Parte III
Arte, letteratura e cinema
Mi disse che anche tutti i dipinti e le sculture
dellâantichitĂ erano stati distrutti, in parte per lo
stesso motivo, in parte perché erano considerati
indecenti dalla societĂ della Vigilanza Morale,
che aveva ormai un grande potere. Nello stesso
tempo, lâarte e la letteratura nuove erano
proibite, poiché esse tendevano a minare i
principi dellâeguaglianza. Lâarte e la letteratura
stimolavano gli uomini a pensare, e gli uomini
che si mettevano a pensare diventavano piĂč
intelligenti di quelli che non volevano pensare.
Naturalmente, quelli che non volevano pensare
avevano delle obiezioni in merito, ed essendo la
MAGGIORANZA le loro obiezioni
avevano la meglio.
JEROME K. JEROME, LA NUOVA UTOPIA, 1891
Capitolo 7
Architettura
In questo capitolo
Lâarchitettura, dallâantichitĂ ai giorni nostri
I grandi stili architettonici
I grandi architetti e gli edifici piĂč importanti
La storia dellâarchitettura inizia con le prime societĂ organizzate, con insediamenti stabili, strutture economiche e politiche giĂ delineate. Le prime tracce risalgono al Mesolitico (fra lâVIII e il IV millennio a.C.). La documentazione comincia a essere significativa con le grandi civiltĂ dellâEgitto e della Mesopotamia.
Architettura antica
Egitto
Con lâinizio dellâetĂ dei Faraoni, non molto avanti il 3000 a.C., lâEgitto Ăš il primo grande stato unitario, retto da un sovrano tanto potente da essere considerato una divinitĂ . Alla morte, si riunirĂ agli altri dei: il suo corpo andrĂ preservato e si dovrĂ fare di tutto per favorire la sua ascesa alla vita divina. Le piramidi, che sono rimaste fino ai nostri giorni, quasi simbolo dellâantico Egitto, sono le enormi tombe al cui interno Ăš conservato il cadavere del faraone, ma anche la sua via di ingresso allâaldilĂ â e testimoniano quanto fosse il potere di quei sovrani, per poter mobilitare per anni migliaia di persone nella preparazione dei materiali e nella costruzione di monumenti simili.
Lâarchitetto Imhotep (2649-2575 a.C.) realizza per Zoser, faraone della III dinastia, un complesso funerario, chiuso da un muro di cinta di calcare che occupa unâarea di 150.000 m2, per la prima volta completamente realizzato in pietra anzichĂ© in materiali deperibili. Lâarea Ăš dominata da una piramide a gradoni (o mastaba scalare), quasi una scalinata, a base quadrata, alta 60 m. A sud-ovest del Cairo sorgono ancora oggi le grandi necropoli di Saqqara (di cui fa parte il complesso di Zoser) e di Giza, dove si trovano le tre piramidi piĂč belle, costruite per i faraoni Cheope (2528 a.C.), Chefren (2494) e Micerino (2472). La piramide di Cheope, la piĂč grande, misurava in origine circa 230 m di lato ed era alta 146. Vicino alle tre piramidi si trova anche la Sfinge, enorme edificio-scultura che rappresenta il volto di Cheope su un corpo di leone, simbolo della sua potenza.
Intorno ai complessi funerari dei faraoni si estendevano, come piccole cittĂ , le tombe dei familiari e dei funzionari. Le piĂč antiche sono a mastaba, cioĂš a forma di parallelepipedo, con una camera sepolcrale sotterranea e una struttura esterna con grandi vani adibiti al culto che rimanevano accessibili, mentre dopo la sepoltura lâaccesso alla camera sepolcrale veniva chiuso. Elemento caratteristico della struttura superiore, in una camera sul lato orientale, la âfalsa portaâ, con stipiti e architravi ma senza apertura: rappresentava il punto di contatto fra questo mondo e lâaldilĂ .
Durante il Medio Regno, fra il 1580 a il 1085 a.C., le sepolture regali non sono piĂč nelle piramidi, ma in grandi templi sepolcrali, con le stesse caratteristiche architettoniche dei templi dedicati alle divinitĂ . Esempi tipici di questa architettura sono il tempio di Karnak, vicino a Tebe, sulla riva orientale del Nilo e, sulla riva opposta, quelli di Hatshepsout (1492-1458) e di Thutmosi III (1479-1420), con grandi cortili, porticati, terrazze. Non molto distanti, la Valle dei Re e quella delle Regine ospitano grandi necropoli, di cui fa parte il tempio di Luxor, del 1360 circa, costruito da Amenofi III (1387-1350), con il suo grande colonnato dalle colonne a forma di papiro.
Alla metĂ circa del secolo successivo risalgono i grandi templi di Ramesse II e Nefertari, ad Abu Simbel, spostati piĂč a monte, in una colossale operazione di salvataggio, per la costruzione della diga di Assuan (1963-1972), che ne avrebbe determinato la scomparsa sotto le acque.
In Grecia
Quello che Ăš giunto fino a noi dellâarte dellâantica Grecia non Ăš molto, ma Ăš sufficiente a darci unâidea di quanto fosse sviluppata: le fonti letterarie e storiche ci fanno capire meglio la sua ricchezza e quanta influenza abbia avuto sui periodi successivi.
BenchĂ© abbia accolto elementi dellâarte dellâEgitto, delle civiltĂ mesopotamiche, di Creta, lâarte greca ha avuto caratteri fortemente originali: in primo luogo per le diverse condizioni in cui operavano gli artisti, godendo della libertĂ e dellâautonomia tipici delle polis, rispetto al controllo centralizzato tipico dei grandi imperi mediorientali. Con la maggiore libertĂ muta anche il senso e il valore dellâattivitĂ artistica, non piĂč legata al rispetto di modelli tradizionali imposti da una situazione sociale caratterizzata da una sostanziale immobilitĂ . Lâartista greco obbedisce al proprio gusto ed esercita la propria autonomia nella scelta dei soggetti cosĂŹ come delle forme; le note piĂč generali, in parte idealizzate nelle epoche successive, che caratterizzano lâarte greca sono comunque quelle di ordine e razionalitĂ , di compostezza e armonia.
Scomparse in gran parte le opere architettoniche e quelle pittoriche, le conoscenze migliori dellâarte greca ci vengono dalla scultura e dalla ceramica.
Al VII secolo a.C. si puĂČ far risalire la nascita dellâarchitettura greca: degli edifici di quellâepoca abbiamo solo resti ritrovati sotto costruzioni piĂč recenti. Nasce in questâepoca lâedificio piĂč rappresentativo dellâarte greca, il tempio, nella forma originaria derivato dal mĂ©garon. Sono della metĂ del VII secolo i primi templi dei due santuari piĂč antichi, quello di Olimpia e quello di Delfi, il primo dedicato a Zeus, il secondo ad Apollo. Attorno a quel primo nucleo sorgono poi altri templi, sacrari per i doni votivi (i Tesori) e gli edifici per ospitare i visitatori, spesso assai numerosi, come in occasione delle gare e dei giochi, come le Olimpiadi e i giochi Pitici, che richiamavano spettatori da tutta la Grecia.
Si cominciano qui a vedere le prime differenziazioni stilistiche, che si consolidano negli anni successivi: gli ordini architettonici, cioĂš le regole costruttive che definiscono proporzioni e forma degli edifici e che prendono il nome dai centri di origine:
Lâ
ordine dorico Ăš il piĂč antico, quello che definisce la struttura fondamentale del tempio: basamento a tre o piĂč gradini, su cui sono elevate le colonne, dal fusto ampio, rigonfio a un terzo dellâaltezza, con scanalature larghe e terminata da un
capitello a forma di tronco di cono, al di sopra del quale si trova lâ
abaco, parallelepipedo a base quadrata. Sono di ordine dorico molti edifici della Magna Grecia, come la Basilica e il Tempio di Demetra a Paestum, i tempi di Selinunte.
Lâ
ordine ionico si diffonde nel VI secolo a.C.: ha colonne piĂč slanciate appoggiate su una base circolare composta di vari elementi, in seguito dotata anche di una seconda base quadrangolare, il
plinto. Le scanalature sono in origine 24 e sono sottili, sormontate da un capitello a volute (forse di origine egizia). Di ordine ionico erano lâ
Artemision di Efeso, lâ
HĂ©raion di Samo.
Lâ
ordine corinzio si diffonde dal V secolo e si puĂČ considerare variante di quello ionico, con colonne piĂč alte e capitello molto ornato con motivi vegetali. Questo ordine venne usato soprattutto nellâedilizia civile nel periodo ellenistico.
Risalgono a questo periodo anche alcune grandi opere di edilizia civile, che rappresentano i modelli del loro genere:
Lo
Stadio di Olimpia, iniziato nel VI secolo e trasformato nei successivi, poi ancora in epoca romana: una pista ad anello e intorno gradinate (poi tribune) per il pubblico, fuorché nella curva inferiore, la parte da cui entravano gli atleti.
Il
Teatro di Dioniso ad Atene, del VI secolo a.C., Ăš il primo esempio di teatro allâaperto: una gradinata semicircolare, divisa in settori a cuneo da scale. Al centro lâ
orchestra, ovvero lo spazio semicircolare riservato al coro, il
proscenio su cui recitavano gli attori e poi la
scena, uno sfondo architettonico.
LâetĂ classica
Le guerre persiane (492-478 a.C.) segnano un momento di transizione importante nella storia e nella cultura greca. Nel 480 a.C. Atene Ăš distrutta dai persiani, ma viene ricostruita e torna una grande potenza economica sotto il governo di Pericle (461-429 a.C.). La ricostruzione dellâAcropoli richiede mezzo secolo e funge da polo di attrazione di grandi artisti, che rendono possibile un clima di fervida creativitĂ e originalitĂ (il cosiddetto periodo aureo). Vengono realizzati edifici civili e sacri, considerati i monumenti piĂč importanti dellâarchitettura greca â purtroppo in gran parte profondamente modificati in epoche successive, fra cui il piĂč grande Ăš il Partenone, dedicato ad Atena ParthĂšnos (cioĂš âvergineâ), opera di due architetti, Ictino e Callicrate, di ordine dorico, delle dimensioni di 31 m (fronte) per 70 m (lato). Nulla si Ăš salvato delle decorazioni: il Partenone Ăš stato trasformato in chiesa cristiana nel V secolo, poi in moschea nel 1456, in deposito di polveri dai Turchi; i veneziani lo bombardarono nel 1687 â Ăš un miracolo che la struttura sia giunta ai giorni nostri.
Fra gli altri edifici dellâAcropoli costruiti nel V secolo a.C.:
i
Propilei, che costituivano lâingresso al lato occidentale, opera di Mnesicle, completamente in marmo e affiancati da due edifici, uno dei quali costituiva la Pinacoteca, anchâessi distrutti nel 1687;
lâ
Eretteo, opera di Filocle, di ordine ionico, tempio dedicato a Poseidone, costituito da vari corpi, fra cui a sud la
Loggetta delle cariatidi (ha sei figure di donna al posto delle colonne);
il
tempio di Atena Nike, opera di Callicrate, di ordine ionico (andato distrutto, oggi ricostruito con elementi originali).
Tutta Atene, sotto Pericle e nel periodo immediatamente successivo, Ăš oggetto di una profonda riorganizzazione urbanistica, di cui rimane traccia nella zona del Pireo (il porto di Atene). La struttura Ăš quella della griglia ortogonale, secondo la quale sono ricostruite anche alcune cittĂ della Magna Grecia. Della metĂ circa del V secolo sono il tempio di Zeus di Agrigento e il tempio E di Selinunte.
Il IV secolo a.C. rappresenta la fase della maturitĂ , fino al 323 a.C., anno della morte di Alessandro Magno â data co...