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Frammenti filosofici
Riportiamo le sagge parole di un amico di Philip Kotler, il compianto Peter Drucker. Queste parole costituiscono la base della nostra riflessione.
â... unâistituzione, come un individuo, non è unâisola a sĂŠ stante. Deve risolvere il problema fondamentale di bilanciare il bisogno di concentrazione e di autolimitazione con la preoccupazione per lâambiente e la sollecitudine per la comunitĂ .â
The Concept of the Corporation, 1946
âLâimpresa, come istituzione rappresentativa della societĂ americana, deve mantenere la promessa di soddisfare adeguatamente le aspirazioni e le convinzioni del popolo americano.â
The Concept of the Corporation, 1946
âUna societĂ di libero mercato non potrebbe esistere se dovessimo vivere in una depressione economica globale o in un conflitto globale.â
The Concept of the Corporation, 1946
âPochi top manager possono anche solo immaginare lâodio, il disprezzo e la rabbia che sono sorti â non soprattutto tra gli operai, che non hanno mai avuto unâalta opinione dei loro capi â ma tra i quadri e i professionisti.â1
ÂŤForbesÂť, 10 marzo 1997
[Lâimpresa] âè nei guai perchĂŠ è considerata sempre piĂš spesso, da sempre piĂš persone, in profondo contrasto con i bisogni di base e i valori fondamentali della societĂ e della comunitĂ .â
The Concept of the Corporation, 1946
âUna societĂ industriale fondata sullâimpresa può funzionare solo se lâimpresa contribuisce alla stabilitĂ sociale e al raggiungimento degli scopi della societĂ , indipendentemente dalla buona volontĂ o dalla coscienza sociale dei singoli individui che fanno parte del suo management.â
The Concept of the Corporation, 1946
âIl fatto che il Presidente degli Stati Uniti possa essere eletto senza aver dato alcuna prova delle proprie capacitĂ di leadership personale o in quanto responsabile di decisioni politiche e amministrative è probabilmente la debolezza piĂš grave del nostro sistema politico.â
The Concept of the Corporation, 1946
âPoche persone â probabilmente nessuno, fuori della sala riunioni della dirigenza â vedono molte ragioni per dare compensi molto alti ai dirigenti. Câè una correlazione bassa tra dirigenza e performance aziendali.â
The Frontiers of Management, 1986
âLe democrazie occidentali devono rendersi conto che il fascismo totalitario non può essere superato dal socialismo, dalla democrazia capitalista o da una loro combinazione. Può essere superato solo da un nuovo concetto non economico di societĂ libera ed equa... una societĂ non-economica che aspiri alla libertĂ e allâuguaglianza tra gli individui.â
The End of Economic Man, 1939
âBisognerebbe quindi affermare senza esitazioni che unâimpresa o unâindustria monopolista compromette sempre la stabilitĂ sociale e lâefficienza economica. Il tentativo di monopolio è connaturato allâimpresa semplicemente perchĂŠ il potere assoluto implica sempre lâabuso di potere.â
The Concept of the Corporation, 1946
âQuando Hitler e Mussolini decisero di âristabilire lâautoritĂ â intendevano distruggere ogni forma di libertĂ e ogni libertĂ civile, e volevano dimostrare che ciò fosse giusto. Tuttavia, âautoritĂ â ha sempre indicato la prevalenza del diritto sulla forza.â
The End of Economic Man, 1939
âNon sono molto contento dellâeccessiva importanza attribuita al prezzo delle azioni, alla capitalizzazione di mercato e ai profitti a breve termine... Il compito cruciale del management è quello di trovare un equilibrio tra il breve e il lungo termine. Sul lungo termine, la rilevanza attribuita oggi esclusivamente al breve termine è deleteria e pericolosa.â2
ÂŤThe New York TimesÂť, 17 novembre 1999
âSe tutti i super-ricchi sparissero, lâeconomia mondiale non se ne accorgerebbe neppure. Per lâeconomia, i super-ricchi sono irrilevanti.â3
ÂŤForbesÂť, 10 marzo 1997
âLâimpresa ha la responsabilitĂ di riflettere sulle forme di regolazione necessarie e di fare in modo che vengano attuate prima che avvengano scandali.â
Management: Tasks, Responsibilities, Practices, 1973
âNon impariamo nulla dal semplificare le questioni difficili. Dobbiamo invece renderle piĂš complesse.â4
ÂŤInc.Âť, 10 marzo, 1997
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La crisi di fiducia
Un indicatore della fiducia è lâEdelman Trust Barometer1. Nel 2018, questo ha rivelato che la fiducia negli Stati Uniti ha subĂŹto il maggior calo mai registrato presso la popolazione nella storia dellâindagine. La fiducia espressa dal pubblico informato negli Stati Uniti è crollata, con un calo di 23 punti che lâha portata al valore di 45: in quellâanno, il mercato statunitense occupava lâultima posizione tra i 28 mercati oggetto dellâindagine, dopo la Russia e il Sud Africa.
Vi potrebbe sorprendere anche sapere che nel 2018 meno della metĂ dei giovani americani ha espresso unâopinione positiva sul capitalismo2.
La delusione derivante dai politici che abbiamo eletto è comprensibile. Uno dei motivi per cui Trump è stato eletto era sradicare la corruzionei.
Nel 2019 ci sono stati ulteriori cambiamenti. LâEdelman Trust Barometer 2019 mostra che nel 2018 il livello di fiducia è mutato profondamente: âil mio datore di lavoroâ si è affermato come lâistituzione piĂš affidabile. A livello globale, âil mio datore di lavoroâ (75%) è considerato decisamente piĂš affidabile delle ONG (57%), delle imprese (56%), dello Stato (48%) e dei media (47%).
âNellâultimo decennio si è verificata una perdita di fiducia nelle figure e nelle istituzioni delle autoritĂ tradizionaliâ ha affermato Richard Edelman, presidente e CEO di Edelman. âPiĂš di recente, le persone hanno perso fiducia nelle piattaforme social che hanno favorito il crescere della fiducia peer-to-peer. Tali forze hanno portato le persone a spostare la loro fiducia allâinterno delle relazioni sulle quali possono esercitare un controllo, soprattutto quelle con i datori di lavoroâ.
Dietro questo passaggio a una fiducia circoscritta, vi è un ritorno al divario di fiducia piÚ ampio di sempre (16 punti) tra il pubblico informato (65%) e la massa della popolazione (49%). Quanto a tale divario, vi sono picchi record di fiducia tra il pubblico informato nei mercati sviluppati, mentre la fiducia della popolazione rimane relativamente costante. Il divario di fiducia è preoccupante nei Paesi avanzati (Regno Unito, 24 punti; Canada, 20 punti; Francia, 18 punti; Stati Uniti, 13 punti) e va espandendosi nei Paesi emergenti (India, 17 punti; Cina, 12 punti).
Inoltre, la disparità di fiducia è parzialmente correlata al genere. Il divario di fiducia tra i sessi è a doppia cifra in diversi mercati sviluppati, come la Germania (12 punti) e gli Stati Uniti (11 punti), ed è causato principalmente dalla minore fiducia delle donne nel mondo del business.
Câè anche un pessimismo crescente riguardo al futuro: tra la popolazione dei Paesi avanzati, solo un intervistato su tre crede che fra cinque anni la sua famiglia godrĂ di maggior benessere.
âI livelli divergenti di fiducia nel futuro tra la massa della popolazione e il pubblico informato segnalano un progressivo deterioramento della struttura socialeâ afferma Stephen Kehoe, Global Chair of Reputation presso Edelman. âSebbene non tutti scendano in piazza, i dati indicano che forme di protesta come i Gilet Jaunes in Francia, le marce delle donne in India e gli scioperi dei lavoratori di alcune importanti imprese tecnologiche potrebbero diventare tendenze diffuseâ.
Ci si aspetta che i CEO si mettano alla guida della lotta per il cambiamento. PiĂš di tre quarti degli intervistati (76%) afferma di volere che i CEO guidino il cambiamento, anzichĂŠ aspettare chi lo imponga. E il 73% ritiene che unâimpresa possa intraprendere azioni che aumentano i profitti e migliorano le condizioni economiche e sociali della comunitĂ in cui opera. I lavoratori si aspettano che i futuri datori di lavoro si uniscano attivamente a loro nellâimpegno per i problemi sociali (67%). Le imprese che lo fanno vengono premiate con un impegno (83%), un sostegno (78%) e una fedeltĂ (74%) ...