia vita ma che sono accaduti ripetutamente nel corso della storia.
CAPIRE IL BIG CYCLE
Per ragioni che vengono spiegate in questo libro, ritengo che siamo di fronte a un grande spostamento della ricchezza, del relativo potere e dell’ordine mondiale, che influenzerà profondamente tutte le persone in tutti i Paesi. Questo grande spostamento della ricchezza e del potere non è evidente perché la maggior parte delle persone non ha in mente gli schemi ricorrenti della storia e non può vedere questo episodio come “un altro di quelli”. Quindi in questo primo capitolo descriverò in modo molto stringato i meccanismi che ritengo essere alla base dell’ascesa e del declino degli imperi e del funzionamento dei loro mercati. Ho identificato 18 fattori determinanti in grado di spiegare quasi tutti gli alti e bassi che nel corso delle epoche hanno causato l’ascesa e il declino degli imperi. Ne parleremo tra un momento. Quasi tutti si svolgono in un ciclo classico che si autoalimenta, un unico percorso di grandi alti e bassi. Questo Big Cycle governa l’ascesa e il declino degli imperi e li influenza sotto ogni profilo, comprese le valute e i mercati (il tema cui sono particolarmente interessato). I tre cicli più importanti sono quelli che ho citato nell’introduzione: il ciclo a lungo termine del debito e dei mercati dei capitali, il ciclo interno dell’ordine e del disordine e il ciclo esterno dell’ordine e del disordine.
Poiché questi tre cicli sono i più importanti, li analizzeremo nel dettaglio nei capitoli successivi. Poi li applicheremo alla storia e alla contemporaneità per vedere come si incarnano in esempi concreti.
Questi cicli alimentano oscillazioni tra poli opposti – pace e guerra, boom e crisi economiche, la sinistra e la destra al potere, il coagularsi e disintegrarsi degli imperi e così via – che tipicamente si verificano perché la realtà viene spinta a estremi che sorpassano i suoi livelli di equilibrio, causando oscillazioni nella direzione inversa. Nell’oscillazione in un verso sono già contenuti gli ingredienti che conducono all’oscillazione nel verso opposto.
Questi cicli sono rimasti essenzialmente gli stessi nel corso delle epoche, essenzialmente per lo stesso motivo per cui i fondamentali del ciclo della vita umana sono rimasti immutati nel corso della storia: perché la natura umana non cambia molto nel tempo. Per esempio, la paura, l’avidità, l’invidia e altre emozioni basilari sono rimaste costanti e hanno sempre influenzato i cicli.
È vero che non esistono due persone con lo stesso ciclo di vita e che il tipico ciclo di vita è cambiato nel corso dei millenni, ma il ciclo di vita umano – figli che vengono educati dai genitori finché non diventano indipendenti, e poi tirano su figli a loro volta e lavorano fino alla vecchiaia, quando vanno in pensione e poi muoiono – resta essenzialmente lo stesso. Allo stesso modo, resta essenzialmente immutato il grande ciclo denaro/credito/mercati dei capitali, in cui si accumula troppo debito e asset di debito (per esempio obbligazioni) finché non è più possibile provvedere al servizio del debito con valuta forte. Come sempre, questa situazione induce le persone a cercare di vendere i loro asset di debito per fare acquisti, ma scoprono di non poterlo fare perché ci sono troppi asset di debito rispetto alla quantità di denaro disponibile e al valore della roba che c’è da comprare. A questo punto, i fallimenti spingono chi emette la moneta a emetterne di più. Il ciclo si ripete identico da migliaia di anni. Lo stesso vale per i cicli di ordine e disordine interno ed esterno. Nei prossimi capitoli vedremo in che modo la natura umana e altre dinamiche influenzano questi cicli.
L’EVOLUZIONE, I CICLI E GLI OSTACOLI LUNGO LA STRADA
L’evoluzione è la forza più grande dell’universo e l’unica costante, eppure non la notiamo. Vediamo ciò che esiste e ciò che succede, ma non riconosciamo le forze evolutive che fanno esistere e succedere le cose. Guardatevi intorno: vedete in atto il cambiamento evolutivo? Certo che no. Eppure sapete che ciò che vedete sta cambiando – benché lentamente, dal vostro punto di vista – e sapete che con il tempo non esisterà più e altre cose esisteranno al suo posto. Per riuscire a vedere questo cambiamento dobbiamo ideare metodi per misurare la realtà e osservare le variazioni. Poi, una volta visto il cambiamento, possiamo studiare perché avviene. Questo è ciò che dobbiamo fare se vogliamo prevedere i cambiamenti che avverranno in futuro e sapere come affrontarli.
L’evoluzione è il movimento ascendente e migliorativo causato dall’adattamento e dall’apprendimento. Intorno a esso si svolgono dei cicli. Ai miei occhi, quasi tutti gli eventi si collocano in una traiettoria ascendente e migliorativa che risulta da una serie di cicli, come un cavatappi puntato verso l’alto:
L’evoluzione è un miglioramento relativamente fluido e costante perché l’accumulo di conoscenza è maggiore della perdita di conoscenza. I cicli, d’altro canto, si muovono in avanti e all’indietro, producendo eccessi in una direzione che conducono a rovesciamenti ed eccessi dall’altra parte, come nell’oscillazione di un pendolo. Per esempio, con il tempo il nostro tenore di vita migliora perché impariamo e scopriamo cose nuove che fanno aumentare la produttività, ma nell’economia ci sono alti e bassi perché ci sono cicli del debito che stimolano l’attività economica a salire e scendere intorno a quella tendenza generale verso l’alto. Questi movimenti evolutivi, e a volte rivoluzionari, che circondano la tendenza non sono sempre fluidi e indolori. A volte...

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